Recensioni per
Rain on my Tanabata
di meiousetsuna

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
28/01/21, ore 13:28

Ciao!

Avendoti notata sul forum grazie all'avatar di Sailor Pluto, mi sono incuriosita e sono andata a cercare se per caso avevi scritto delle storie su Sailor Moon... E così ho trovato questa!
Forse sarà un po' strano ricevere una recensione a così tanti anni di distanza dalla pubblicazione... Ma ho pensato ti potesse lo stesso far piacere.

Veniamo alla storia... Bellissima e tenerissima.
Mi piace molto la coppia Haruka/Michiru. Le ho sempre considerate misteriose ed intriganti. Poter dare uno "sguardo" al loro passato, sebbene inventato, mi è piaciuto molto.
Scrivi davvero molto bene e questa è stata una lettura davvero piacevole!

Mi ha fatto davvero ridere la frase
"paccottiglia che vedeva la luce probabilmente solo in quella giornata"

Poi in generale mi è piaciuta molto la tua descrizione del loro portamento/comportamento che rispecchia secondo me in maniera molto fedele, il loro carattere da "grandi" come sono nelle serie.

=) Ciao!

Recensore Master
03/04/17, ore 11:08

Grammatica: 9/10. La storia è scorrevolissima da leggere, il tuo stile è semplice e lineare, lo amo molto. Ma nel bel mezzo di una frase, ho trovato un piccolo errore che ti sarà involontariamente sfuggito: “Soddisfatta che la sua bambina di otto anni, fosse così già così bella.” Il primo così è superfluo. Ma comunque, per il resto è tutto perfetto.

Trama e caratterizzazione dei personaggi: 9.5/10. Il 7 luglio, giorno festivo in Giappone (e qui non nomino la festa ma ci siamo capite), si usa scrivere su un foglio verticale il proprio desiderio. La storia inizia con Michiru – di otto anni – che si prepara per festeggiare questa festa. Una volta pronta, esce con la sua mamma, ma per strada il destino bussa alla sua porta: incontra una strana bimba – Haruka – che piange. Preoccupata, dopo aver chiesto il permesso alla mamma, la raggiunge. Fanno amicizia e percorrono insieme le bancarelle. Lì Haruka, vince per lei un pesciolino rosso, che poi liberano nel parco. Dopo la pioggia, le due si lasciano, non prima che Michiru le dia il suo regalo: un bel bacio sulla guancia. La storia finisce con il desiderio di Haruka: che Michiru resti sua amica. Nonostante le due protagoniste siano piccole, tu hai saputo adattare il loro carattere alla loro tenera età, per cui Michiru rimane sempre quella persona aggraziata e perfetta e Haruka rimane quella persona autoritaria a tratti maschiaccio, ma che in verità è dolce.

Originalità: 10/10. Pazzesco. Ho detto tutto. Mi è piaciuta questa idea su questo primo incontro tra Haruka e Michiru, che nel manga, nella serie anni ’90 e in Crystal già si conoscevano, e mi piace come tu abbia descritto quest’incontro come un segno del destino.

Gradimento personale: 9.5/10. Non è la mia otp – è la Usagi x Mamoru – ma amo questi due personaggi, rientrano – infatti – tra le mie guerriere sailor preferite. Tuttavia, il loro rapporto mi è sempre piaciuto e in questa storia è descritto così bene come nasce, che me le hai fatto amare ancora di più. E mi hai anche fatto commuovere. Bravissima!

Recensore Veterano
03/11/15, ore 12:13

Sesta classificata al contest "Make it simple, make it memorable, make it inviting to look at, make it fun to read" indetto da Stratovella sul forum di EFP

Grammatica e sintassi: 4/5
In generale, non ho riscontrato nessun errore grave, giusto qualche svista per quanto riguarda la punteggiatura e alcune cose che, più che correzioni, sono da prendere come semplici consigli.

