Questa storia mi è piaciuta davvero tantissimo. Facendo una maratona di Glee ho decisamente rivalutato il personaggio di Will (che tristezza, si è davvero perso nel procedere delle stagioni) e le tue parole, se possibile, me lo hanno fatto amare ancora di più. Il discorso che fa ai ragazzi sembra preso parola per parola da una scena del telefilm, la parola "invidia" che scrive alla lavagna non potrebbe essere più azzecata e l'analisi dei suoi pensieri è davvero molto ic. Lo stile è molto scorrevole e, come ha detto il giudice, nonostante questo riesce comunque ad esprimere il suo stato d'animo. E' volata nei miei preferiti all'istante! 
A presto, 

Shira

Sssssalve! Erano secoli che volevo recensire qualcosa di tuo, ma non ne ho mai il tempo ç_ç Però, stasera mi sono ritrovata per causa nel tuo profilo e quindi ho deciso di passare v.v Quando ho visto che avevi scritto anche su questo fandom avevo gli occhi a cuoricino, giuro *^* Ho preso due piccioni con una fava, come si suol dire. 
Ho letto una sola storia nel fandom e me ne vergogno, ma ne ho pianificate un bel po', e sono profondamente legata a questo telefilm perché mi ha insegnato tantissime cose che non credevo di poter trarre da lui, dato che inizialmente non mi convinceva per niente.
Sin dall'inizio della prima, meravigliosa stagione, mi sono resa conto di amare alla follia il personaggio di Will; vorrei avere un professore come lui, pronto a tutto e tutti, che ama i propri studenti come se fossero figli e che per loro farebbe qualsiasi cosa. Mi sono ritrovata a pensare che un professore così dovrebbe capitare sulla strda di ognuno di noi almeno una volta nella vita. Avere una persona che ci rischiari il cammino, che ci porti per mano... dev'essere davvero bello. Io ho incontrato prof competenti e seri senza dubbi, ma non ho mai visto, ad oggi, un professore a cui poter dire "sei stato come un padre" o che so io. Io non l'ho mai visto come un "professore" di quelli gelidi e freddi che marcano il profondo confine tra studenti e cattedra (con un grande osso di qualche studente che hanno mangiato), ma come uno dei ragazzi, l'anima del gruppo. Sarà stato magari perché, oltre ad amarli alla follia, è anche giovane e quindi viene più semplice ricondurlo ai quindici-sedici-diciassettenni, non so. Eppure, se io lo identifico proprio come un ragazzo, la tua descrizione calza a pennello. Noi a volte siamo invidiosi della felicità altrui, anche se magari ce ne vergognamo. Siamo essere umani, non possiamo farci niente.
I ragazzi hanno tutti un futuro, sono giovani, hanno ancora una vita davanti... e lui è lì, relegato, fermo in quella minuscola scuola di quel minuscolo stato, con ragazzi che non fanno parte di lui - non ancora e, di questo passo, non lo faranno mai.

L'invidia è un sentimento umano, ma spesso al gente si dimentica che anche lui lo è. Lo divinizzano e io sono convinta che non sia mai giusto. Tu l'hai reso più realistico, più simile a noi, in qualche modo meno... perfetto. E mi è piaciuto da morire.

Perfetto il tuo stile: semplice, scorrevole, in cui le emozioni traspaiono senza alcun problema e in cui il lettore si perde facilmente e con piacere. Meravigliose le domande che Will si pone, facendo pensare a nostalgia verso i suoi ragazzi e bellissimo il colpo finale, un po' come un pugno nello stomaco o uno schiaffo giunto all'improvviso, quando si è distratti. Ho adorato il pezzettino iniziale, la trovo meravigliosa, davvero ben fatta. Sei molto bravo a sviare la gente, complimenti v.v

Mi è piaciuta l'idea, seriamente. Non so se ci siano storie del genere, ma so che le tue fanfiction sono sempre innovative (e ben scritte, tra parentesi, grazie al cielo), inoltre trovo che tu abbia una qualche qualità speciale per rintracciare e ritrarre l'IC dei personaggi, che difatti è sempre eccellente. Ti faccio i miei complimenti, per questa e per le storie che non sono riuscita a recensire e per cui potrebbero passare mesi. Adoro il tuo modo di scrivere. Bravo davvero!

Baci,

Acquamarine_

Treeent! *urlerebbe in falsetto, se avesse il falsetto.
Sei tornato, o meglio, io sono tornata da te, e ho trovato questa stupenda one-shot.
Che dire? La parte iniziale è perfetta, credo che tu riesca a rappresentare benissimo la sensazione di vuoto di will da quando i senior se ne sono andati, le domande retoriche esprimono alla perfezione l'essenza di ogni personaggio (la fredda compostezza di quinn, l'acutezza di finn, il brio di mercedes!)
e la fine, davvero, bellissima. Will ha rinunciato a broadway, alla gloria, al futuro, per loro. E ora si ritrova lì in aula piena di personaggi insoppartabili(*HEY sto parlando di marley!) senza provare altro che invidia.
Detto ciò, nelle ricordate.
Will
I love you so,
And I always will
(si vede tanto che lo amo?)
mess

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