Recensioni per
AMICI PER LA PELLE
di nikolas

Questa storia ha ottenuto 44 recensioni.
Positive : 40
Neutre o critiche: 4 (guarda)


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Recensore Veterano
30/01/13, ore 12:33

Purtroppo questa storia non mi ha convinta. Nonostante l'evidente passione e fantasia che metti nell'inventare le vicende, manca una solida base di buona scrittura per rendere il tutto una buona narrazione.
Sono arrivata in fondo (senza grande fatica visti i capitoli brevissimi) per poterti fare una recensione come si deve, non perché le vicende mi avessero particolarmente appassionata, però. Al contrario sono uscita da questa breve lettura confusa e piena di dubbi e con l’impressione che alla fine la colpevole fosse quella che sembrava all’inizio e per tutto il tempo il narratore avesse cercato di depistarmi dall’ovvio. Da quando nel terzo capitolo Maya aveva dato degli ipocriti alla famiglia di Lela e si era scoperto che suo padre era un cliente insoddisfatto della signora Klaus (il detective aveva detto che era stato un cliente insoddisfatto ad ucciderla) avevo già capito che la colpevole doveva essere lei. Nel capitolo quattro Simon diventa un personaggio orribile, uno di quelli che prenderesti a schiaffi: si lascia baciare da un’altra donna e poi si stupisce se la sua ragazza si arrabbia e dice di non voler avere niente a che fare (non “accheffare” come scrivi tu) con lei e suo fratello perché sono violenti. Boh. Tra l’altro poco dopo scrivi “Simon era molto bravo a rigirare la frittate” che oltre ad essere un’espressione piuttosto inadatta per il contesto serio in cui la usi è sbagliata e al massimo dovrebbe essere “la frittata” al singolare. E poi due righe dopo i ragazzi si presentatno alla sua porta e gli saltano al collo e lo abbracciano? Io lo avrei buttato giù dalle scale uno che mi ha trattata così. Altra svista: hai scritto “fatti per essre amici” invece di “essere”.
Il capitolo cinque ruota essenzialmente attorno all’insensato arresto e all’insensato rilascio di Maya. Accusata dell’omicidio di Martha senza precisa ragione o prova adduce come alibi il fatto che vivesse in Irlanda in quel periodo? Ma da quando non vivere dove è stato commesso un omicidio è un alibi? Alibi vuol dire portare prova precisa di dove si fosse al momento dell’omicidio, non di dove si avesse domicilio. Io posso forse vivere a Milano, commettere un omicidio a Londra, volarmene di nuovo a Milano e poi dire “non posso essere stata io, io vivo a Milano, non a Londra”? Direi di no.
Nel capitolo sei hai problemi con l’HTML. Non mettere mai parole tra i segni < <  e  > > perché non compariranno nel testo. Per quello hai due frasi tipo “Fu in una di quelle, come le chiamavano loro,  <> che i ragazzi incontrarono Diuk” o “tra i due era nato un < >”.
Nel capitolo seguente sono rimasta allibita dalla frase “Lela scoprì che tra i nomi delle vittime resi pubblici c’era quello del proprietario della pizzeria, il quale era rimasto ucciso nell’esplosione e per questo motivo molto probabilmente tutto il piano terra dello stabile sarebbe stato rilevato dal comune di Millow: ciò avrebbe significato la perdita del posto di lavoro per Simon e Tom”. Ti è esplosa casa, tuo fratello poteva aver perso la vita, il suo datore di lavoro è morto e tu vai a pensare al fatto che tuo fratello non ha più un lavoro in pizzeria? Pazzesco. Che poi anche se non fosse morto il proprietario o se fosse morto e il comune non avesse rilevato lo stabile il lavoro in pizzeria non ci sarebbe più comunque, no, se non c’è più una pizzeria? Se è esplosa, è esplosa. Tanto poi, quanto poteva essere buona la pizza in Inghilterra? ;)
Poi c’è la scena tragicomica del peggior assassino al mondo che spara quattro colpi ravvicinati e riesce a mancare Lela con tutti e quattro, sfiorandole solo gli arti. E poi non ha senso che per evitare una possibile condanna per spaccio il ragazzo si sia voluto accollare una condanna per omicidio! Ma è fuori di testa? Per non rischiare qualche mese corre il rischio di farsi l’ergastolo. Come ricatto mi pare insensato.
Come tante altre cose la storia della cassaforte è poco credibile. Un detective che fa un discorso tipo “una cassaforte chiusa ermeticamente[…], la cassaforte è sigillata e si può aprire solo con la password apposita, […] un modello terribile, costosissimo” mi fa ridere. Contattano il produttore, se la fanno de-programmare e la aprono. Fine. O la attaccano a un computer e trovano la password. O ci fanno un buco. Che cassaforte poteva mai avere una tipa figlia di uno spacciatore che lavora ogni tanto in un’università? O era una miliardaria segreta? Mica poteva aver comprato una roba da banca del tesoro inespugnabile. La polizia che fa certi discorsi mi sembra davvero poco credibile.
Nel nono capitolo c’è tutta quella storia sul file resaDEIConti (nome meno ovvio per Maya,no, eh? O riprendersi il computer?) e l’esplosione che si conclude con “Lela pensò anche di esser davvero fortunata ad aver accanto una persona come Diuk: gli era appena esplosa buona parte della casa, ma non gli interessava, ciò che gli premeva era portarla nel luogo in cui con tutta probabilità si sarebbe conclusa ogni cosa. NULLA DI PIÙ FALSO”. In realtà non è falso… A Diuk preme veramente portare Lela dove tutto potrebbe concludersi e lui ci tiene veramente a lei. Se scrivi in questo modo mi fai pensare che Diuk in realtà non sia una brava persona e non gli importi di Lela, ma nel capitolo dopo si scopre che invece lui ci tiene e Maya è l’unica cattiva.
Il capitolo dieci si apre con “Batarono” invece di “Bastarono”. Poi procede con un’inverosimile confessione in cui Maya prima parla di Tom e Lela come di due ragazzi dall’incredibile prontezza e caparbietà, tanto da farmi pensare che si sia pentita e voglia confessare per far loro del bene; poco dopo invece la confessione si conclude con “spero di vedervi all’inferno”. Quindi lei non si stava scusando, li stava ancora disprezzando profondamente prima di suicidarsi senza una ragione precisa (per non finire dietro le sbarre, suppongo – dove poteva finire solo con la prova di quell’arma che lei stessa aveva e di cui avrebbe potuto disfarsi da anni).
L’intera vicenda quindi si risolve con il fatto che era stata Maya, come sospettavamo tutti dal terzo capitolo, e che l’aveva fatto per il padre, come sospettavamo tutti dal terzo capitolo. Abbiamo anche scoperto che il padre di Tom e Lela era stato accusato perché avevano trovato una sua cravatta accanto alla moglie morta. Perché certo se nessuno ti ha visto attorno al luogo dell’omicidio, non c’è l’arma, ma c’è una tua cravatta nell’ufficio di tua moglie allora devi essere stato tu. -__-“ Questi della polizia mi sembrano un po’ strani. Il fatto che sua moglie avesse vicino una sua cravatta non mi sembra una cosa tanto improbabile e di certo non dovrebbe bastare per una condanna.
Alla fine insomma la storia ha diverse lacune e avrebbe bisogno sia di una revisione della trama per renderla più credibile e magari più appassionante sia di una revisione stilistica. Aggiungi descrizioni, dialoghi, introspezione. Facci conoscere i personaggi, non ti limitare a queste quattro vicende e a emozioni basilari senza sfumature. Altrimenti la tua storia continuerà ad assomigliare più ad un riassunto che non a un racconto.