Sviste:
· “Le nuvole rese grevi e molli...”, manca la virgola dopo “le nuvole”;
· “Senza dire nulla, si avvicinò alla bambina malconcia ma soddisfatta, che aveva di fronte e senza esitare le sciolse l’unica treccia...” dopo “soddisfatta” niente virgola;
· “solo il tempo di annodare un tanzaku ed essere subito riacciuffata.” errore di distrazione: doppio spazio dopo “tenzaku”;
· “Non mi fermerò con gli sconosciuti e resteremo sempre lungo la fila delle bancarelle. Per favore…?” manca lo spazio dopo i tre puntini di sospensione;

- “Il suo nuovo kimono rosa pallido, con l’obi giallo limone e i fiori di seta sui capelli raccolti in una coda alta acconciata con dei boccoli, la rendevano una splendida bambola...” ho dovuto rileggere la frase un paio di volte per cercare di capire cos'era che stonava: gli elementi che vai ad elencare sono un po' troppi per essere racchiusi in un inciso. Toglierei semplicemente il “con” dopo “pallido” perché, essendo l'elenco successivo abbastanza corposo, rischio di perdere un po' il filo del discorso, tanto che persino la concordanza fra il soggetto “kimono rosa” (che è l'unico soggetto della frase) e il verbo “rendevano” risulta sbagliata nel numero.
Al contrario, eliminando il “con”, quelli che prima erano complementi di unione (obi e fiori) diventano anch'essi soggetti, concordando in maniera corretta con il verbo: “Il suo nuovo kimono rosa pallido, l’obi giallo limone e i fiori di seta sui capelli, raccolti in una coda alta acconciata con dei boccoli, la rendevano una splendida bambola [...]”;

- “vista la presenza della statua della dea Kannon, che avrebbe garantito una raccomandazione maggiore alle preghiere delle ragazze, che consistevano quasi sempre nella richiesta di incontrare il vero amore” Dato che il periodo è abbastanza lungo, eviterei il secondo “che”, impostando la frase in modo simile a questo: “vista la presenza della statua della dea Kannon, che avrebbe garantito una raccomandazione maggiore alle preghiere delle ragazze, quasi sempre volte alla richiesta di incontrare il vero amore”;

- Punto e virgola. Ne avrei fatto un uso meno frequente nei periodi più brevi, dove anche una virgola sarebbe potuta andare bene, per poterlo utilizzare maggiormente in quelli più lunghi. Prendiamo, ad esempio, un periodo tratto dalla tua storia: “Avrebbero riso garbatamente dietro preziosi ventagli dipinti a mano, mangiando dolci di riso sedute sui panchetti, mentre i bambini si sarebbero senza dubbio divertiti con le numerose attrazioni delle bancarelle che tutti gli anni proliferavano sulla via del santuario, con i loro colori, musichette più o meno adeguate e paccottiglia che vedeva la luce probabilmente solo in quella giornata, quando tutti erano disposti a farsi trascinare dallo spirito della festa” è stato un po' faticoso leggere questa parte, perché se ci fai caso c'è un continuo cambio di soggetto. Uno dei casi in cui puoi utilizzare il punto e virgola è proprio quando, all'interno dello stesso scenario, avviene un cambiamento di soggetto. Rivedendo la tua frase: “Avrebbero riso garbatamente dietro preziosi ventagli dipinti a mano, mangiando dolci di riso sedute sui panchetti; i bambini si sarebbero senza dubbio divertiti con le numerose attrazioni delle bancarelle che tutti gli anni proliferavano sulla via del santuario, con i loro colori, musichette più o meno adeguate e paccottiglia che vedeva la luce probabilmente solo in quella giornata, quando tutti erano disposti a farsi trascinare dallo spirito della festa” rimane sempre un po' lunga come descrizione, ma almeno riesco a leggerla senza troppa fatica.

