Hallo.
Fra tutte le tue storie questa è quella che mi ha impressionata di più, anche se ho potuto leggere solo il prologo, e perciò la metto tra le ricordate, così, sulla fiducia. Starà a te farla passare tra le preferite, quando aggiornerai!
L'atmosfera del racconto ci riporta ai grandi romanzi russi dell'epoca zarista, anche se personalmente non ricordo d'aver mai riscontrato uno stile di linguaggio proprio uguale al tuo, leggendo gl'autori di questo periodo. Sono rimasta incantata anche dal tocco di misticismo, che tuttavia non ha distolto la mia attenzione dai due protagonisti, dai recessi che a poco a poco traspariscono dal "monumentale" dialogo che sembra reggere la trama di tutto questo prologo che, pur non essendo incompleto od ingarbugliato, non rivela più del dovuto. Sono curiosa di vedere, poi, come tutti i personaggi si scontreranno con l'avvento della terribile piaga bolscevica...
Va bene, до свидания.
P.S.: ma il Male che si trova nella corte dello Zar, a cui tu accenni nella prima riga, non sarà mica incarnato nel buon Распутин, il monaco pazzo? Ahah, juste pour savoir... |