Recensore Veterano
30/01/13, ore 11:43

Da un punto di vista formale ti segnalo qualche svista. L’espressione “dovuto da cosa non l’avrebbero saputo dire” dovrebbe essere “dovuto a cosa”.
La fras “tanto che non ci volle molto prima che scattò la domanda fatale «E’ successo qualcosa?” dovrebbe essere “prima che scattasse la domanda fatale «È successo qualcosa?”.
La frase “non voleva assolutamente che la causa di quello che sarebbe potuto succedere potesse essere Simon” ha talmente tanti verbi ingarbugliati (e talmente tante versioni del verbo essere) da essere quasi illeggibile. Dovresti alleggerirla e il modo più semplice per farlo è metterla in discorso diretto.
Nella frase “Simon, capì che l’infatuazione di Lela verso di lui cominciava ad essere ricambiata”  non ci dovrebbe essere una virgola tra il soggetto Simon e il verbo capì; inoltre l’espressione che usi per dire che Simon inizia a ricambiare i sentimenti di Lela è quanto meno improbabile: lui capì che i sentimenti di lei verso di lui erano ricambiati? Non potevi dire che lui cominciò a sentire di ricambiare i suoi sentimenti e basta?
Per quel che riguarda stile e trama devo dire che il tuo stile si fa sempre più sintetico. Ormai le vicende sono riassunte al massimo, le descrizioni sono inesistenti e tutto accade talmente in fretta che i personaggi sembrano schizofrenici. Prendi Simon: nelle prime righe è un amico, dopo due righe bacia Lela ma non ci tiene a lei, dopo altre due righe si è innamorato, dopo altre dieci righe la tradisce. Oh, santo cielo, non stiamo andando un po’ in fretta? Cerca di farci capire cosa passa per la testa di questi personaggi o resteranno delle presenze confuse e sintetiche che non potranno piacere ai lettori. Si vede che hai fantasia e che pensi a lungo alle vicende intricate e piene di colpi di scena delle tue storie, ma le vicende non bastano: lavora anche a personaggi, dialoghi e descrizioni. 

