Ragazza... tu sei un genio. Sto cercando di trovare le parole per scrivere una recensione decente. *Mette su Ain't It fun sperando che la ispiri.*
Allora, questa storia/sfogo mi è piaciuta davvero tanto. E' una di quelle storie che ti colpiscono per la loro profondità, che ti fanno riflettere.
"Perché il rock n’ roll è uno stile di vita, è qualcosa che ti rode le viscere, che preme per uscire, che crea un vortice nello stomaco. Non nel cuore." E' una frase bellissima con cui mi trovo del tutto d'accordo.
"E poi? Poi, che fai? A cosa serve tutto questo? Tutto quello che ti inculcano fin da piccolo? A cosa ti serve, su, dimmelo! No? Te lo dico io. A nulla."
Questa frase mi ha fatto riflettere. E' da un po' di tempo che nella mia testa si è insinuata un'idea che mi ha quasi tormentata. La consapevolezza che vivere non serve DAVVERO a niente. Perché alla fine morirai, qualsiasi cosa tu farai, qualsiasi obbiettivo raggiungerai. Felice o triste, soddisfatto o insoddisfatto che tu sia. Da piccolo ti inculcano l'idea che vivere serva a qualcosa, che vada fatto in un certo modo. E tu vivi in un certo modo, convinto che esistano delle regole, come delle leggi invisibili che bisogna seguire automaticamente. Poi muori. E non sarà servito a nulla. Perché la tua vita e la tua morte non sono state finalizzate a uno scopo più alto, un obbiettivo finale ed esterno a te. E' solo il ciclo naturale che fa il suo corso. Non esistono regole. Non esiste morale, non esiste nulla.
Quindi credo che alla fine il senso della vita sia fregarsene. Cercare di godersela il più che si può. Alla fine moriremo comunque e non sarà servito a nulla, allora perché non provare a rendere la nostra vita quel che vogliamo noi?
Non c'è motivo per non farlo. Non c'è motivo per arrendersi, per abbattersi. Vuoi fare una cosa? Falla, qualsiasi cosa sia. (Ehm, nei limiti. Purtroppo io non posso uccidere persone.xD) Hai un sogno? Smuoviti e fai tutto quel che è possibile per realizzarlo. E ci saranno quelle difficoltà che potrebbero impedirti di vivere come vuoi, ma anche in tal caso freghiamocene, affrontiamo quelle difficoltà e realizziamo i nostri sogni. Viviamo tutto quel che di bello il mondo ha da offrire. I libri, l'arte, la musica, l'amicizia e l'amore sincero. In ogni caso tutto è destinato a finire, ma almeno avremo la consapevolezza di non aver sprecato tempo, di non aver sprecato questa possibilità sconfinata che è la vita. La consapevolezza di aver fatto qualcosa, di aver vissuto.
Non sono sicura di aver scritto qualcosa di coerente, e probabilmente è anche un discorso che non c'entra nulla con quel che volevi dire tu, ma quando ho letto quella tua frase mi sono venuti in mente tutti questi pensieri e ho deciso di scriverli. Anche se è un altro discorso.u.u
Sai, credo che una rivoluzione sarebbe possibile. Forse non in tempi come questi. Serve una presa di coscienza più ampia. Ma alla fine non è impossibile, non è detto che non cambierà mai nulla, che il mondo rimarrà sempre quel che vediamo noi ogni giorno.
E' già stato possibile. Se non ci fosse stata speranza, non sarebbe stata abolita la schiavitù. Se non ci fosse stata speranza, i neri non potrebbero votare, gli stranieri non potrebbero frequentare le nostre scuole. Se non ci fosse stata speranza, io e te in questo momento non sapremmo scrivere, non saremmo mai andate a scuola, la nostra vita sarebbe probabilmente una reclusione tra quattro mura ad aiutare nostra madre a preparare il pranzo. Se non ci fosse stata speranza, non ci sarebbero stati quei miglioramenti del mondo che ora ci sembrano scontati ma che hanno davvero significato qualcosa. Nel corso della storia è sempre stato possibile cambiare, quando c'erano abbastanza persone che l'hanno davvero voluto. Guarda la Rivoluzione Francese, perché è stata possibile? La Rivoluzione industriale, la rivolta degli schiavi, quella dei plebei contro i patrizi, le donne che sono riuscite ad affermarsi... tutto questo perché ci credevano, ci hanno creduto davvero. Non si sono arresi davanti a quella che allora era la realtà. Sapevano che la loro volontà sarebbe stata la chiave di tutto.
