Recensioni per
Memorie indelebili.
di Midori Haruka

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 0
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
01/10/12, ore 17:07

Ciao! Ho letto la tua storia e l'ho trovato carina e piacevole da leggere. Credo che la storia di Misha e Mikael abbia molto potenziale e che, sviluppata in un racconto più approfondito e magari anche un po' più lungo, possa diventare ancora migliore.
I due personaggi che hai descritto sembrano molto interessanti, e non mi dispiacerebbe leggere qualcosa in cui le loro personalità siano analizzate meglio, in modo più approfondito e completo. Ho trovato pochi OC!Minsk perfino in inglese, e non ho mai visto questa città rappresentata da due fratelli: mi piacerebbe avere qualche elemento per capire il perché di questa tua scelta, le differenze tra i due personaggi, il loro rapporto. Anche il conflitto tra i due fratelli a cui alludi più volte nella storia mi affascina: per quanto la Bielorussia di Hetalia siano uno dei miei personaggi preferiti e scrivere su di lei mi piaccia molto, so davvero poco dell'effettiva storia di questo Paese.
Comunque, passando a parlare della fanfiction vera e propria, come ho già detto trovo che il tema su cui hai scelto di scrivere abbia molto potenziale, ma non trovo che questo sia stato realizzato pienamente.
Per prima cosa, vorrei farti notare alcuni piccoli errori. Nessuno di essi è molto grave, e si capisce che conosci bene la grammatica italiana (e, se hai passato anche tu un certo tempo su questo sito, saprai quanto questo sia apprezzabile e assolutamente non scontato), e credo che per la maggior parte si tratti di semplici sviste che avrebbero potuto essere evitate con una rilettura in più prima di pubblicare. Nonostante questo, mi sembra giusto farteli notare:
"Una sagoma solitaria si distingueva tra le ombre di quella stanza, buia, una volta calato il sole.": l'inciso, qui, non è necessario. Potresti scrivere semplicemente "quella stanza buia, una volta calato il sole" o, ancora meglio, "quella stanza, buia una volta calato il sole".
"Un insignificante anello pendeva verso il basso da quel filo.": qui non c'è nessun errore, ma quel "verso il basso" dopo "pendeva" suona un po' ridondante - almeno per me, ma c'è da dire che a volte so essere terribilmente pignola. Comunque sia, io non lo avrei inserito nella frase.
"Misha, scendeva": questo, invece, è un errore abbastanza grave, ma considerando il resto del testo credo che si tratti solo di una svista. La virgola non va mai tra soggetto e predicato.
"contando i gradini dispari, al suo fianco": qui dividerei le due frasi con un punto, ma riconosco che è più che altro una scelta stilistica con cui tu potrai anche non essere d'accordo.
"gli sorrideva di rimando all’espressione felice sul suo volto.": la frase suona ridondante, perché ripeti due volte lo stesso concetto senza che ce ne sia bisogno.
"razzolare": piccolo errore di battitura. :) Il verbo corretto è "ruzzolare".
"Oktjabrskajadue": qui manca lo spazio tra le due parole.
"Misha si rialzò per primo, praticamente illeso ed": qui metterei una virgola dopo "illeso".
"« Ancora di più.
Promettiamo con questi anelli di stare sempre insieme, qualunque cosa accada? »": qui toglierei l'a capo, perché si tratta di una sola battuta e non della risposta di un altro personaggio.
"Polvere, legna e schegge, ricoprirono": anche qui c'è una virgola non necessaria tra soggetto e predicato.
"Un rumore monotono di un’apparecchiatura medica": si tratta ancora del mio gusto personale, lo ammetto, ma credo che "il rumore" in questo caso suonerebbe meglio di "un rumore".
"prima che gli cadesse tutto addosso.": qui sarebbe più corretto dire "cadesse loro".
A parte queste piccole sviste, il tuo stile è scorrevole e lineare. L'unica cosa che mi disturba in questa storia è la presenza del narratore onnisciente: tu avrai i tuoi motivi per apprezzare questa tecnica, ma a me dà solo l'impressione di non poter veramente entrare nella storia, di non poter vivere gli eventi insieme ai personaggi, di non poter entrare in contatto con le emozioni e i sentimenti dei protagonisti. Almeno per me, il testo risulta freddo, quasi incapace di trasmettermi vere emozioni: dire "il personaggio X è triste" non è efficace quanto descrivere dettagliatamente il suo punto di vista sugli eventi e tutto ciò che essi hanno provocato nel suo animo.
Penso che una delle cose più belle della lettura sia poter entrare per un po' nella testa e nel cuore di qualcun altro, e tutto ciò non è possibile con un narratore onnisciente. Le anticipazioni sul futuro dei personaggi nel flashback ed espressioni come "il più piccolino, in particolare, mi hanno dato l'impressione di star leggendo un riassunto della storia fatto da un osservatore esterno. Il fatto che anche la vera e propria scena dell'attentato venga descritta in poche parole e che l'ambientazione passi subito dalla metropolitana all'ospedale non aiuta.
Sappi che non voglio affatto offenderti con questi miei appunti. Anzi: la recensione è neutra perché, come ho già detto, penso che la storia potrebbe migliorare molto con una piccola revisione e perché, narratore a parte, il tuo stile mi piace.
Spero che rifletterai sulle mie osservazioni: non perché voglio costringerti a cambiare il modo in cui scrivi, ma per darti una mano a migliorarti e a prendere in considerazione aspetti della tua storia che, forse, in un primo momento ti erano sembrati poco importanti.
Ciao!