Sono stato fortunato, nel far vagare distrattamente il mouse tra i titoli dei capitoli di questa tua raccolta, perché il simpatico strumento, dando prova di vitalità a me ignote, ha deciso di sua sponte di aprire proprio questo ventiseiesimo uzi. Insomma, è stata proprio una cosa furba, da parte sua -del mouse, intendo. Mi ha regalato una lettura straordinaria.
Prima, quando Uzi mi era apparsa solo dal di fuori, mi ero riproposto di dare un'occhiata un po' più precisa a diversi componimenti prima di azzardarmi ad esprimere un parere, ma dopo questa splendida dannazione non posso proprio resistere.
Allora, innanzitutto sono rimasto affascinato e colpito dal ritmo: è perfetto, ecco, nel suo essere così rapido e turbinoso e incalzante e persuasivo, in qualche modo bizzarro e contorto; sembra insinuarsi tra le volute del cervello, e scoppiarti dentro in forme sempre nuove e sempre cadenzate nello stesso modo. Questo per dirti che l'ho trovato straordinariamente efficace. E poi le parole, che sono e tessono immagini, ciascuna impigliata nella sua rete fonica, e dunque riverberante degli echi delle altre parole con cui rima o fa assonanza. E così nella mente si formano cuspidi, pinnacoli, torri traballanti di visioni che sembrano scaturire l'una dall'altra, intrecciandosi e caricandosi semanticamente sempre più (genziane che sono demoni e culle e filigrane, e stranezze e fantasmi che dilaniano l'anima ma la cullano in nenie e...e insomma, è un vortice, un vortice meraviglioso, e io mi ci sono perso dentro).
Ecco.
E poi, più di tutto, c'è il fatto che nulla di questo pirotecnico linguaggio e di questo ritmo favoloso è lì per caso: c'è un messaggio, dietro, un messaggio che è allo stesso tempo bellissimo e terribile. Siamo tutti uomini, trasciniamo antropica esistenza, tutti nello stesso modo; eppure qualcuno è strano, diverso, ha un fantasma che lo divora, è d'aliena filigrana (mi sono innamorato di questa espressione)...e si ritrova fatalmente umano. E' bellissimo, e struggente, in qualche modo. Lo trovo di una verità poetica, di una carica umana così forti da smuovermi.
Scusa se sono stato logorroico o poco chiaro.
Solo, complimenti. :)
willHole, sorrisoni :) (Recensione modificata il 12/10/2011 - 09:21 pm) |