Recensioni per
Le cronache di un esame: Denise, la Storia della storia e la lotta contro il “Pinguino”.
di AngelOfSnow

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
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Molto bella, davvero.
Dalla narrazione di questa "mattina prima degli esami" e del suo svolgimento sono molte le parti che ho trovato divertenti (anche perché mi sono venuti alla mente momenti autobiografici, anche se relativi ad altri ambiti), c'è da ammirare la parte quasi eroica della protagonista che pur con qualche ombra, è riuscita a superare la prova, pur con un docente che non era il massimo della simpatia (il tipo sembra godere del suo ruolo di sottile sadismo che il suo ruolo gli permette, anche se va detto, come dicevano i miei docenti, che non lo diceva il medico di presentarsi, e che se non eravamo preparati non aveveva a che farci, si dice che i docenti severi siano ricordati di più di quelli tolleranti, addirittura con un senso di gratitudine, beh, non è il mo caso), da quel che ho capito dalla narrazione, la protagonista è convinta che lo studio sia importante ma non ne fa una ragione di vita, si legge abbastanza chiaramente che per prepararsi ha rinunciato a molte cose, e proprio il pensiero degli eventi che ha lasciato perdere in nome dello studio sembra essere il suo più grande cruccio, più ancora della figura meschina e del terrore di dover ripetere la prova.
Il momento più belllo secondo me è stato l'arrivo della commissione, sinceramente mi pare che per i discenti quelli non siano docenti, ma una specie di manifestazione terrena di Minosse, Eaco e Radamanto, i giudici dell'Ade, ed infatti quelli che li devono affrontare si sentono sul "limitar di Dite".
Bello anche il momento del "docente buono e del docente cattivo", con la figura femminile che appare come una specie di epifania per far terminare al suo collega (ma si può vedere anche altro: forse teme che se prende tanto tempo per una sola esaminanda non si sbrigheranno tanto presto con gli altri; sì va bene l'amore per la conoscenza e accertarsi che i discenti abbiano ben compreso il programma, ma hanno anche altro da fare...).
Per fortuna tutto è andato per il meglio o comunque meglio rispetto a chi l'ha seguita (del quale c'è da pensare che l'esaminatore ne farà strame); e se, come ammoniva Eduardo, "gli esami non finiscono mai", ma almeno questo è andato, e c'è da sperare che faccia incontri meno antipatici (o che abbia meno paura nell'affrontare il programma).

PS. Non vorrei fare il pignolo, ma nel testo compare un "nell'asciarla andare", mi ha fatto sorridere, perché credo che la protagonista avrebbe davvero preso a colpi d'ascia (o al manco un'accetta) il docente...