Recensioni per
La prova più difficile: resistere.
di Gillian10

Questa storia ha ottenuto 21 recensioni.
Positive : 21
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
30/10/12, ore 16:44
Cap. 3:

Quest'ultimo capitolo credo sia il mio preferito.
Momenti fantastici, battute fantastiche e realistiche e credo sia davvero un bel "Missing Moment".
Forse è stato un po' più corto del secondo, ma poco importa perchè sei riuscita nello stesso tempo a farmi divertire e a riflettere al quel momento.
Per il fatto che hai usato un solo POV, secondo me è stato inevitabile. Anche io al posto tuo avrei messo solo lui. :D
Continuo con questo mio recupero di fanfiction di Lie To Me*. :D

Ecco qui le mie parti preferite:
1)
-----Non sapeva se prenderla in braccio e portarla a letto o svegliarla per farcela andare con i propri piedi. Certo, la prima idea era molto più galante, carina e delicata ma non sapeva quanto la sua amica era immune ai movimenti, e se si fosse svegliata mentre la stava trasportando in camera? Avrebbe avuto qualche difficoltà a spiegarle cosa stava facendo, per non parlare di quanto si sarebbe sentito in imbarazzo. Quello di cui era sicuro era che non poteva lasciarla li a dormire. Così si avvicinò al divano e si inginocchiò vicino al volto dell’amica. Si avvicinò un po’ e dopo averle spostato una ciocca di capelli dal viso esordì con un sussurato: “Gillian?” Niente. Riprovò: “Gillian?!”, questa volta un po’ più forte. Niente. Si stava seriamente preoccupando. E’ possibile avere un sonno cosi profondo a quella età? Poteva capire un bambino di 10 anni, ma non Foster! Anche se non era l’unico atteggiamento da bambina che le era rimasto, pensò Cal vedendo tazza che prima conteneva la cioccolata calda completamente vuota. Questo pensiero gli fece nascere un mezzo sorriso, forse più simile a un ghigno, sul volto, ma non l’aiutò a svegliare la sua collega! Doveva essere un po’ più deciso. Ma come faceva a svegliarla? Dormiva cosi bene…)

2) Questa per eccellenza la più bella. Il fatto che hai descritto questo momento in particolare e l'idea di far sognare a Gill l'accaduto... BRAVA :D
-----Mentre stava uscendo dalla stanza però, sentì l’amica proferire qualche parola, e, pensando che si fosse finalmente svegliata, si voltò nella sua direzione e si riavvicinò al letto. Quando potè vedere meglio Gillian nel viso si accorse che aveva sempre gli occhi chiusi e che una lacrima solitaria le stava scendendo sulla guancia. Così si inginocchiò vicino al letto e rimase un attimo imbambolato: non sapeva cosa fare, non riusciva a capire se l’amica stesse ancora dormendo o si fosse svegliata. Provò quindi a chiamarla un’altra volta: “Gillian? Tutto bene?” “Ora lascialo andare… ti prego. Ti prego.” La risposta dell’amica era servita a Cal solo per capire che stava ancora sognando, ma lo lasciò completamente spiazzato. Dopo qualche secondo nella sua mente quelle parole però trovarono finalmente un senso: erano le stesse con le quali Gillian in lacrime aveva pregato Eric di lasciarlo andare qualche ora prima e dopo le quali lui le aveva fatto capire che doveva uscire dalla stanza solo pronunciando il suo cognome. Quindi Gill stava sognando quel momento? Nella sua mente si stava riformando quel ricordo, che di sicuro non era un sogno ma un incubo. Intanto, mentre Cal ragionava, le lacrime continuavano a scendere sul volto della sua collega.

Nuovo recensore
19/10/12, ore 21:31
Cap. 3:

Hei veramente molto bella ! Meno male che sono arrivata solo ora, perché ho visto che non hai aggiornato per molto e sinceramente non avrei resistito !
Scrivi molto bene e la FF è bella..Attendo con ansia il prossimo capitolo !

Saluti

Sara

Ps. va nelle ricordate !

