No, non è stupida, non lo è per niente! E' adorabile, invece.
Allora, innanzitutto devo dire che ho avuto un secondo momento di smarrimento, come quando ti sei messa a chiamare Tony Anthony... da dove sbuca fuori William? Non era Sherlock? Perché si chiama William? Argh, non ci sto capendo più niente >.<
Perché mi costringi a questi dubbi esistenziali?
(Perché forse William è il vero nome di Sherlock?) Zitta vocina!
Comunque sia, questa storia ha un delizioso sapore opaco, è dolce, è colorata, è soffusa come un ricordo. In effetti è quello che è, un ricordo.
Un ricordo frammentario, una fotografia, una pagina di diario. E' un istante, un'immagine, una vecchia immagine che vive solo nella mente della narratrice, Violet. Non ha un vero inizio e una vera fine, si fonde con il passato, è un tassello inserito in una cornice più grande.
Amo questo tipo di storie, che iniziano e finiscono in medias res e danno quel senso di incompiutezza, quel senso di vissuto ma non raccontato...
Insomma mi piace. Si ha la sensazione di trovarsi in un album di fotografie, e quando la storia finisce si attende di voltare pagina per vedere com'è andata a finire, in seguito.
E a proposito di Violet, c'è anche nel libro o è un personaggio inventato? E... ma aspetta un attimo, Sherlock non era il fratello minore? O almeno così pare nel telefilm, e anche nel film.
Anche se a dire il vero non sono ancora sicura al cento per cento che William sia Sherlock, aiuto! Ma d'altronde, chi altri può essere?
Comunque sia mi incute tenerezza vedere Sherlock che gioca a fare il detective, anzi diciamo che mi incute tenerezza la sua infanzia in generale. E non è certo cosa facile parlare dell'infanzia di Sherlock e mantenerlo IC allo stesso tempo. Qui credo che tu ci sia riuscita, anche se non sappiamo esattamente quanti anni abbiano. In ogni caso Sherlock è azzeccato, (diamine, perché parlo solo di Benedict Cumberbatch?) né troppo maturo ma nemmeno - ovviamente - troppo ingenuo. Insomma, un bambino perspicace, precoce e con un certo spirito d'intraprendenza.
Anche questa storia mi è piaciuta tantissimo, come al solito è scritta molto bene (ah, e l'avevo detto che adoro il titolo?), peccato solo che sia un po' corta, ma d'altronde allungandola di troppo avrebbe perso un po' quel senso di istantaneità che ti dicevo prima.
Brava, è stato un piacere leggerla. Rilassante, piacevole e curiosa.
Bisogna che continui a scrivere anche su Sherlock allora, vista la natura eclettica del tuo archivio XD
Sara
|