IC Personaggi: 5/5
Sono rimasta piacevolmente colpita dal fatto che le protagoniste fossero bambine. Prima di leggere l'introduzione, immaginavo di vedere qualcosa che riguardasse le Michiru e Haruka come le conosciamo oggi (o vent'anni fa? Perché io Sailor Moon lo vedevo quando i miei anni si contavano sulle dita di una mano e non uscivo mai di casa senza il mio peluches di Luna!). E invece, eccole qui: piccole, carine e inconsapevoli di tutti i casini che le aspetteranno.
Seriamente, Michiru l'ho trovata davvero calzante con la sua versione adolescenziale. Quei primi segni di vanità che le conferiranno quell'aria apparentemente un po' snob in futuro sono già evidenti nella moltitudine di specchi che tiene in camera. Per caso, la mania per questa particolare suppellettile ti è stata ispirata dal suo Talismano? Perché se così fosse, ci tengo a farti sapere che è stata una delle prime cose a cui ho pensato. Descritta impeccabilmente è anche la sua eleganza, il modo in cui indossa il suo nuovo abito con fierezza: riuscivo a figurarmela in maniera chiarissima.
Haruka è invece più enigmatico come personaggio, forse ancora più complicato di Michiru. Per questo, non dev'essere stato per niente facile immaginare come potesse essere da bambina. Penso di immaginarla un po' come l'hai descritta tu: si vede già un ché di cavalleresco nelle sue azioni. Ad esempio, quando dice “Hum! Va bene, andiamo, io ne prenderò un bellissimo per regalartelo, promesso!” c'è la sua determinazione in questa frase, così precipitosa eppure così sua. Anche quando risponde alla domanda di Michiru che le chiede se stia bene: “Mi volevano agghindare” è molto da lei! (una curiosità, perché agghindare l'hai messo in grassetto? È un termine arcaico, ma esiste). Non so, per me è molto plausibile questa sua versione infantile, così come quella di Michiru, per non dimenticare che non è affatto semplice mantenere l'IC quando si cambiano le età dei personaggi.

Simple (uso del lessico): 10/10
Il lessico è semplice e usato in modo intelligente. Ci sono due o tre parole un po' più ricercate che tuttavia non hanno stonato con il resto del racconto. Ho apprezzato in particolare alcune descrizioni, tipo “l’atteggiamento incredibilmente serio e dignitoso” di Haruka o la descrizione di quest'ultima quando Michiru la vede per la prima volta: “un lato del viso era sottolineato da una liscia treccina biondo sabbia”, l'ho trovata particolare come immagine: non mi è sembrato che fosse lì per caso, ecco. Anche la parte in cui Haruka cerca di prendere il pesciolino “concentrandosi come se da quella prova le dovesse derivare un giudizio inappellabile” rende molto l'idea delle sue sensazioni; di quanto, seppur con un semplice gesto, voglia dimostrare a Michiru quanto le sia riconoscente per essere andata da lei mentre si trovava in un momento di tristezza.

Memorable (originalità): 8/10
Qui ti voglio premiare, perché la tua tratta di un episodio completamente nuovo, qualcosa che non abbiamo visto nell'opera originale. È una Missing Moment, ma anche una What if? perché, da quanto ricordo del manga, mi pare che Michiru e Haruka si conoscano che sono già grandi. Sei voluta andare un po' controcorrente, senza tuttavia interferire con le tappe fondamentali della storia originale. Insomma: che Haruka e Michiru si siano conosciute da piccole o da grandi non è fondamentale per il corso degli eventi, ma può essere importante per chi ama particolarmente questi due personaggi. Ho apprezzato moltissimo anche tutti i riferimenti alla tradizione giapponese, su cui ti sei giustamente documentata e di cui hai ovviamente inserito la spiegazione all'inizio e non alla fine, dove sarebbe stato più scomodo e spoileroso andare a sbirciare.
Il punteggio non è pieno semplicemente perché trovo l'idea del Tanabata un po' trita e ritrita, qualcosa su cui prima o poi finisci a scrivere se sei uno che apprezza il binomio manga-fanfiction.

Inviting to look at (titolo): 6,5/10
Secondo me hai dato troppa importanza alla pioggia. Mi sembra un dettaglio marginale, una scusa che serve a provocare qualcosa di più importante, tipo l'incontro fra le due protagoniste. E poi, a dir la verità, è un titolo che suscita tristezza. Non immagino di leggere qualcosa di così dolce e carino pensando alla pioggia che va a intaccare una festa così bella come il Tanabata. Hai citato quella storia di Altair e Vega, forse sarebbe stato più interessante (e coerente) lavorare su quello.

