Com'è bella questa storia: il 'duetto' di voci sembra perdersi in un duetto musicale. Frasi come "l'essenza è esangue" sono roboanti all'interno del testo; alcune sono così forti e sentite da far male nella loro chiarezza, ma così melodiose da far perdere il lettore tra le righe come se si trattasse una poesia. Tristezza e Lungimiranza sono personaggi difficili da rappresentare, se non nella loro versione banalmente moralistica: tu sei stata bravissima, invece, a personalizzarle e a renderle umanamente accettabili entrambe. Non è la storia di scontro, ma di correzioni, o almeno così io l'ho percepita: questo la rende originale e profonda, oltre che stranamente realistica.
Leggendola ho provato il piacere subdolo della lettura delle buone poesie, quello più tenero del ritmo che incalza e quello triste del 'sapere già chi ha ragione e sapere - pure - di non essere tu'.
Lo so che il mio è un commento un pò assurdo, purtroppo bisognerebbe scrivere un altro capolavoro per recensire un tale gioiellino ed io non ne sono affatto capace. Tantissimi complimenti ed un bacio, Fed