Recensore Veterano
29/01/13, ore 21:46

Innanzitutto un’annotazione che avevo intenzione di fare nella recensione al primo capitolo e che poi ho dimenticato (dove ho la testa?). Non puoi dire che Lela ha vissuto in America da 9 a 20 anni e che ha fatto il liceo scientifico: il liceo scientifico è una cosa italiana, in American hanno solo le high school e poi ti scegli un po’ tu le materie da fare. Se fosse andata in una scuola italiana in America (cosa difficile) ugualmente non credo che si sarebbe chiamato liceo scientifico, ma scuola internazionale. Era giusto un dettaglio, ma volevo fartelo notare. 
Qui come sviste ti segnalo “Si sono io” scritto senza accento (dovrebbe essere “sì”) e “le indagini spesso sembravano ad essere ad un punto” in cui hai scritto un “ad” di troppo. Inoltre hai lasciato a mezzo questa frase “Nel viaggio di ritorno Lela aveva espresso più  volte al fratello l’insofferenza che provava per .” o.O
Dal punto di vista della trama posso dire che forse sta andando avanti un po’ troppo in fretta e furia. Sono passati undici anni dalla morte di quella donna e preciso preciso il giorno dopo il ritorno dei figli un detective decide di riaprire il caso, senza avere nuove prove ma solo perché lui ritiene che l’omicida non fosse il marito ma un ex-cliente insoddisfatto. Non hai spiegato perché lo dovrebbe pensare, quindi mi viene da chiedermelo – in fondo, se fosse stato tanto palese perché mai la giuria anni prima avrebbe condannato il padre? Anche tutti i nuovi personaggi che arrivano, entrano in scena troppo in fretta. E l’ammissione all’università, il festeggiamento, l’amicizia tra Simon e Lela… tutto in poche righe! Fossi in te proverei ad aumentare l’introspezione, ad approfondire i dettagli, a vedere se puoi passare da questo effetto riassunto ad una narrazione vera e propria. 

Recensore Veterano
29/01/13, ore 21:35

Prima di tutto ti consiglierei di migliorare la leggibilità della storia giocando un po’ con l’HTML, per evitare che sia tutto in un anonimo font tutto appiccicato. Si fa un po’ fatica a leggere, onestamente.
Da un punto di vista meno tecnico, ti segnalo giusto due sviste nella frase “nella pizzeria della palazzina sopra a casa dei due ragazzi che ospitava anche il suo apppartamento.” Hai scritto appartamento con 3 “p” e hai scritto che la pizzeria è sopra casa dei ragazzi, quando la pizzeria era al piano terra, immagino, quindi casomai “nella pizzeria sotto casa dei due ragazzi” (palazzina e casa sono ridondanti, indicando più o meno la stessa cosa, secondo me).
Per il resto, per ora la storia ha solo un’introduzione, ma hai abbastanza elementi da preannunciare qualcosa di intricato. Questo delitto non è semplice come ha concluso la polizia, vero? ;) Certo, se posso dirlo, forse lo hai introdotto un po’ brutalmente. Quando ho letto “Tom era infatti un ventiseienne responsabile, con la testa sulle spalle:  all’età di 15 anni sua madre era stata assassinata nel suo ufficio legale, suo padre era stato incriminato per l’omicidio e da lì a pochi mesi era morto in carcere a causa della depressione” ho pensato “Wow, that escalated quickly!” in due righe omicidio, depressione, morte, solitudine… Diamine. Magari articola un pelino di più la vicenda, no? Prima descrivi la sorella, aspetto fisico, carattere e fine. Poi inizi col carattere del fratelloe dopo una frase, bam! la mega storia triste. Io me la gestirei un po’ più con calma, più sul vago.  
Per il resto il capitolo è ok, ma ancora non so indovinare su cosa sia la storia. 

