Recensioni per
Uno di loro
di Northern Isa

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/02/13, ore 21:12
Cap. 1:

Ciao, cara! Sappi che ho intenzione di dedicarti la mia serata - riesumando, peraltro, storie che erano andate perdute nel corso dei mesi.

Sono felice di poter incontrare nuovamente Rowle, personaggio che sei stata tanto abile a caratterizzare da riuscire a coinvolgere a punto tale il lettore (IO!) da fargli quasi scordare che si trattasse di uno dei cosiddetti "cattivi". Perché per quanto sia un personaggio oscuro e tenebroso, poter conoscere tutti i suoi pensieri l'aveva reso più umano, se così si può dire; una PERSONA, anziché un punto indistinto in mezzo all'oceano delle schiere del male. Certo, sempre malvagio è, ma perlomeno tu hai permesso di sentire anche la sua versione.
Ti prego, dimmi che hai capito ciò che intendevo ç_ç

Tornare nella vita di Rowle è stato bello, anche perché ha permesso di rivelare e approfondire una fase importantissima della sua vita, cioè la sua nascita come Mangiamorte. Trovo che la parte in assoluto più evocativa - E TRAUMATIZZANTE - sia quella qui di seguito:
"C’è anche un bambino. Chi non si intenerisce di fronte a un piccolo che ha paura del buio? Non io; allora devo essere proprio disumano, concludo stampandomi sul volto il primo sorriso da mesi.
Immediatamente un ricordo piove su di me come una doccia gelata. Quando mio padre doveva punirmi, mi chiudeva in una stanza al buio per ore. Quando mia madre è entrata in depressione, tutto dentro di lei doveva essersi spento. È ora di estinguere qualche altra luce."
È un punto di svolta, perché vi si leggono le frustrazioni della sua vita passata e un vago refolo di rimpianto per ciò che sta per fare... subito represso e soppiantato da un istinto di caccia ben diverso da quello a cui era abituato. Quanta potenza in poche righe, eh?

Per questo - e ovviamente, come di consueto, per l'ottimo stile con cui scrivi - ti porgo i miei complimenti, aggiungendo due minuscole noticine:

- "so quanto odi Odinresk! Se così non fossi stato," *fosse;
- "Chissà se mia madre, morendo, abbia sofferto così tanto." Direi 'ha' sofferto. Oppure 'Chissà CHE mia madre abbia sofferto così tanto', ma mi sembra una forma un po' desueta e forzata... :/

Ancora complimenti e a presto, visto che devo precipitarmi sulle altre tue storie che non ho recensito ^^

Recensore Master
24/12/12, ore 17:13
Cap. 1:

Ehm... non ho mai nemmeno aperto uno dei libri di Harry Potter e questa OS l'ho letta più o meno come un'originale: la mia ignoranza non mi ha impedito di apprezzarla, tuttavia. Anzi, cara Enide, credo che tu sia - tra le autrici che sto conoscendo su efp - una di quelle che scrive meglio, una di quelle che mi fa pensare "ecco, questa pagina potrei averla letta anche in un libro comprato dalla Feltrinelli". Perchè la tua scrittura è insieme piana e dettagliata, suggerisce al punto giusto e al punto giusto svela, senza crogiolarsi in dettagli inutili.
La discesa all'inferno del protagonista è magnificamente descritta, con gradualità, tratteggiando uno per uno i passaggi che lo conducono al male e all'orrore e al contempo lasciando intuire al lettore quale cancro del cuore lo ha spinto fino a incontrare l'Oscuro. Potrebbe essere una metafora dei pericoli che ogni giovane corre oggi: al posto di Voldemort e del suo Marchio potrebbero esserci la droga, l'alcool, la violenza gratuita. Il punto è annegare la rabbia attaccando gli altri, per non doversi difendere, anestetizzare il dolore e la pietà ("c'era anche un bambino", parte straziante più per ciò che non dici e lasci intuire che per ciò che dici) e divenire finalmente parte di un gruppo in cui - fintamente - essere accettati con tutti i propri difetti.
Ma come sempre la vita alla fine presenta il conto: quale sarà il conto che dovrà pagare Thorfinn Rowle?
E ancora: basta un drammatico passato a giustifcare il dolore arrecato agli altri? Può essere un alibi?
Io credo fermamente di no.
Complimenti per quest'altra bella storia e tanti, tantissimi auguri di buon Natale!