Molto bello questo capitolo, da vera giallista consumata! Perchè all'inizio, più statico e intimistico, si contrappone il finale in cui arriva un mini colpo di scena: all'inizio pensavamo che Don avesse capito chi era il suo aguzzino, poi nel finale ci rendiamo conto insieme a lui che non può essere "Il Pescatore", perchè dovrebbe essere in galera e comunque non aveva i baffi. Allora un fratello gemello? un emulatore? la faccenda è sempre più aperta. Ho apprezzato molto l'idea delle voci dei personaggi che dialogano con Don nella sua testa, il che è anche un bell'espediente narrativo per rendere dinamico il capitolo vivacizzandolo con punti di vista diversi (la voce di Jessica è solo frutto di una proiezione del cervello esausto del poliziotto, oppure è un'irruzione del soprannaturale nella sua esistenza?). E la chiusa di Mac? criptica come solo lui sa essere... |
complimenti!!diventa sempre più appassionante.Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo. |
Ecco, questo è proprio un Mac da ottava stagione (forse nona, anche se non ne so granché per adesso): un Mac più stanco e debole, che dopo aver visto la morte in faccia sente maggiore solidarietà per le vittime. E ancor di più se si tratta di un amico. Forse in passato sarebbe stato più freddo, più concentrato e allo stesso tempo più capace di controllarsi. Adesso, invece, è attanagliato dai sensi di colpa - peraltro vani - e quasi chiede (anziché ordinarlo) a Sheldon di rimanere in ufficio. Solo con Adam rimane inflessibile ("Mac sollevò un sopracciglio: se questa tua esuberanza è giustificata, bene, altrimenti ti aspetto nel mio ufficio a fine turno.Il tecnico di laboratorio si sgasò come una bottiglia d'acqua frizzante lasciata aperta troppo a lungo") e gli sguinzaglia contro il suo minaccioso Sopracciglio Inquisitore. |
mi scuso per non aver recensito gli ultimi due capitlo,ma sto continuando a seguire la storia che è sempre più coinvolgente.Credo di averlo già detto ma è scritta davvero molto bene inoltre la trama è molto credibile.Complimenti |
Gioia! Perdonami per il ritardo con cui arrivo a leggere, ma mica avevo capito che avresti aggiornato (ora però ricordo che me l'avevi anche scritto; si vede che per solidarietà col mio eroe stanno venendo problemi di memoria anche a me :( ) |
Sei stata crudele questa volta ahahahahah |
Ho solo cominciato ieri a leggere la tua storia e mi ha colpito molto! |
Già... fai il tuo lavoro giorno dopo giorno e quando ti cimenti col dolore e la crudeltà cerchi di far sì che non sia nulla se non lavoro. Però, purtroppo, quando la crudeltà e il dolore toccano te, toccano una persona che ti è cara, sforzarsi di renderlo sempre e solo "lavoro" è un'impresa titanica. Impossibile e forse nemmeno giusta, in fondo. |
Molto bello anche questo capitolo, costruito con perfetto equilibrio tra la parte per così dire "rassicurante" (Don che, in maniera molto umana e comprensibile, va con la mente a momenti sereni della sua quotidianità e ripensa con affetto a persone a lui care) e quella drammatica nella quale il dolore e l'angoscia hanno il sopravvento. Ho apprezzato in particolare due cose: l'affetto e la stima che il detective riserva a Mac, dato che mi pare assolutamente IC e che regala profondità alle sue riflessioni, e il fatto che lui si sforzi - da uomo in gamba qual è - di non lasciarsi sopraffare dal panico, razionalizzando la sua paura e cercando di usare le sue conoscenze per capire dove si trova. |
complimenti:-)stai mantenendo alta la tensione,e ogni volta che finisco di leggere un capitolo ho voglia di andare subito avanti con il nuovo.Continua così:-) |
complimenti per il capitolo,scritto molto bene,e l'ansia è davvero cresciuta man mano che cresceva in Danny.Sono troppo ansiosa di leggere il prossimo capitolo. |
Ciao, |
Madonna! Ansia a mille... |
Ciao, |
Cara Lubylover, devo farti i miei complimenti per questa storia e in particolare per questo capitolo! Rispetto alle fic precedenti - tipo quelle su E.R. che lessi qualche tempo fa - trovo che tu sia diventata molto più abile nella gestione della trama e abbia acquisito uno stile di scrittura veramente efficace, che avvince il lettore dalla prima all'ultima riga coniugando il contenuto action con le riflessioni del protagonista. Qui ci fai vivere la situazione con gli occhi di Flack, immergendoti e immergendoci nella sua anima: nei suoi ricordi, recenti e lontani, nelle sue riflessioni,nel tentativo molto umano di non arrendersi, razionalizzando la paura, nel suo sforzo di impiegare ciò che ha imparato negli anni di servizio per salvare la sua vita in un momento di estrema difficoltà. |