Ciao... la prima parte della tua storia mi fa pensare a me qualche anno fa "E lei ride, sai che passerà giornate splendide, mentre tu starai seduta in un angolo a guardarla ridere e giocare con gli altri. Sai che un giorno lei si allontanerà da te" quando ho capito che la mia ex migliore amica si stava allontanando da me, e mi considerava solo quando era triste e sconsolata. Ma con gli altri rideva e gioiva ed era sempre circondata da persone, e andava bene a scuola, ed era sempre così spontanea. Poi con gli anni ho visto che anche lei soffre, soffre più di quanto lasci vedere, ma ormai io e lei non abbiamo più quel rapporto che avevamo un tempo. Non mi racconta più i suoi problemi e lei non sa i miei. E dire che entrambe siamo relativamente "sole".
Il resto mi ha fatto pensare a me ora, a certe poesie dove scrivo "Aspetto ma il mondo non aspetta. Continua ad andare avanti mentre io non mi muovo e aspetto. Ma cosa aspetto?"
"I tuoi amici si avvicinano ai loro sogni, li sfiorano con le dita, crescono insieme a loro" Quest'anno ho visto la maggior parte delle mie amiche diplomarsi: loro crescono e vanno più veloci. Si immatricolano, lavorano. Mentre io sono qui, che fatico persino ad andare a scuola tutti i giorni, e dire che con l'età che ho dovrei già aver finito.
E poi "i tuoi genitori mostrano le prime rughe e le prime espressioni stanche e affaticate, non ce la fanno più a starti dietro" Io ho solo una madre e una sorella, che però non vive con noi da 10 anni. Lei è rimasta nel mio paese di nascita, in Argentina. Mia madre oggi ha dovuto venire a prendermi a scuola, ho passato due ore nel lettino del bagno, ehm angolo infermeria, con la febbre perché lei a causa del lavoro non poteva venire a prendermi prima. E' stanca, stressata, si innervosisce con poco e odia che io mi ammali, cosa che purtroppo succede mooolto spesso in autunno-inverno. Che guarda un po' te coincide giusto con i mesi di scuola. E così mi sento in colpa ogni volta che mi ammalo e non sopporto doverla chiamare per venire a prendermi. Ma se ero tornata a scuola era anche per tranquilizzare lei, quando in realtà non avrei voluto ancora tornare. Insomma, un serpente che si morde la coda da solo.
Oggi mentre tornavamo a casa in macchina (io e mia mamma), aveva messo su il cd di simon e garfunkel... quindi guarda un po' te le coincidenze della vita ;)
A me la tua storia è piaciuta molto, e come vedi in certi pezzi mi ci vedo pure. u.u so come ci si sente... sopratutto in autunno e inverno. I mesi in cui anche io come gli alberi sfiorisco diventando una corteccia secca e senza foglie.
Saluti,
Key Ivy |