Hehehehehehehehehe.
Avendo già letto altre cose tue, quando ho visto la descrizione degli attacchi di panico che iniziava a farsi aulica e approfondita ho immaginato il finale ad effetto.
Ok, non sopporto la suspance, vado al finale - No, dai, guarda, è corta, ci sei quasi.
Finale! - No, leggi per bene.
Finale! - Un po' di rispetto per l'autrice, leggi tutto.
Finale!
Tanto era corta, finché ci pensavo sono arrivato in fondo.
Hehehehehehehe.

Carina la storia e carine le note.
Carina anche quella sulla zanzara; onestamente, penso avresti potuto dare la medesima impressione di personaggio vampiro anche al femminile, visto il profluvio di vampiri di quel periodo, ma carina comunque. Per il capitolo sul 21 farò un commento a parte.
A presto!
DRV

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MAGLIONE CON LE RENNE!
Qui da me ci sono venti gradi, quindi non so quanto ti possa convenire XD

Ti comunico che mi hai ingannata alla grande! Per un attimo, mi sono soffermata a pensare: "Aspetta, ma non aveva detto che sarebbe stata una raccolta di racconti comici? Dai, insomma, c'era la zanzara, poi quello sul 1984, anche quello era esilarante... vuoi vedere che mi frega?". E così - puntualmente - è stato XD

Salve, cara, è sempre bello poterti "leggere".

Quando ho cominciato a scrivere questa recensione pensavo di inserirci qualche salace commento sulla gente che pare andare in crash e in crisi d'astinenza quando non funziona il sito. POI Firefox mi ha chiuso la finestra di una recensione - non la tua - che stavo scrivendo, e io sono diventata spaventosamente simile a un Dottor Banner irritato, ed ecco la voglia di infierire sui traumi degli altri - per quanto questi possano essere trascurabili e oggettivamente non gravi - mi è un po' passata XD

Questo racconto è fenomenale proprio per la sua/tua capacità di cancellare con un virtuale colpo di spugna - all'atto pratico, la battutazza conclusiva - tutta la parte iniziale, quello stile così pregno di significato e intensità che tanto faceva pensare a qualcosa di serio... XD
"Io mi impongo di scrivere qualcosa che non sia di genere comico. E mi credo quando me lo dico. Sinceramente.
Ma proprio non ne ho voglia. Sinceramente."
Perfetto. Capisco benissimo e condivido. Abbracciamoci mentre diciamo idiozie! :D

Senti, non so come recensirti questo breve capolavoro della risata. Hai già fatto tutto tu. E' troppo, troppo divertente XD Un lavoro degno di grandi maestri della risata. Non so, Stefano Benni, Jerome K. Jerome, Douglas Adams... scegli quello che preferisci e vacci a braccetto.

<3

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Come sempre una storia breve ma che coglie nel segno. La battuta finale è stata spettacolare, come riuscire a disintegrare tanta serietà in un solo attimo xD
Saper contrastare così una tale serietà, per poi finire nel comico è fantastico. La cosa bella è che io ci casco sempre! Come con la zanzara che immaginavo vampiro, ora già immaginavo fosse una cosa seria...e visto che io sono una persona piuttosto lenta nell'intuito( sarà che non ho visto abbastanza gialli da piccola xD a parte Conan il detective con gli occhiali) la strana coincidenza del lunedì non mi è bastata, non sono stata in grado di collegarla prima che la storia finisse, prima che la frase finale spiegasse tutto xD
Anche se non vai d'accordo con la prima persona (capisco quello che intendi sul doversi calare fin troppo nel personaggio, cosa che a me spesso risulta difficile e anzi mi sembra di non arrivarci mai davvero) questa storia è uscita bene, sei riuscita bene anche nell'usare questa diversa angolazione, nonostante non sia tua abitudine.
La storia è scorrevole, mi ripeto breve ma significativa. Riesci in poco a dare un tocco particolare ad un racconto, che non si rivela mai scontato ^^
Alla prossima!

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Tu sei fuori come un balcone.
Ma mi piacciono i balconi: ti fanno respirare aria pulita.
Solo quelli all'ultimo piano però, quelli con tanti fiori e piante da curare ogni pomeriggio, quando cala il sole, ché sennò la terra è ancora troppo calda.
Ecco, questa tua storia è così.
Non una terrazza, bada bene, troppo ampia, troppo aperta, che sembra non arrivare mai da nessuna parte.
No, la tua storia è proprio un balcone: si affaccia su una nuova realtà, quasi riporta alla mente gli studi di Freud sulle pazienti affette da isteria, per poi catapultarti, letteralmente e con il sorriso, dentro.
Dentro casa, dentro EFP.
Ancora una volta un volo pindarico del sarcasmo e del tuo sempre accuratissimo stile.
Grazie.
Indice.

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