Recensioni per
Alla fine di ogni ricordo
di Venenum

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/11/12, ore 18:42

Non so cosa dire, non so come cominciare a lasciarti una recensione degna di questa storia.
Scrivi divinamente, come se provenissi da un'altra epoca, lo so che è stupido ma trovi delle parole che non mi sognerei mai di leggere in un libro di oggi.
Hai scritto tantissime frasi che colpiscono parecchio, che racchiudono in loro tantissimi significati e che fanno emozionare.
Sì, leggendo la tua storia mi sono emozionata, non perchè è triste, ma per come l'hai scritta e per come hai espresso ogni singola emozione... e poi il posto che hai scelto,
il mare... Un confronto perfetto con i sentimenti che affollano il cuore di Draco... 
Sono completamente stupita, meravigliata.. :')
Di certo il punteggio che hai ricevuto te lo meriti completamente... Certo che quattro recensioni per una storia del genere.. sono pochissime.. 
Ora ti lascio, non so proprio cosa dire, mi hai lasciata senza parole.. 
Complimenti! :')

In fondo, dentro di noi, siamo nati per sopravvivere.

Questa frase è stupenda.

Recensore Junior
01/10/12, ore 09:39

Io arrivo in ritardo. Io arrivo sempre in ritardo - o magari no, forse come gli stregoni arrivo sempre quando intendo farlo. In realtà, io di questa storia so proprio tutto - l'ho vista nascere, ho assistito al parto, ho sentito le doglie e ti ho tenuto la manina, non potendo fare altro - ma quello che davvero stento a spiegarmi è quanto tu sia cresciuta e migliorata in così poco tempo. Se ripenso a ieri - alla sua sorella più grande, quella che condivide il nome con una delle mie - mi si stringe un po' la gola. Guardati qui, guarda che belle gambe lunghe e robuste hanno messo su le tue frasi, guarda che belle ali ti sono spuntate.
H
ai messo su carta parole splendide, sentite - perché scrivere è come dissanguarsi sempre un po' - portando anche me sotto quell'acquazzone di emozioni e lacrime che è piovuto addosso anche a me. Perché dire addio non è facile, dire addio non è come togliersi un cerotto: richiede tempo - scienza e costanza - e richiede forza, che spesso viene meno; è così facile attaccarsi ai fantasmi e dimenticarsi di vivere, di avere il proprio giorno per essere felici. C'è un Draco - uno così, ma anche uno come quell'altro - in ognuno di noi, intento a specchiarsi in un mare metaforico fatto di parole e ricordi; se ci cade dentro, di solito annaspa e poi torna a vivere.
E l'orizzonte - il tuo, il mio - non sarà più una brutta riga da cancellare.
Gr
azie, tu sai perché.

Recensore Master
19/09/12, ore 14:31

Son parecchie volte che provo a scrivere una recensione per questa storia, solo non trovo le parole adatte
E' bella, scritta benissimo, con un Draco a mio parere perfetto ed in canon, struggente, appassionante, solo che non riesco a descrivere bene quello che mi ha lasciato dentro la lettura. D'altro canto volevo farti sapere che la storia mi era piaciuta quinid, accontentati di questa rece un po' sconclusionata perchč non riescoa a fare di pił, ogni frase non sarebbe all'altezza di quel che vorrei dire

Recensore Master
14/09/12, ore 14:13

...Porca miseria.
A parte la dedica - i miei occhi hanno cominciato a lacrimare già da quella - che è bellissima, tesoro mio, ma questo sequel è qualcosa di spettacolare.
Non ho parole, sul serio.
Sai già che ho pianto per tipo tutta la fanfic, ma è davvero pura poesia. Draco è esattamente come dovrebbe essere da adulto, divorato dai ricordi, corroso dal passato che ha bisogno di confessare - non tutto, solo una parte che lo accompagnerà per sembre come un fantasma - al figlio che ha amato senza riserve, ma sempre a qualche passo di distanza.
Lo scrivere le lettere, ammettere degli errori - nero su bianco - è sempre come liberarsi del passato, imparare a conviverci, non a vivere tramite esso.
Ho trovato molti paragrafi che mi descrivono un po', alcune frasi che mi hanno mozzato il respiro e altrettante frasi che mi hanno portato alle lacrime, perché dentro questa OS c'è tanto di te e un po' di ogni lettore, compresa me.
Grazie per questa perla, tesoro. Scrivi, per favore, c'è bisogno di autrici come te.

Morgana

Recensore Veterano
13/09/12, ore 22:33

Complimenti per questa storia originale e struggente. Il tuo Draco un po' vissuto, molto malinconico e tanto, tanto umano che vaga per i porti della Grecia mi ha convinto veramente.
Lo vedo, un po' sciupato, finalmente abbronzato, che scrive con la sua vecchia piuma tutte le confessioni che poi gettera' in mare.
Non avevo neanche letto il pairing, quindi all'inizio mi aspettavo solo un vecchio Draco che confessa i suoi errori al figlio e invece il ruolo di Hermione ha cambiato tutto. Hermione, sempre assente nell'azione, ma sempre presente nella narrazione. Il grante rimpianto che ogni grande uomo finisce con l'avere.
Non hai neanche divagato su come sia morta e sinceramente credo tu abbia fatto bene, sarebbe stato un momento strappalacrime superfluo. La malinconia piu' profonda nasce da quei rimpianti che hai descritto tanto bene.
L'unica critica che ho e che ogni tanto Draco sembra lasciarsi andare a talmente tanti ricordi diversi, si perde talmente nel filo dei suoi pensieri, che e' quasi difficile capirlo per chi, diversamente da te, non e' nella sua testa.
Detto questo,
complimenti.
Potrei mettere questa storia tra le mie preferite (I think the Greek setting did it for me). ;)

Sincerely,
MmeBovary.