Recensioni per
Sangue
di mircea

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
28/10/12, ore 10:33
Cap. 1:

Che dire, avevo appena recensito la tua ultima drabble e mi era ventua la curiositá di vedere cosa altro avevi scritto...menomale che l'ho fatto! Non so che dire, questa č semplicemente stupenda!! Ti giuro, ci sono rimasta di sasso quando ho letto che il carattere di Antonin (la cicatrice, il fatto di essere Mezzosangue, ecc) te lo sei praticamente inventato tutto tu...mentre leggevo pensavo: wow, dov'č che la Rowling dice 'ste cose? Me le sono perse! Bellobellobellobello Baci Wendy

Recensore Veterano
07/10/12, ore 20:05
Cap. 1:

Non è mia abitudine commentare gli altrui giudizi, ma mi trovo in disaccordo con quello ricevuto ufficialmente dalla tua storia. Secondo me, è proprio il tuo aver sottolineato l'umanità di Antonin a fare la differenza con le decine e decine di storie scritte sui Mangiamorte. Probabilmente pecco di eccessivo "buonismo", ma nessuno è malvagio al 100%. Non stiamo parlando di robot, qui, di automi, di mostri senz'anima, ma di esseri umani che rimangono comunque tali, pur con tutti i peccati commessi. Che fanno le cose sbagliate e ci credono anche, ma questo non esclude necessariamente che, anche un solo attimo della loro vita, si siano fermati a riflettere, a pensare: "Ma quello che faccio è giusto? E se fosse sbagliato?" Il rimorso? Ci può stare, anzi sono assolutamente convinta che ci fosse; spazzato via un attimo dopo, liquidato come un mero momento di debolezza, ma c'è stato. Opinione mia, ovvio, che incontra la tua, perciò te lo dico.
Non è l'unico motivo per cui mi è piaciuta. Primo, mi piacciono i personaggi marginali, "diversi" (anche quelli arci-noti ma trattati in modo diverso). Penso di non aver mai letto una storia incentrata esclusivamente su Dolohov e mi piace la tua personale interpretazione del personaggio e soprattutto il realismo che la contraddistingue. Hai accennato un tema che mi sta particolarmente a cuore: quello dell'infanzia maltrattata, degli abusi subiti dai familiari (per un attimo lo sfregio che gli procura il nonno mi ha ricordato la storia di Joker ^^). E non è per niente inverosimile il fatto che abbia ucciso la madre e che le chieda perdono per questo ogni notte. Che ne sappiamo quanto tempo ha avuto, in seguito all'omicidio,magari compiuto in un raptus, per rendersi conto appieno di quello che aveva fatto e inorridire di se stesso e soprattutto dell'irreparabilità del suo gesto? Non lo sappiamo, possiamo solo ipotizzarlo, ma nemmeno escluderlo...
"Il fuoco che ardeva nel suo braccio cantava la sua rinascita" Mi piace questa frase. Cos'è che lo spinge a diventare Mangiamorte, a vendersi a Voldemort? Il desiderio di riscattarsi da una vita di tormento, scherno, isolamento e sevizie, di lasciarsi alle spalle un nome, un passato in cui era costretto a indossare un cappuccio per nascondere il proprio volto mutilato. Penso in realtà che Voldemort abbia giocato molto su questo per procacciarsi seguaci, promettendo loro non solo denaro e potere e prestigio, ma anche rivalsa agli occhi altrui, "un posto nel mondo" degno di questo nome, una posizione tale che nessuno più avrebbe osato alzare neanche lo sguardo sui suoi fidi. Ecco, io la penso così: Antonin voleva essere temuto, per una volta, non irriso; voleva vedere la paura sul volto di chi lo guardava, non disprezzo o raccapriccio o beffa. Fa la scelta sbagliata convinto che l'avrebbe portato a essere una persona diversa, che sarebbe diventato inattaccabile, come aveva sempre desiderato. L'agnello che si tramuta in lupo, insomma.
Bella anche l'immagine finale, la pozza cremisi che diffonde, diffonde sempre di più... E beh, sì: solo nella morte, che porta via il suo sangue e insieme ad esso lo "sporco", può trovare vera, completa purificazione. Sembra che, prima di morire, si renda conto della sua colpevolezza. Non dico che si penta di tutto quello che ha fatto (questo sarebbe OOC), ma penso che abbia riconosciuto una forma di "giustizia divina" intervenuta a porre fine alla sua vita ("Forse quegli uomini avevano ragione, d'altronde lui non aveva fatto altro che tagliare gole. L’assassino che viene ucciso"). La sua risata? Perchè considera questa "giustizia" l'ennesima beffa tra le tante che ha dovuto subire, una giustizia che rimette al loro posto le cose quando è ormai troppo tardi,che punisce chi ha sbagliato e gli concede solo la grazia di un attimo di meditazione sulla propria condotta prima della morte, che dunque non gli offre una reale possibilità di riscattare le sue malefatte, neanche se lo volesse, appunto perchè non c'è più tempo. Non so se hai capito cosa voglio dire. Illuminami, se ho travisato le tue parole. 
Bella shot, niente da ridire ;)