Finalmente sono approdata su quest'originale aspettata per quasi una settimana in trepidante attesa, e quindi eccomi qui. Sarà in larga percentuale un commento piuttosto lungo - e forse anche piuttosto noioso, data la mia predisposizione ad allungare il brodo e il discorso in maniera assurda e in tutte le maniere possibili - , ma essendo questa la tua prima pubblicazione credo tu ti meriti una recensione gratificante per il lavoro fantastico che hai fatto.
Dunque. Da dove cominciare? Partiamo dal fatto che la tua "storia", chiamiamola così giusto per generalizzare perchè non saprei come altro definirla, ha da subito un'aura poetica che la circonda e la rende un qualcosa di assolutamente ... delicato ed etereo, come il mare d'inchiostro in cui giace uno scrittore quando prende la penna e scrive.
Alla fin fine la scrittura è quello, è un mare d'inchiostro in cui lasciare a briglia sciolta la follia e tutte quelle idee e sensazioni che sono quasi intrappolate dal mondo che ci circonda. Può essere uno sfogo, una liberazione, un discorso con se stesso, ma io sono fermamente convinta che chi comincia a scrivere potrà smettere difficilmente perchè è una vera e propria analisi del proprio essere, anche indiretta, come se ogni parola fosse un metro in più dentro il baratro del nostro essere.
Scrivere ci aiuta a conoscere noi stessi, in qualche modo.
E la tua storia lo dimostra, perchè in poche parole ci hai presentato questo ragazzo dai glaciali occhi azzurri che con una sigaretta in una mano e un libro in un'altra cammina su un marciapiede senza meta, verso una stazione che non è altro che un pilastro di calce che si confonde con il grigio morto della città.
"Come un fiore di loto fluttua, agganciato all'abisso, si sposta sullo stesso piano, lo stesso piano di tutti, piano che gli hanno imposto, un piano al limite tra il sottosuolo e l'eterno, l'irraggiungibile." Questa parte è quella che mi ha colpito di più in tutta la storia, perchè è racchiusa l'essenza stessa di ciò che hai voluto comunicare. Tutte le tue idee sono confluite in questa frase, che personalmente trovo davvero fantastica, e quindi non posso fare altro che dirti che sono rimasta piacevolmente colpita da ciò che hai scritto. Molto, molto colpita, davvero.
Il tuo stile ai limiti della surrealtà cattura in un mondo parallelo fatto di ombre sbiadite che camminano in circolo senza meta, con al centro un ragazzo che fluttua come un fiore di loto alla ricerca dell'irraggiungibile.
E permettimi di dirti che, sebbene ti conosca da poco tempo, ho rivisto molto di te in questo fantomatico fiore di loto.
Bravo, davvero. |
