Benissimo, se prima ero un fagotto di gioia ogni volta che vedevo una gazza e pensavo contenta "Ikol!", questa fanfiction getta una luce inquietante su questi uccelli, e il fatto che giusto oggi ne abbia visti qualcosa come più d'una trentina non aiuta. Bene. XD
Ciò detto, ho sofferto miseramente durante tutta la lettura, perché anche se vado dicendo d'essere psicologicamente pronta a ricevere un colpo basso da parte di Ikol (che è pur sempre Loki malvagio, e Loki si preoccupa solo per Loki), vederlo in questa veste così sadica è stato davvero lancinante. ;_;
A ciò si aggiunge lo stile, a tratti carico, che si adatta perfettamente alla vicenda contribuisce a creare un'atmosfera claustrofobica e cupa, e che ha contribuito a caricarmi d'ansia durante la lettura - lettura che nel complesso è stata gradita, ma sofferta, soprattutto perché un ritorno del vecchio Loki con metodi affini a questo non si può escludere.
Ci sono delle espressioni bellissime, ma quella che ho amato di più è stata: la "distruzione che Loki portava con sé come lo strascico di una sposa" (e ho adorato anche la battuta di Thori quando non trova Leah).
Ricevi un punto d'apprezzamento bonus perché mi hai fatto imparare una parola che non conoscevo (munifico) e per questo t'adoro, e prima di congedarmi ti faccio notare solo una cosa: Ikol si riferisce a Loki a come un "infante", però il mio dizionario dei sinonimi e dei contrari mi dice che l'infante è il bambino che ancora non parla.
Qui non ho lo Zingarelli, magari dai un'occhiata anche tu. ;) |