Recensioni per
Mamma, perché...
di Ely79

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
26/07/13, ore 00:35

Ah. Vorrei essere brava a scrivere anche solo un quarto di quanto lo sei tu. Mi sentirei realizzata!
Mi sono immersa subito in un altro dei tuoi racconti 'lupeschi'; ho pescato questo perché mi incuriosiva il titolo e ho passato tempo piacevole a rilassarmi con esso dopo una brutta giornata...innanzitutto ti ringrazio per questo.
Mi è piaciuto moltissimo, specie l'immagine della bambina tutta scomposta e in disordine a causa di un papà un po' sbadato, e la tenerezza con cui la sua mamma cerca di rispondere a tutte le sue curiosità. Curiosità non tipiche dei bambini 'normali', certo, ma con una mamma così non ci si poteva aspettare altro!
Ho solo un paio di cose da chiederti, più per curiosità mia che per altro: ho notato che in questa lupa la trasformazione è molto meno 'traumatica' rispetto al lupo di "Due Lune"; c'è un motivo particolare? Del tipo, magari questa è stata scritta prima e hai leggermente cambiato versione, oppure dato il tono più tenero di questa particolare storia hai preferito non soffermarti sul trauma del passare dalla forma lupus a quella umana...non so, magari è solo una impressione mia, però ho notato nettamente uno stacco fra la trasformazione qui e quella nell'altra storia.
Seconda curiosità: nell'altra storia il lupo puntualizza che non possono nascere esseri 'ibridi'. In questa storia, mamma è lupa, papà no; anche qui è leggermente diversa la situazione? O sono io che ho letto poco attentamente qualche passaggio?
Ora dirai che sono una rompiballe...e non posso non ammettere che un po' vero lo sia XD scherzo, è che sono molto curiosa, specie con queste tue storie bellissime che mi lasciano sempre voglia di saperne di più!

Buona serata e un abbraccio,
Codi.

PS: dritta dritta nei preferiti anche questa ;)

Recensore Junior
03/03/13, ore 12:59

Davvero molto tenera. La descrizione della bambina (volevo scrivere il suo nome poi mi sono accorta che il solo ad avere il privilegio di un nome proprio è il lupo di pelouche, che si chiama come il fratello di tana di Mogwli che carino!) è davvero realistica e intrisa di dolcezza. Specie con quell'idea di un po' vaga di come scaldare il latte. Ho trovato davvero ben formulata anche la descrizione della casa, specie nel dettaglio della carta di caramella nel vaso.
La licantropia che presenti mi è un po' estranea, dato che ne ho una versione molto classica, ma ho apprezzato la mancanza di spiegazioni inutili a vantaggio del lettore. Mi sono tenuta la mia curiosità ed è stato meglio così.
Unico appunto che posso fare il seguente, nel primo periodo hai ripetuto pozze ( prima di luce poi di buoi) in frasi abbastanza vicine ( e dato che è un'espressione un po' particolare l'ho notato) e la parola arredi, usandola proprio in due frasi attaccate.
Comunque secondo me i bambini come personaggi ti vengono molto bene! ^^
Un bacio.

Recensore Master
31/01/13, ore 14:35

E' una storia a suo modo dolcissima.
La trovo anche molto originale .. ... non avevo mai letto niente del genere ed è stato emozionante arrivare fino alla fine.
Sei davvero brava nello scrivere .. wow.

