Recensioni per
Stella, mia bella stella
di miseichan

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/06/15, ore 11:56

Ci sono racconti insignificanti, racconti belli, stupendi, meravigliosi ed infine ci sono racconti capolavori come quello che ho letto oggi, Sei stat molto brava perchè era da tanto che non leggevo un racconto cosi delicato, dolce, appassionante, commovente. Hai tra l'altro toccato diversi tempi scottanti. Genitori egoisti che pensono a salvare la propria faccia vergognandosi dei figli che come in questo caso vorrebbero solo affetto e comprensione. A scuola o gli amici che prendono in giroperchè gay, come se i gay non avessero il diritto di amare ed essere amati.
Molto brava e mi complimentocon te ciao
Un abbraccio Francesco

Recensore Veterano
03/04/13, ore 16:08

Bello!Bello!Bello!
sei troppo brava,ormai non so più cosa dire!
le tue OS sono una più bella dell'altra e anche tra le
più originali che abbia mai letto.
Ora vado a leggere le altre <3
Vero.

Nuovo recensore
29/03/13, ore 23:16

Posso solo dirti che la tua storia mi ha davvero colpita!!
Sei stat bravissim sia nel tuo modo di raccontare che per il suo contenuto!
Complimenti davvero!
Sara

Recensore Master
18/12/12, ore 10:19

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Vorrei segnalare questa storia tra le scelte perché l'autrice è riuscita a creare una storia frizzante e divertente, che lascia il sorriso sulle labbra dall'inizio alla fine. Inoltre, è scritta in italiano corretto, dimostrando la capacità dell'autrice di utilizzare correttamente la nostra lingua.

Il lessico è molto evoluto, la capacità di utilizzo delle parole è molto alta, anche se comunque rimane di facile comprensione.

Riesce a trattare con allegria un tema che, di solito, è molto triste, ovvero la discriminazione delle persone omosessuali. In questa storia c'è Luigi, vittima delle prese in giro a scuola e dell'allontanamento dalla famiglia a causa della sua sessualità, che dimostra di essere convinto di quello che è, dato che non lo nasconde a nessuno. Però, sotto sotto, si vede quanta tristezza ha nel cuore, anche se l'alcol bevuto la cela. Dall'altra parte c'è Ercole, che non capisce perché avrebbe dovuto allontanarlo per un fatto simile, che in fondo in fondo inizia ad essere attratto da quel ragazzino ubriaco e un po' pazzo. Il fatto che non si capisca se la loro è rimasta solo un'amicizia o è sbocciato qualcosa di più crea ancora più interesse ad una storia semplice, ma piena di significato.

Recensore Master
09/10/12, ore 13:45

Valutazione contest "Alla luce delle stelle"

Trama
San Lorenzo sarà un cliché, ma la trama che hai creato sicuramente no. Devo dire che è geniale, mi hai fatto ridere con quell’assssssssurdo (non è strana come parola? [cit]), con le frasi sconclusionate di Luigi, con il povero Ercole che non riesce a lasciar perdere quel ragazzo. Luigi è pazzo, il meccanico ha ragione, perché non ci si può lamentare di essere presi in giro per la sua omosessualità se lui stesso non ha voluto nasconderla. Certo, i compagni di scuola sono imperdonabili, però la colpa va divisa tra tutti. Comunque non posso che apprezzare questa storia, la trama è sicuramente originale e divertente, bel lavoro.
Voto: 10/10

Lessico
Mi piace molto il modo in cui ricerchi le parole. Molte volte mi trovo a doverne cercare il significato, perché magari usi un sinonimo piuttosto che la parola che si usa abitualmente. Questo dà un’idea della padronanza che hai con le parole, perché riesci a evitare inutili ripetizioni e assonanze strane.
Voto: 10/10