Recensore Junior
16/10/12, ore 16:53
Cap. 3:

Innanzitutto chiedo umilmente scusa per il ritardo della recensione... Ma, come credo giá sappia, ultimamente sono un tantino impegnata. XD Ma veniamo alle cose serie senza troppi preamboli... Che dire!? L'unica cosa che mi viene in mente nonostante sia la terza volta che rileggo il capitolo é: AWWWWWWWWWWWWW! Sono cosí ahjhkakakjahkaahajk TENERI!! *--*
Ma siccome voglio fare la persona seria ti lascio un commento piú articolato! ;) Allora... Innanzitutto voglio dirti che adoro il tuo modo di scrivere, che é coinvolgente, scorrevole e lineare. Hai uno stile per descrivere le situazioni che riesce a renderle al massimo senza forzarle e i dialoghi... Bhé... Un miliardo di complimenti vanno solo a quelli! XD La scrittura in POV non é affatto facile con due personaggi complessi come Cal e Gill, ma tu la sai gestire all perfezione! Mi é piaciuto tantissimo il modo in cui hai strutturato la storia e Cal che abbraccia Gillian per portarla a dormire sul suo letto é qualcosa di magico... Mi ha mandato letteralmente fuori di testa! Ahahahaahahhahah! :D E poi... Vogliamo davvero parlare del finale in cui lei gli chiede di dormire insieme!? Un sorrisone mi é spontaneamente spuntato sulla faccia! Troppo dolci insieme!!! Ora, credo non ci sia neanche bisogno di dirlo, aspetto ansiosamente l'ultima parte! ;) Quindi... Aggiorna prestissimo!
Ti faccio ancora tantissimi complimenti.
A thousand kisses,
Maria Grazia (Jane97)

PS: Scusami per la brevitá ma sono con il cellulare in una pausa intermediaria tra compiti di Greco e Matematica! XD

Recensore Junior
12/10/12, ore 17:28
Cap. 3:

SONO UNA CELEBROLESAAAA DDDD: ti giuro che ero convintissima di avere già recensitoo !
Scusa scusa scusaaaa T.T
E tra l' altro non vedevo l' ora che aggiornassi dopo tutto questo tempo, infatti mi ero detta "appena pubblica leggo e recensisco"...E sono passate quasi due settimanee T.T
Seriamente, sono pessima, imploro perdono ! :(
Ora vediamo alle cose serie: ksdjirhdk *-----------------* WAAAAAAAAAA
Capitolo stupendo degno per il tuo rientro sul palcooo *--*
Anche se sei rimasta "in bianco" per due mesi devo dire che mi hai veramente stupito, perché io dopo le vacanze estive non sapevo (tanto per farti capire) manco èiù scrivere in corsivo .__."
Mentre tu è come se non ti fossi mai fermata, ma fossi anzi rimasta in allenamento e fossi addirittura migliorata !
Perché lo stile è decisamente migliore, più semplice, più pulito ma allo stesso modo elaborato..Senza fronzoli però! Non so se mi sono spiegata...In poche parole scrivi benissimo !
Questa è la mia parte preferita:
Riprovò: “Gillian?!”, questa volta un po’ più forte.
Niente.
Si stava seriamente preoccupando. E’ possibile avere un sonno cosi profondo a quella età? Poteva capire un bambino di 10 anni, ma non Foster! Anche se non era l’unico atteggiamento da bambina che le era rimasto, pensò Cal vedendo tazza che prima conteneva la cioccolata calda completamente vuota. Questo pensiero gli fece nascere un mezzo sorriso, forse più simile a un ghigno, sul volto, ma non l’aiutò a svegliare la sua collega! Doveva essere un po’ più deciso. Ma come faceva a svegliarla? Dormiva cosi bene…
Basta, doveva porre fine a questo patimento. Cosi con un movimento deciso, ma allo stesso tempo delicato, sollevò la sua amica dal divano e lentamente la portò nella sua stanza. Una volta sistemata nel letto, le rimboccò le coperte e le diede un bacio sulla fronte (azione involontaria di cui si rese conto ormai dopo averlo fatto ).
Mentre stava uscendo dalla stanza però, sentì l’amica proferire qualche parola, e, pensando che si fosse finalmente svegliata, si voltò nella sua direzione e si riavvicinò al letto. Quando potè vedere meglio Gillian nel viso si accorse che aveva sempre gli occhi chiusi e che una lacrima solitaria le stava scendendo sulla guancia. Così si inginocchiò vicino al letto e rimase un attimo imbambolato: non sapeva cosa fare, non riusciva a capire se l’amica stesse ancora dormendo o si fosse svegliata.
Provò quindi a chiamarla un’altra volta: “Gillian? Tutto bene?”
“Ora lascialo andare… ti prego. Ti prego.”
La risposta dell’amica era servita a Cal solo per capire che stava ancora sognando, ma lo lasciò completamente spiazzato. Dopo qualche secondo nella sua mente quelle parole però trovarono finalmente un senso: erano le stesse con le quali Gillian in lacrime aveva pregato Eric di lasciarlo andare qualche ora prima e dopo le quali lui le aveva fatto capire che doveva uscire dalla stanza solo pronunciando il suo cognome. Quindi Gill stava sognando quel momento? Nella sua mente si stava riformando quel ricordo, che di sicuro non era un sogno ma un incubo. Intanto, mentre Cal ragionava, le lacrime continuavano a scendere sul volto della sua collega. Non sapeva davvero cosa fare, gli faceva male vederla cosi ma aveva paura che a svegliarla di soprassalto avrebbe solo peggiorato le cose, si dice che svegliare i sonnambuli è una cosa da non fare assolutamente no?