Fun to read (gradimento personale): 8/10
Nel complesso, è stata davvero una lettura piacevole e leggera. Ho apprezzato molto sia la parte iniziale, dove le descrizioni sono più ricche, tanto che lo immaginavo più lungo come racconto, sia la seconda parte, dove ho avuto piacere di veder interagire fra loro le due protagoniste. In questo contest poche storie avevano dei dialoghi, quindi sono stata particolarmente felice di vederne un po'.
L'unica nota stonata è che ho trovato la seconda parte un po' frettolosa rispetto all'accuratissimo incipit. Come ti dicevo, l'inizio è molto attento ai particolari: ho visto benissimo la stanza di Michiru e lo scenario che circondava lei e la madre mentre insieme si dirigevano verso la festa. Ma poi, arrivata al momento più interessante (dall'incontro con Haruka in poi) ho visto quasi soltanto dialoghi. Ho apprezzato che le due interagissero fra loro, ma avrei avuto piacere di capire meglio i loro pensieri; di entrare nel dettaglio delle loro menti più che in quello dello scenario che le circondava.

Giudizio globale: 41,5/50

Recensore Master
29/10/12, ore 20:50

Carissima, e tu che sei sempre così severa con te stessa! Invece questa bella storia ti ha dato tante soddisfazioni.
La prima cosa che voglio dirti è che ho apprezzato davvero molto il fatto che tu ti sia documentata,  cosa che, purtroppo, di questi tempi capita davvero raramente nelle storie pubblicate su EFP; hai inserito riferimenti a situazioni reali (la festa tipica, il congnome della famiglia imparentata con l'Imperatore, l'abbigliamento, il modo di fare formale e composto proprio dei giapponesi) utilizzando in modo brillante e originale la leggenda romantica degli amanti divisi dalla Via Lattea per raccontare un'altra storia d'amore forse meno "divina" ma ugualmente tragica.
Anzi, anche di più, da quel che ho visto su youtube. 
Insomma, è una cosa non da tutti mettere tanto impegno nelle storie al giorno d'oggi.
Poi, Poi,
 
Poi, è stato interessante leggere il passaggio dalle descrizioni iniziali (il paesaggio, la festa cittadina, chi si diverte tra la paccottiglia e chi si sente a disagio, come se provenisse da un altro pianeta...) alla caratterizzazione delle due protagoniste, perfettamente tratteggiate nella loro diversità fisica e psicologica che sfocia in amore. Tenero il momento in cui la mascolina Haruka svolge il suo candido obi per consentire a Michiru di attraversare il rigagnolo fangoso, in un delicato parallelismo tra ciò che accade sulla Terra e ciò che accade in cielo.
Insomma, bravissima!
Un bacio forte, alla prossima.
  

Recensore Veterano
11/10/12, ore 19:40

Guarda un po'chi sbuca dall'oltretomba? FragileGuerriera in persona! Sono un'insolvente e ho rimandato già di una settimana la recensione a questa storia carinissima, molto tenera. Non ne avevo tempo sabato scorso e tra un debito di recensione e l'altro è quasi passata una settimana! Vabbeh...
Come ho già detto è una storia molto tenera. Mi è piaciuta l'idea di Haruca e Michiru che si erano già incontrate in precedenza e nonostante la promessa finale neanche se lo ricordano. Il contrasto tra i due personaggi è già presente, in forma lieve, a quest'età. Come già presente è il sentimento di simpatia provato immediatamente dalle due bambine. Mi sono piaciuti i momenti passati insieme di Haruca e Michiru; la sensibilità mostrata nel liberare il pesciolino (-si sente un'insensibile nel non aver detto a difesa del povero pescetto nel suo capitolo :-( ); il gesto di Haruca per salvare Michiru dalle pozzanghere formate dalla pioggia. Sono io che ho voluto leggere tra le righe di quel "latte di seta" e "fiumiciattolo" una storia "parallela" alla leggenda della Via Lattea (fiume celeste), vero? In una prima lettura ammetto di non aver capito il finale, ora l'ho letto attentamente e ho apprezzato tantissimo anche quello. Mooolto significativo il vento che soffia sulla speranza più forte di Haruca: "Vorrei che Michiru restasse mia amica. Per sempre". La piccola Haruca non sa fino a che punto diventeranno amiche (ammesso che d'amicizia si possa parlare) più in là negli anni! XD
Ah,giusto! Mi è piaciuta la descrizione del Tanabata leggenda e ancora più come festività.
Il genere fluff, non so che genere sia, ma posso intuirlo e non è il mio tipo preferito, ma questa storiella è molto dolce e simpatica. Si legge volentieri e facilmente, il che non vuol dire che sia scritto in modo banale. Al contrario, la scrittura è perfetta e riconfermo il mio pensiero di prima, anzi lo rafforzo perchè vedo che sei brava a scrivere storie complicate e storie semplici senza cadere nella banalità e in scene scontate.
No, non è cambiata per niente la mia opinione su di te, spiacente! :-P Meriti assolutamente il voto che ti hanno dato nel contest, non potevi prendere di meno