Personaggi
Ercole: Ercole è come lo stereotipo della persona comune, vissuta, che non si sconvolge troppo quando succede un imprevisto come Luigi. Fa il suo lavoro, sembra particolarmente stanco del suo lavoro, rifiutandosi di lavorare fuori orario. Però, in qualche modo, dimostra anche quanto gli piaccia il suo lavoro, dato che alla fine accetta di dare un’occhiata al motorino di Luigi. Non allontana il ragazzo perché gay, questo dimostra quanto non gli importi molto, finalmente qualcuno di intelligente. Poi, non si è ben capito, ma forse alla fine lo diventa, ma questo lo sanno loro. Si dimostra un personaggio ricco di sfaccettature, che non vuole lasciarsi andare in un primo momento, ma che poi tira fuori la filastrocca di San Lorenzo e la storia del significato delle stelle cadenti.
Luigi: Luigi è pazzo, questo è poco ma sicuro. L’alcol peggiora le cose, ma già prima lo era, la faccia tosta con la quale ha chiesto prima di riparare il motorino, entrando strisciando per terra, poi l’alcol. Credo che sarebbe divertente conoscerlo dal vivo, sicuramente non ci si annoierebbe. Forse è proprio questo che ha “conquistato” Ercole.
Mi piace molto come hai caratterizzato i personaggi, sono completi in tutto, anche se ci limitiamo a conoscere Luigi più che Ercole, di cui sappiamo ben poco.
Voto: 10/10

Prompt/parola/stelle
Dunque, l’officina c’è, direi che tutto parte da lì, quindi il prompt è a posto. La scena sotto le stelle c’è, è particolarmente intensa e divertente. La parola direi che c’è, peccato solo che non l’abbiano usato XD
Voto: 10/10 (prompt: 4/4, parola: 3/3, stelle: 3/3)

Giudizio personale
Devo dire che questa è senza dubbio la storia partecipante che preferisco. Divertente, piacevole da leggere e ben scritta. Hai sempre la capacità di far venire il sorriso sulle labbra a chi ti legge, è veramente una gran cosa a mio parere. Complimenti.
Voto: 10/10

Totale: 50/50

Recensore Master
09/10/12, ore 11:49

Ciao, ho letto questa storia tutta d'un fiato e volevo farti i complimenti! Hai strameritato di vincere il contest, concordo pienamente con ciò che hanno detto i giudici, questa storia merita davvero! è scritta davvero molto bene, lo stile è scorrrevole e per nulla pesante, anche i personaggi sono molto ben cotruiti e decisamente interessanti. Non sono di quelle che dicono che gli piacerebbe leggere un continuo, un'altra storia sui protagonisti, ma nel tuo caso faccio un'eccezione!

Scusa il commento scarno, sono di corsa!
(altrimenti me ne dimenticavo ^^)
Un bacio
Koa

Recensore Master
08/10/12, ore 21:47

Uh, e tu dirai come è possibile che hai già commentato, per un semplice motivo, l’avevo letta in anteprima u.u come tutte le altre storie del contest <3.
E’ molto molto carina questa storia, ha un che di dolcissimo, ma al tempo stesso di malinconico, si avverte tutto il dolore di Luigi, per quanto avvenuto quella notte, ma anche per quanto avvenuto nella sua vita, l’essere andato via di casa, l’incomprensione con i compagni di scuola, a volte i ragazzi sanno essere veramente cattivi. Però ammetto che mi ha fatto anche sorridere, da ubriaco deve essere molto divertente XD, non la smetteva di parlare, di saltare da un discorso all’altro, vaneggiando, e poi quella storia con la parola “Assurdo” oddio mi stava facendo morire dal ridere.
Cos’altro dire di questa splendida OS oltre al fatto che è dolcissima, mi è piaciuta tantissimo e che il finale è perfetto ** sono carini assieme, e sarebbe perfetto anche un seguito u.u.
Ancora tutti i miei complimenti, un bacione.

-Erika-

Recensore Master
08/10/12, ore 21:39

Grammatica e sintassi

 
 “E’ chiuso” borbottai a denti stretti, chiudendo il cassetto con aria contrariata “C’è un cartello” aggiunsi, alzando la voce visto che i colpi continuavano, sempre più forti “Perché nessuno legge mai quel dannatissimo cartello?!”
“Il motorino”
 
La “E” maiuscola accentata è più corretta così “È” che con l’apostrofo. La trovi tra i simboli di Word.
Per i dialoghi, che tu segnali con i doppi apici, devi ricordarti di inserire il punto fermo se la battuta è semplice.
Stessa cosa per la parte narrativa (… con aria contrariata. “C’è un cartello” aggiunsi…).
______________
 
 “Ho bisogno di qualcosa di forte” continuò lui, ignorandomi e alzandosi in piedi “Qualcosa di molto, molto forte”
 
Guarda, per utilizzare al meglio questo tipo di dialoghi ti mostro uno specchietto veloce che potrebbe farti comodo ;)
Questa è l’impostazione che usa la Feltrinelli.
 