*Ma chi se ne frega di cosa si dice, io sono il Dr. Cal Lightman e sono uno scienziato, me le faccio da solo le regole!*

Senza indugiare oltre circondò il volto di Gillian con le sue mani e mentre ripeteva il suo nome iniziò a darle qualche colpettino sulle guance.
“Ti prego!!!” Finalmente si era svegliata! Ma l’espressione che le lesse nel volto non gli piacque per niente, paura mista a confusione, tipica di quando ci si sveglia di soprassalto da un incubo.
“Hey, tesoro, tesoro! Era un sogno! Non è niente! Io sono qui e Eric non c’è, tranquilla!” Cal aveva ancora le mani sul volto di Gillian, che lentamente si stava calmando. Dopo averle asciugato le lacrime la fece mettere a sedere sul letto e poi si sistemò accanto a lei.
“Cal scusami, mi dispiace tanto.. ti devo aver svegliato. Che ore sono? Aspetta un attimo.. ma come ci sono arrivata in camera? Mi ricordo solo Chocolat e poi… basta…”
“ Beh.. di qua ti ci ho portato io” mentre diceva queste parole non potè fare a meno di notare la sorpresa seguita dall’imbarazzo nel volto della collega ma fece finta di niente e proseguì.
“E’ piuttosto tardi in effetti.. ma ci siamo addormentati durante il film e mi sono svegliato solo alla fine dei titoli di coda, lo sai quanto mi appassionano certi tipi di film” queste parole furono seguite dalla solita spintarella di Gillian verso l’amico che però era riuscito nel suo intento, cioè far spuntare un sorriso su quel viso fino a pochi secondi fa così triste e spaventato.
“Mentre stavo uscendo dalla stanza ho sentito che parlavi e pensavo che ti fossi svegliata, FINALMENTE. Hai il sonno pesante.. te l’ha mai detto nessuno?”
“Beh avresti dovuto sentire le urla che faceva mia madre per farmi alzare la mattina!”
Questa volta toccò a Cal sorridere, anche se durò poco. Ci fu un attimo di silenzio in cui Cal sentiva lo sguardo di Gill su di se ma non aveva il coraggio di guardarla negli occhi a causa del senso di colpa che provava in quel momento. Poco prima Gillian stava avendo un incubo per colpa sua. Come faceva a guardarla negli occhi ora?
L’unica soluzione che gli venne in mente fu quella di utilizzare il metodo di scuse mute più diffuso al mondo: l’abbraccio. Senza incontrare il suo sguardo l’avvolse nelle sue braccia e le sussurrò all’orecchio un semplice: “Scusami.”
La strinse con tutta la forza che aveva in corpo, cercando di mettere in quell’abbraccio tutte le scuse che le doveva da una vita. Poco dopo si staccò e cercando sempre di evitare il suo sguardo si alzò dal letto e si diresse verso la porta congedandosi con un semplice “Notte tesoro”.
Ma evidentemente non era destino che Cal riuscisse a varcare quella soglia perché ancora una volta la voce di Gilian lo fece fermare, questa volta però la voce proveniva da una Gillian sveglia e “lucida”.
“Cal.. non è che ti andrebbe di dormire qui?”