Recensore Junior
04/01/13, ore 10:42

Ciao, questo capitolo è proprio bello! Sono contenta che la storia alla fine sia finita bene e non ne sono rimasta delusa. Be' se un giorno dovessi scrivere qualche altra storia tipo questa mandami pure un messaggio, sarò felice di leggerla e dirti cosa ne penso.

Recensore Junior
30/12/12, ore 11:55

E così anche questa storia è finita. Il finale in effetti non rivela nulla di nuovo, è la classica conclusione alla 'e alla fine vissero tutti felici e contenti'. Tuttavia il preannuncio che probabilmente ci sarà un seguito, mi fa pensare, e pure temere, che forse Smith avrebbe dovuto lasciare ai due fratelli un vero numero^^. Alla prossima avventura, quindi;)

Recensore Junior
29/12/12, ore 18:30

E così la tua storia è finita, almeno per il momento, un finale senza grossi colpi di scena, ma che lascia aperta l'eventualità di un seguito.... Ho seguito con interesse tutti i capitoli, spero ti cimenterai presto in un altro racconto.... xD

Recensore Junior
22/12/12, ore 21:51

E dopo lunghi anni di astinenza da efp sono ritornata. Ahahah, no seriamente, scusa se recensisco solo ora ma in questo ultimo periodo a scuola ci hanno massacrato. Non mi aspettavo un suicidio, sinceramente, ma è molto bello (non il suicidio, il lieto fine, diciamo). Non vedo l'ora di leggere il vero finale, mi raccomando, non farmi aspettare troppo ;)

Recensore Junior
20/12/12, ore 12:34

Ed eccomi a quello che ormai è un appuntamento abituale;) Dunque alla fine sembra che tutto si sia risolto per il meglio, si sa chi è il colpevole, perchè l'ha fatto e tutto il resto. Tuttavia credo che si debba considerare del tutto finita,e lietamente, la storia, solo con l'ultimo capitolo. Non si sa mai. :D

Recensore Junior
19/12/12, ore 20:59

wow bel capitolo, finalmente abbiamo saputo chi e perchè, ha ucciso la madre di Lela, certo non è stata una passeggiata, scoprire in quel modo, la verità....sei stato bravo, nello scrivere questa sceneggiatura....XD

Recensore Junior
18/12/12, ore 00:02

Scusa il ritardo, in questi giorni ho avuto molto da fare. Inaspettato il colpo di scena finale: tutto sembrava ormai condurre a quella donna, c'era stata persino l'ultima trappola, piuttosto esplosiva^^, e ora questo. Mi riesce davvero difficile credere al suicidio. Voglio proprio vedere come finirà la storia, perchè qualcosa mi dice che ci saranno altre sorprese.

Recensore Junior
14/12/12, ore 20:17

Come ti ho già detto, la trama di questa storia, è degna di un film. Anche in questo capitolo, hai messo insieme tamti sentimenti, enigmi, e alla fine, la morte di Maya, ma siamo sicuri si sia tolta la vita? O è morta per mano di qualcun altro? Staremo a vedere....

Nuovo recensore
11/12/12, ore 18:35

Eccomi qui, puntuale nella mia recensione. Ho letto dal capitolo quinto e posso dire che mi piace il modo in cui si incatena la trama, stai svolgendo un ottimo lavoro. A parte il solito problema dei dialoghi a capo, stavolta non posso obiettare niente. E' diventato un vero e proprio giallo degno di Fiction tv XD Vedremo se saprai ancora stupirci, ma sono sicuro che sarà così. ;) alla prossima dunque

Recensore Junior
08/12/12, ore 20:55

Capitolo molto avvincente, piano piano stai avviandoti verso la fine della storia, adesso dobbiamo solo aspettare il gran finale, con la risoluzione del caso XD penso non mancherà un colpo di scena ad effetto sconvolgente.....

Recensore Junior
08/12/12, ore 19:31

Lieto che Lela si sia ripresa. Dunque sembra che sia davvero colpevole chi lo sembrava già da prima. Ma chissà chi sta proteggendo e chissà se riusciranno a recuperare l'anello mancante. Certo per la polizia non dovrebbe essere difficile, però mi chiedo se per il finale non ci attendano sorprese...

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