Sinceramente, vorrei non averla mai letta.
Ryuzaki morto...
Non avendo ancora visto l'anime, non l'ho capito fino alla fine.
Ryuzaki morto...
E' già brutto solo pensarci, ma leggere una fic scritta così bene e sentire quasi la sua voce sussurrare le parole, i pensieri... è ancora peggio.
ç_________ç
Non posso ancora crederci... ç_ç
mai più spoiler!!!>_<
però è davvero bella, complimenti. Ogni riga è stata una piccola stretta al cuore, quasi impercettibile, ma serrata.
sei stata proprio brava *_*, ma non ne leggerò più di simili... ç___ç

K.K.

Bellissima, assolutamente commovente! ç_ç L che ripensa a Near e Mello poi, sono così carini!! Davvero una bella fiction, con molti bei passaggi (uno dei miei preferiti è "Hai ragione le parole sono banali")Davvero complimenti, spero di poter leggere qualche altro tuo lavoro su L!!

molto bella, senza dubbio. In alcuni punti l'ho trovato un po' ooc. Diciamo che faccio fatica ad immaginare ELLE come a una figura così 'paterna', però l ostile è davvero particolar,e nel complesso molto toccate. *-*

Credo di non aver mai letto nulla di più bello...sarà che adoro L, che anche io sono terribilmente masochista e non faccio che riguardarmi l'episodio 25, fatto sta che questa storia ha saputo emozionarmi come nessun'altra fanfiction è mai riuscita, per cui non posso fare altro che dirti: BRAVA!

Uh, sono stata attirata dalla pubblicità di Hachi sul forum di EFP, ed allora mi sono detta, perché non provare a leggerla?
Bella. Molto bella.Tenera, di una malinconia unica. Nella parte iniziale mi è per sino scappato un sorrisino tenero. Sono così piccoli N e Mello, eppure hanno sulle spalle un futuro diverso da qualunque futuro alienato da un qualunque bambino.
E questa loro complicità con L, visto come il fratellone, colui che li protegge, li veglia, li assicura, è stata ben descritta.
Davvero bellissimi questi momenti passati in orfanotrofio, così “puri”, malinconici, di una delicatezza particolare, che si contrappongono a quello che aspetta questi tre personaggi fuori da queste quattro mura.
Ed L, sotto la pioggia, attende che il presagio si realizzi, perché lui ha capito, sarebbe stata la sua fine... e la pioggia, le campane, quella sensazione, tutto un miscuglio che annuncia la sua fine. Se solo avesse potuto, si sarebbe liberato di questo fardello, ma non ha potuto, è solo uno spettatore immobile in attesa. La fine arriva, e lui pensa a loro.
Bellissima!!!!!! Mi piace*.*
Grazie dell'emozione che mi hai lasciato.
Solarial

Nika Chan, volevo segnalarti che ho consigliato la tua storia sul forum sotto le storie pubblicizzate:
questo è il link:
http://freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=4642&idd=10063

anch'io, come Elaisa, mi sono fermato molto sulla tua descrizione della morte... forse perchè la vedo nella stessa maniera... è incredibile come pochi minuti di un anime possano sprigionare un'intesità emotiva e concettuale tali da generare fic così vive e profonde nelle anime....recettive. anch'io credo che L stesse presentendo la sua morte(se non altro per le...campane-presagio) tuttavia non escludo che fosse triste anche valutando la possibilità che fosse il suo amico-nemico ad essere arrivato al suo giorno, con la risoluzione del caso... dolcissima la tua rivisitazione dei momenti felici all'orfanotrofio(qui una faccina ci starebbe proprio bene, visto che mi hai fatto sorridere come un ebete, mentre leggevo ^^)...però io sono ancora più masochista di te, visto che oltre a rivedere la puntata dannata, mi vado pure a leggere le tue commoventissime fic!!!!!! Arigatou Nicchan

L... Ke personaggio strano, contorto, quasi innaturale ma allo stesso tempo estremamente umano. Non mi ero mai immaginata uan sorta di richiamo dei tempi in cui stava con near e Mello, e leggere la tua fic è stata come un'illuminazione. Brava, davvero, complimenti vivissimi! ^^

ç________ç
Vorrei poter commentare soltanto con questo smile, ma sarebbe antietico.
Vorrei poter commentare con una recensione immensa, ma sarebbe doloroso. (?)
Nika chan, in questa storia L muore una seconda volta.
E muore così in profondità che riporta alla mente il piccolo brivido provato durante l'atroce scena della pioggia, il preludio di qualcosa che sai che accadrà, ed è inevitabile che accada.
Mi sono emozionata davvero in maniera quasi indecente, soprattutto nel momento del monologo interiore sotto la pioggia:
Qualcuno un giorno mi disse che la morte è solo un ritorno a casa. Un ritorno tanto atteso dopo un lungo, lunghissimo viaggio. Sarà, ma non sono così sicuro di voler morire.
Che meraviglia, questo passo.
Una piccola, atroce meraviglia che fa male.
Molto bella e, soprattutto, azzeccatissima, l'idea di far ricordare ad L com'era stare all'orfanotrofio insieme a Near e Mello.
Com'era casa sua.

Grazie per questa meraviglia di storia.