BATTUTA SEMPLICE
“A_____.”
“Okay, facciamolo.”
“A_____!”
“Uh! Che bello!”
“A____?”
“C’è qualcosa che vorresti scrivere?”
 
BATTUTA SEMPLICE RETTA ESTERNAMENTE
“A____,” _____.
“Ricominciamo,” disse Thian.
“A____?” _____.
“Ma come fai a sparare così male?” chiese Thian con ammirazione.
 
TESTO+DUE PUNTI E APERTE LE VIRGOLETTE
A_____: “A_____.”
Gli altoparlanti ingiungevano: “Tutti gli impiegati si rechino nei rifugi.”
A_____: “A_____?”
Più recentemente si trova:
A_____: “A_____”.
Più sottotono, come parlando a se stessa, aggiunse: “D’altronde in questo periodo va perdendo di
tutto”.
A_____: “A_____!”.
 
BATTUTA COMPOSTA
“A_____,” _____, “_____.”
“Dalla sua lettera non appare in modo molto chiaro, ma,” cominciai a scriverle in tono duro, “credo
che lei abbia un altro ricordo infantile molto brutto.”
“Non ti è mai venuto in mente,” disse Lynne rivolta al suo ragazzo, ma senza guardarlo, “che in questi
film tu cerchi cose che in realtà non ci sono?”
 
Nei casi di dialogo nel dialogo, le virgolette alte vengono sostituite dagli apici (‘ ’):
“‘Ora ci sono io, non ti preoccupare. Ti guarirò con tutte le mie forze, ti guarirò,’ gli ho detto con
fiduciosa fermezza.”
________________
 
Una felpa in agosto, considerai fra me e me: dovevo avere a che fare con un pazzo. Probabilmente qualche casa di cura lo stava già cercando, mi dissi, osservandolo inquieto mentre girava per l’officina:
“Non hai un posto dove andare?” domandai, cercando di mantenere un tono pacato.
 
Come avrai notato dallo specchietto sopra, i due punti aprono un dialogo solo quando la narrazione si appoggia sulla battuta.
Ci pensai su, poi dissi: “Non ne ho la più pallida idea.”
Nel tuo caso, appunto, a “officina” doveva seguire un punto.
_________________
 
 “Oh per l’amor di Dio!”
 
Le esclamazioni necessitano di virgola a seguire se sono a inizio frase o a precedere se alla fine.
“Oh, per l’amore di Dio!”
__________________
 
Lo tirai in piedi afferrandolo per il colletto della felpa: lo trascinai fuori dall’officina, fino alla mia macchina, e lo buttai sul sedile del passeggero.
 
Ho notato che fai molto uso dei due punti. Lo apprezzo, ma devi sapere come usarli. Hanno funzione dimostrativa, quindi spesso non hanno senso nelle tue frasi, come qui. Ci stava meglio un punto o una virgola. Anche un punto e virgola, perché no.
__________________
 
Del resto era pur sempre Agosto, mi dissi. Ignora il ragazzo con la felpa, è Agosto. Deve far caldo.
 
I nomi dei giorni della settimana e dei mesi dell'anno non richiedono la maiuscola, eccetto nei casi in cui vengano attribuiti come nomi propri (ad esempio Domenica come nome proprio femminile).
__________________
 
Commento generale
 
Tralasciando i pochi errori che ho trovato nel testo – e che comunque ti ho segnalato – ho apprezzato davvero molto questa storia.
Semplice, scorrevole, per niente pretenziosa. Ha uno stile sobrio, vagamente divertente, che sa rievocare le immagini alla perfezione con poche parole. Questa è la dimostrazione che ciò che è bello non dev’essere per forza pesante e prolisso.
Davvero brava, complimenti!
 
 
Grammatica e sintassi: 8/10
Gradimento personale: 9/10
 
 
 Hilary