Il cuore del nostro scienziato iniziò a scalpitargli nel petto e dall’espressione imbarazzata dipinta sul volto della sua amica poteva immaginarsi che il suo non fosse da meno.
Ma, anche se non riusciva a spiegarsi il perché, Cal aveva tanta voglia di dire si a Gillian e la sua mente stanca non riusciva proprio a trovare una qualsiasi ragione per dirle il contrario.
Così senza tanti giri di parole fece dietro-front e si andò a sedere sul lato opposto del letto. Si stava togliendo l’orologio e nel mentre sentiva Gillian infilarsi sotto le coperte e spengere la luce. Fece un ultimo grande respiro e si buttò anche lui sotto le coperte, invadendo lo spazio della sua amica solo per darle un bacio sulla fronte accompagnato da un altro “Notte tesoro”.
I loro corpi erano separati praticamente da poco meno di mezzo metro ma Cal riusciva comunque a sentire l’elettricità che c’era nell’aria. Non si toccavano, non la vedeva, ma non poteva desiderare niente di meglio. Era a pochi centimetri dalla sua migliore amica e per ora era abbastanza per lui.
Fu in quel preciso istante, poco prima di addormentarsi, che promise a se stesso che per nessuna ragione al mondo avrebbe mai più fatto soffrire quell’anima pura che ora riposava beata accanto a lui. Mai più.


Uuuh ma che cari che sono *--*
E Gill che gli chiede di fermarsi a dormire con lei...Semplicemente adorabili :3 *---*
Insomma, veramente bravissima !
Ah e grazie mille per i ringraziamenti, sono felicissima di averti dato un piccolo aiuto per questo capolavoro!
Quindi continua cosi e mi raccomando aggiorna presto che sto andando in astinenza da FF !

Un bacione grosso, ci sentiamo (in questo momento xD) su FB !

Jenny

Nuovo recensore
04/10/12, ore 21:13
Cap. 3:

WWWWWWWWWWWWWWWWWWWAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
...
ok sto bene.
Allora... FINALMENTE!!!! (nel senso che non me li puoi lasciare troppo a lungo da soli sotto lo stesso tetto senza dirmi cosa combinano +.+)
Cal dorme CON Gill??!! Bene cal, è il momento di mettere in pratica tutto quello che hai imparato in questi anni di scappatelle continue con ogni paio di gambe e tette che ti capitavano a tiro, FORZA! Dimistraci che sono servite a qualcosa!!!!! :)

Bene, ora parliamo di te. (parte la sigla)
Allora, il capitolo scorre in modo piacevolissimo, anche se io non sono una grande fan dei PoV (quindi i tuoi punti si raddoppiano!!! :) ), nonostante i fatti narrati nei tre capitoli accadano nell'arco (credo) massimo di 5 ore non ci si annoia per niente!!! Anzi.. metti pure un po' di fame!!! (tra marschmellow (spero di averlo scritto bene XD) e cioccolate calde!!!)
Cosa posso aggiungere? ben tornata ispirazione e continua a tenerla stretta!
Baci
Federica

Recensore Veterano
04/10/12, ore 20:57
Cap. 3:

Aaaawwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwww *----*
Bellissima... :') Mi sono commossa!!
Scrivi benissimo, mi piace davvero il tuo stile!!! :D
Arriviamo ai personaggi:
Cal: Dolceeee *----* Hai tirato allo scoperto la parte tenera di Cal che nella serie TV salta fuori pochissime volte! E' reso in maniera impeccabile!
Gillian: Anche lei è impeccabile! Hai evidenziato la sua fragilità e il suo "bisogno" di Cal :3


La mia parte preferita è questa:

Così si avvicinò al divano e si inginocchiò vicino al volto dell’amica. Si avvicinò un po’ e dopo averle spostato una ciocca di capelli dal viso esordì con un sussurato: “Gillian?”
Niente.
Riprovò: “Gillian?!”, questa volta un po’ più forte.
Niente.
Si stava seriamente preoccupando. E’ possibile avere un sonno cosi profondo a quella età? Poteva capire un bambino di 10 anni, ma non Foster! Anche se non era l’unico atteggiamento da bambina che le era rimasto, pensò Cal vedendo tazza che prima conteneva la cioccolata calda completamente vuota. Questo pensiero gli fece nascere un mezzo sorriso, forse più simile a un ghigno, sul volto, ma non l’aiutò a svegliare la sua collega! Doveva essere un po’ più deciso. Ma come faceva a svegliarla? Dormiva cosi bene…
Basta, doveva porre fine a questo patimento. Cosi con un movimento deciso, ma allo stesso tempo delicato, sollevò la sua amica dal divano e lentamente la portò nella sua stanza. Una volta sistemata nel letto, le rimboccò le coperte e le diede un bacio sulla fronte (azione involontaria di cui si rese conto ormai dopo averlo fatto ).
Mentre stava uscendo dalla stanza però, sentì l’amica proferire qualche parola, e, pensando che si fosse finalmente svegliata, si voltò nella sua direzione e si riavvicinò al letto. Quando potè vedere meglio Gillian nel viso si accorse che aveva sempre gli occhi chiusi e che una lacrima solitaria le stava scendendo sulla guancia. Così si inginocchiò vicino al letto e rimase un attimo imbambolato: non sapeva cosa fare, non riusciva a capire se l’amica stesse ancora dormendo o si fosse svegliata.
Provò quindi a chiamarla un’altra volta: “Gillian? Tutto bene?”
“Ora lascialo andare… ti prego. Ti prego.”
La risposta dell’amica era servita a Cal solo per capire che stava ancora sognando, ma lo lasciò completamente spiazzato. Dopo qualche secondo nella sua mente quelle parole però trovarono finalmente un senso: erano le stesse con le quali Gillian in lacrime aveva pregato Eric di lasciarlo andare qualche ora prima e dopo le quali lui le aveva fatto capire che doveva uscire dalla stanza solo pronunciando il suo cognome. Quindi Gill stava sognando quel momento? Nella sua mente si stava riformando quel ricordo, che di sicuro non era un sogno ma un incubo. Intanto, mentre Cal ragionava, le lacrime continuavano a scendere sul volto della sua collega. Non sapeva davvero cosa fare, gli faceva male vederla cosi ma aveva paura che a svegliarla di soprassalto avrebbe solo peggiorato le cose, si dice che svegliare i sonnambuli è una cosa da non fare assolutamente no?

*Ma chi se ne frega di cosa si dice, io sono il Dr. Cal Lightman e sono uno scienziato, me le faccio da solo le regole!*

