Recensioni per
La Morte Bianca Viene, Silenziosa come un'Alce...
di Subutai Khan

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior

Non so se ricordi, ma sei stato proprio tu a farmi scoprire una cinquina di soldati che hanno fatto cose talmente portentose che nessuno ha mai osato raccontarle in un film perché sarebbero risultate, appunto, troppo portentose. E irrealistiche.
E, tra questi soldati, proprio Simo Häyhä era uno di quelli che mi aveva colpita di più.
Poi vabè, mai avrei pensato di leggerci sopra qualcosa. Ma, soprattutto, mai avrei pensato che qualcuno decidesse di scriverci: è decisamente più facile ottenere feedback scrivendo su altro. Ma forse uno dei motivi per cui ho deciso di inserirti tra i preferiti come autore, senza star lì a selezionare di volta in volta le singole storie, è proprio questo: il fatto che tu riesca a scrivere di... qualsiasi cosa, oserei dire. E scriverne bene.
Io sono parecchio allibita, sai? Ci sono aneddoti storici, geografici, riferimenti alla mitologia finnica... per non parlare dell’introspezione psicologica assolutamente perfetta. O meglio, non lo so se è perfetta, non conosco Simo Häyhä tanto da poter valutare il grado di IC però è credibile e... bella, punto. Non sto a cercare altri mirabolanti aggettivi perché un sincero e onnicomprensivo “bella” è più che adatto allo scopo.
C’è davvero tanta roba per cui vorrei farti i complimenti, sai?
Il suo essere combattuto tra l’orgoglio e il timore di deludere perché “è facile mettere l’eroe sul piedistallo, così come è facile buttarcelo giù a calci quando le cose non filano come vorresti”. L’ambivalenza del timore dei nemici e della stima dei compagni, entrambe sensazioni importanti, anzi, fondamentali: ne ha bisogno perché danno forza e lui deve essere forte perché, anche se è stato soprannominato “Morte Bianca”, non è un’entità sovrannaturale ma un semplice cecchino di 34 anni, misera pedina che cerca di rimanere in gioco, che deve uccidere per non essere ucciso.
Poi altre due cosine che ho adorato:
- Simo Häyhä è a conoscenza del soprannome che gli era stato affibbiato dai sovietici perché qualche suo commilitone capiva il russo
- "Santa istruzione elementare che mi fa sembrare intelligente" e che giustifica quel mini excursus sulla storia della Finlandia che crea contesto e ci sta. Eccome se ci sta.
Riesci sempre a creare degli escamotage carinissimi per non scadere nel becero info dumping. Sì, di te ti fidi e quindi non si corre il rischio di becerume, ok, però ci tenevo a dirti che, ogni tanto, qualcosa lo noto e lo apprezzo, ecco.
E poi, già sai che sono prolissa... riesco a lasciare recensioni più lunghe della storia che sto commentando! Il che mi induce a sottolineare la tua brevità *ci vorrebbe una scuoricinata ma non apprezzeresti* Forse questo tuo dono della sintesi lo apprezzo così tanto perché è fuori dalla mia portata, ma quando si riesce a dire così tanto con così poche parole... beh, chapeau.
...Si capisce che mi è piaciuta, eh?