Sai che questa ero stra-convinta di averla recensita?
Vabbuò, rimedio subito.
Questa fanfiction l'ho riletta velocemente perché la ricordavo bene. Ricordavo soprattutto quel: "Ti ammazza o si ammazza".
Ora, tu sai che io ho una visione assolutamente distorta e malsana dell'amore, che fondamentalmente verte su un pensiero simile a questo.
O ti ammazza o si ammazza. Credo però che io e lei ci siamo uccise a vicenda.
Ciò detto, passiamo a noi.
Come per la prima volta in cui la lessi, è tornato quel sottile senso di angoscia e confusione. Perché sì, non capire mi angoscia e mi mette ansia e mi manda nel pallone.
In realtà sto ancora cercando di inquadrare Linda. E sono giunta alla traballante conclusione che Linda sia una ragazza con tanti problemi che, ad intervalli regolari, va in quella piazza dove va anche Mirco (da quel che ho capito, non mi sembra abbia un buon rapporto coi genitori. Solo con Fede, che è sua sorella, vero?).
Ma potrei sbagliare, quindi, se è così, non avere remore e dimmelo!
È una storia breve, questa, ma dentro c'è tutto.
Un dente che cade e scandisce il ritmo del tempo, un ragazzo con la felpa e Linda che ha freddo e che ha le labbra rosse.
Ogni figura ha un senso latente, nascosto, che vive tra le righe. Ogni personaggio, in un certo senso, è una metafora.
Ma eviterò di dirti quali metafore sono, per me, perché ci tengo che tu abbia una buona opinione di me e che, possibilmente, non mi scambi per una squilibrata.
Come ti ho citato all'inizio, la frase a chiusura è quella che in assoluto ho prediletto. L'ho amata perché mi ci sono rivista. Mi sono sentita un po' Mirco e un po' Linda.
Bravissima, come sempre; ormai non hai più bisogno di sentirtelo dire, credo che il messaggio sia penetrato.
La tua mogliA. |