Senza indugiare oltre circondò il volto di Gillian con le sue mani e mentre ripeteva il suo nome iniziò a darle qualche colpettino sulle guance.
“Ti prego!!!” Finalmente si era svegliata! Ma l’espressione che le lesse nel volto non gli piacque per niente, paura mista a confusione, tipica di quando ci si sveglia di soprassalto da un incubo.
“Hey, tesoro, tesoro! Era un sogno! Non è niente! Io sono qui e Eric non c’è, tranquilla!” Cal aveva ancora le mani sul volto di Gillian, che lentamente si stava calmando. Dopo averle asciugato le lacrime la fece mettere a sedere sul letto e poi si sistemò accanto a lei.
“Cal scusami, mi dispiace tanto.. ti devo aver svegliato. Che ore sono? Aspetta un attimo.. ma come ci sono arrivata in camera? Mi ricordo solo Chocolat e poi… basta…”
“ Beh.. di qua ti ci ho portato io” mentre diceva queste parole non potè fare a meno di notare la sorpresa seguita dall’imbarazzo nel volto della collega ma fece finta di niente e proseguì.
“E’ piuttosto tardi in effetti.. ma ci siamo addormentati durante il film e mi sono svegliato solo alla fine dei titoli di coda, lo sai quanto mi appassionano certi tipi di film” queste parole furono seguite dalla solita spintarella di Gillian verso l’amico che però era riuscito nel suo intento, cioè far spuntare un sorriso su quel viso fino a pochi secondi fa così triste e spaventato.
“Mentre stavo uscendo dalla stanza ho sentito che parlavi e pensavo che ti fossi svegliata, FINALMENTE. Hai il sonno pesante.. te l’ha mai detto nessuno?”
“Beh avresti dovuto sentire le urla che faceva mia madre per farmi alzare la mattina!”
Questa volta toccò a Cal sorridere, anche se durò poco. Ci fu un attimo di silenzio in cui Cal sentiva lo sguardo di Gill su di se ma non aveva il coraggio di guardarla negli occhi a causa del senso di colpa che provava in quel momento. Poco prima Gillian stava avendo un incubo per colpa sua. Come faceva a guardarla negli occhi ora?
L’unica soluzione che gli venne in mente fu quella di utilizzare il metodo di scuse mute più diffuso al mondo: l’abbraccio. Senza incontrare il suo sguardo l’avvolse nelle sue braccia e le sussurrò all’orecchio un semplice: “Scusami.”
La strinse con tutta la forza che aveva in corpo, cercando di mettere in quell’abbraccio tutte le scuse che le doveva da una vita. Poco dopo si staccò e cercando sempre di evitare il suo sguardo si alzò dal letto e si diresse verso la porta congedandosi con un semplice “Notte tesoro”.
Ma evidentemente non era destino che Cal riuscisse a varcare quella soglia perché ancora una volta la voce di Gilian lo fece fermare, questa volta però la voce proveniva da una Gillian sveglia e “lucida”.
“Cal.. non è che ti andrebbe di dormire qui?”

Il cuore del nostro scienziato iniziò a scalpitargli nel petto e dall’espressione imbarazzata dipinta sul volto della sua amica poteva immaginarsi che il suo non fosse da meno.
Ma, anche se non riusciva a spiegarsi il perché, Cal aveva tanta voglia di dire si a Gillian e la sua mente stanca non riusciva proprio a trovare una qualsiasi ragione per dirle il contrario.
Così senza tanti giri di parole fece dietro-front e si andò a sedere sul lato opposto del letto. Si stava togliendo l’orologio e nel mentre sentiva Gillian infilarsi sotto le coperte e spengere la luce. Fece un ultimo grande respiro e si buttò anche lui sotto le coperte, invadendo lo spazio della sua amica solo per darle un bacio sulla fronte accompagnato da un altro “Notte tesoro”.
I loro corpi erano separati praticamente da poco meno di mezzo metro ma Cal riusciva comunque a sentire l’elettricità che c’era nell’aria. Non si toccavano, non la vedeva, ma non poteva desiderare niente di meglio. Era a pochi centimetri dalla sua migliore amica e per ora era abbastanza per lui.
Fu in quel preciso istante, poco prima di addormentarsi, che promise a se stesso che per nessuna ragione al mondo avrebbe mai più fatto soffrire quell’anima pura che ora riposava beata accanto a lui. Mai più.


S T U P E N D A A A!!! *w*

Ok, ti devo dire la verità, le "note dell' autrice" mi hanno fatto pensare che la ff fosse completa, perchè hai detto che hai scritto solo quello che secondo te sarebbe successo... Ma poi ho visto che è ancora in corso.... quindii.... Aggiorna prestooo!!! :D

Ancora complimenti!

Un bacio!

Kaori_97


Ps. Storia aggiunta alle preferite!!! ;)