Volontà, ecco quel che ci serve. Il problema è che oggi non ci sono, tutte queste persone consapevoli in cui convivano desiderio e volontà. C'è chi parla, parla di rivoluzione e di cambiamento, ma quando ha la possibilità di poter davvero fare qualcosa si tira indietro. C'è chi si è arreso. C'è chi non capisce, chi è soddisfatto della sua vita, chi ha una mente troppo superficiale per comprendere certi discorsi. C'è chi non si interessa, chi scrolla le spalle e dice "Sì, stiamo messi così ora, ma cosa possiamo farci? Non sono problemi nostri. Lasciamo che le cose facciano il loro corso." Perché quella vita normale a loro sta bene. Loro non sanno cosa significa vivere una situazione che si vuole disperatamente cambiare, forse già l'hanno vissuta ma poi è finita. E stanno bene così. Non ti interessano.
No, no, no. Se le cose rimangono in una situazione di stallo, è proprio per la percentuale spaventosamente alta di persone disinteressate, arrese, convinte che nulla cambierà. Grazie tante che nulla cambierà, se voi alzate le spalle e dite che tanto non possiamo fare niente. INIZIATE A FARE. Cambiate voi per primi. Se tutte quelle persone senza più speranza iniziassero a pensare in positivo, cambiare sarebbe possibile. Perché sono le persone il polmone del mondo, è attraverso le persone che il mondo cambia.
E forse un giorno sarà possibile. Quando ci sarà quella che io definisco una presa di coscienza più ampia.
Io domani parteciperò alla manifestazione generale degli studenti italiani per i nostri diritti. E non me ne frega se qualcuno dice "Non servirà a niente, a nessuno interesserà di una manifestazione in un paese sperduto." Non mi interessa se tre quarti dei ragazzi presenti saranno lì solo per saltare un giorno di scuola e non avranno idea dei motivi del corteo. Io so perché ci vado, perché credo davvero nelle nostre motivazioni. Perché questo era quello che ci voleva: siamo stanchi di come va la scuola, siamo stanchi di gettare via tutti quei soldi ogni anno per comprare i libri di testo e per fare gli abbonamenti dell'autobus, siamo stanchi di non venire ascoltati. E allora scendiamo in piazza, manifestiamo. E se tutte le persone che non verranno perché "tanto non serve a niente", non solo nella mia città ma un po' in tutto il Paese, la pensassero come me e decidessero di partecipare, se tutti i ragazzi che verranno "perché così non correggo io la versione di latino" lo facessero perché ci credono davvero... beh, allora le manifestazioni di domani funzionerebbero ancora meglio. Io domani parteciperò. E spero di scoprire che questo corteo servirà davvero a qualcosa, che nelle altre città ci sia un movimento ancora maggiore.
Ho scritto uno sproloquio infinito che probabilmente ti avrà annoiata. Sono tutti i pensieri che la tua storia mi ha fatto venire in mente. Ah, le frasi sulla musica erano fantastiche, davvero. In questo periodo mi sto rendendo conto di quanto la musica sia davvero importante. Prima non avrei mai immaginato che un gruppo, che una canzone, che il suono di una chitarra per me sarebbero diventati così fondamentali, così vitali per me. La musica è davvero qualcosa che ti entra nell'anima. Qualcosa che ti cambia. E' libertà, è vita. E' la mia vita.
Mi dispiace che tu ti senta così, mi auguro che le mie parole ti abbiano tirata un po' su. Sorridi. Guarda la vita dalla tua prospettiva. Vivi come vuoi. Non ci sono regole. Godi ogni istante.
Riguardo alla tua domanda finale... la mia vita è il solito film. Sto bene e sto male a momenti alterni. Passo dal ridere come una matta davanti a un film o insieme ai miei amici al bagnare il cuscino di lacrime, a gridare di rabbia. Non sto né bene né male, dipende dal momento in cui me lo chiedi. In questo momento direi di stare piuttosto bene. Mi sento tranquilla, normale.
Ok, ora ho davvero finito. La mia recensione non ha assolutamente senso, ma quelle erano le cose che mi sono venute in mente leggendo la storia e le ho scritte.xD Adesso mi eclisso che devo prepararmi per uscire. (Ya, stamattina niente scuola.) A presto, chérie.<3 |