 
(Recensione modificata il 11/10/2012 - 07:42 pm)

Recensore Master
04/10/12, ore 15:52

Questa fiction è troppo carina, assolutamente dolcissima e fluffissima, e poi così in stile giapponese! Dalla descrizione sembrava di vedere davvero le bancarelle ed i tempi shintoisti.
Curare così tanto l'ambientazione e anche inserire tutte le note fa capire che sei una persona precisa e questo è importante per un buon lavoro di scrittura.
Mi è piaciuta troppo quando Haruka si toglie la obi per non far sporcare la sua principessa, o anche quando le regala il pesciolino e poi lo vanno a liberare.
Il carattere di Michiru e quello di Haruka ci sono già tutti, anche se sono rese molto pucce dall'età.
Ps: La storia di Tanabata c'era anche nel volume di storie brevi del manga di Sailor Moon, lo sapevi?

Recensore Master
03/10/12, ore 12:13

Ciao Sets! Eccomi anche qui... Ciò che penso della tua shot già lo sai, posso solo aggiungere che sei un'autrice straordinaria, che seguo sempre con piacere!
"Rain on my Tanabata" ovviamente va nelle mie preferite.
Un abbraccio, a presto!

Recensore Veterano
30/09/12, ore 15:55

Bella, non c'è che dire.
Semplice, genuina, intensa nella sua amabile semplicità.
La prima sfumatura dell'amore narrata con una dolcezza disarmante, capace di regalarmi i brividi più delicati che abbiano mai attraversato la mia pelle.
Due bambine così diverse eppure così complementari come mai le abbia immaginate, nella perfezione più assoluta che si possa desiderare.
Tanabata, magico sfondo di una promessa di un'amicizia infrangibile e speciale. Un Per Sempre testimone di un amore che chissà, un giorno nascerà.
Una delle storie più belle che io abbia mai letto, firmata da una delle migliori autrici che io conosca.
Complimenti Setsuna

Nuovo recensore
30/09/12, ore 14:07

Ciao.
Che dirti? Se scrivi cosi' altro che 5 minuti...ti regalo tutto il tempi che vuoi.
Le ns.eroine sono dolcissime da bimbe ma con i loro caratteri gia' definiti.
Al solito complimentoni x la storia e le spiegazioni della tradizione giapponese.
Anto

Recensore Veterano
30/09/12, ore 12:56

La storia, dovevo commentartela sul forum ma lo faccio qua che mi trovo meglio xD
aaaaah il mio ritiro dalle scene mi fa cambiare ogni piano xD
Allora veniamo alla storia, se devo sottostare al regolamento che ho fatto ti darei il 5 pieno per diverse ragioni,
La prima è la dolcezza della storia,
La seconda è il modo in cui hai parlato di Haruka e Michiru in questa tradizione giapponese (e tu sai quanto io ami il Giappone e le sue tradizioni)
Come contenuto non ho altro da dire visto che in modo molto "spicciativo" ti ho detto ciò che penso nei due punti sopra xD
Ok bando alle ciancie, o ciancie alle bande, dipende dai casi °<°
La storia mi piace e come ogni storia della mia carissima Secchan non posso che dire così perchè è
la pura e semplice verità :3
scritta bene, anche se sai che il fluff non è propriamente il mio genere, me l'hai fatto apprezzare come pochi,
poi il solo fatto di aver scritto la storia per il contest creato tempo fa, mi fa ancora più piacere :3
davvero davvero complimenti Secchan, questa storia finirà dritta tra le mie ricordate :3
Alla prossima carissima :3