DreamNini

Recensore Junior
12/11/12, ore 12:43

Stanotte ho fatto un sogno strano e curioso, così questa mattina mi sono svegliata con la voglia di leggere una storia sui licantropi. Mi sono messa un pò a smanettare su EFP e alla fine ho trovato questa tua storia. Mi ci sono fiondata, famelica come un lupo e alla fine... No, non posso subito arrivare alla fine, partiamo dal principio...
Dunque, inutile dire che il tuo modo di scrivere e di descrivere i luoghi, le situazioni, i movimenti, i pensieri... tutto è reso a dir poco sublime. Leggere risulta semplice e scorrevole. Mi sono persa nel buio della notte, nelle luci dei lampioni filtrate dai rami, nelle vie che costeggiano le palazzine... Le descrizioni sono state così accurate da farmi immaginare alla perfezione ogni cosa. Inizialmente ho avuto paura quando il lupo è entrato in casa, non avevo ancora capito chi fosse, non avevo collegato il titolo... Alla fine però ho capito (e meno male!) ed è stato meraviglioso! Il rapporto madre figlia era così reale, vissuto, tenero... Hai saputo renderlo vivo, perfetto, anche utilizzando poche parole, chiare e dirette. Non hai utilizzato giri di parole, arzigogolamenti (passami questo termine) vari, sei stata semplicemente bravissima.
Anch'io ho una nipotina e ti posso garantire che ho avvertito sulla mia pelle l'affetto che provi per la tua perchè sei riuscita a trasmetterlo anche nel racconto. Hai notato anche i più piccoli particolari di una bimba e questo lascia presupporre che tu stia molto attenta quando sei con lei. Ho adorato il pezzo in cui la mamma si accorge dello strofinaccio intorno alla tazza di latte e ho riso come una bambina quando ho scoperto che lo aveva fatto per riscaldare il latte. Meraviglioso.
La pazienza della madre, poi, è davvero ammirevole. Stanca, sfinita per il viaggio e per le riunioni, è disposta a soddisfare le insistenti curiosità della figlia, assecondandola e proteggendola dalla verità. Perchè lei non sa mentirle, eppure le dice una verità più tenera, più comprensibile ed accettabile dalle sue orecchie di bimba cuirosa. E' stato bello leggere i conflitti interiori di una madre che, effettivamente, vuole solo il meglio per sua figlia. Che diventi una lupacchiotta oppure no non è per lei un problema, le sue preoccupazioni sono le responsabilità che porta avere il dono della Luna in sè...
Bello bello bello, non ci sono altre parole per descriverlo.
Per finire mi è piaciuto moltissimo il nuovo termine che ha inventato la bimba: «Non devi metterla e tac! Ti… ti… illupisci?» Fantastico... non avrei saputo scegliere una parola migliore per descrivere l'"illupimento" di qualcuno!^_^
Ti faccio solo notare un piccolo errore:
«Prima di tutto, non possiamo lasciati sola. Manca una "r"
Ok, ora vado. Credo di aver scritto troppo, ma credimi, questa storia mi è piaciuta moltissimo. Mi ha tirato su di morale.
Alla prossima,
Fher

Recensore Master
30/10/12, ore 18:22

Un'altra storia di licantropi? bella e tenera! poi mi piace molto che sia la mamma a essere licantropa e non il papà ^^
vorrei citare questo passaggio: 'è tutta molliccia. E sbauscia dappertutto', mettila al maschile e sembra la descrizione di mio figlio XD
mi chiedo come il papà viva la licantropia della moglie, se sapeva cos'era quando l'ha incontrata, se gli fa piacere che la loro bambina possa essere come lei. Se la bambina sarà davvero come lei. Potresti pure approfondire aggiungendo altri capitoli, ma non te lo chiederò, perché se poi mi affeziono a qualche personaggio tu me lo accoppi :'-((

Recensore Veterano
30/10/12, ore 14:26

spero apprezzerai lo sforzo che sto facendo, perchè durante la notte mi è salita la febbre...
mi sbaglierò, ma ultimamente i bambini impiccioni si stanno facendo sempre più presenti nelle tue storie. insomma, prima ester, poi questo... ti stanno proprio conquistando!
in ogni caso, questa one-shot è decisamente diversa dalle tue solite storie. c'è qualcosa di magico in quest'atmosfera notturna, e un velo di tenerezza nella conversazione tra madre e figlia. le continue domande, poi, mettono chiaramente in luce quanto la licantropa sia stanca, ma anche che non riesce a dire di no alla bambina, nonostante tutto.
ho anche notato una certa somiglianza con un'altra storia, "senza luna", per la parte che riguarda il non essere lupo del padre. anche alcuni altri termini usati mi ricordano tanto quella breve storia. immagino che abbiano origini simili, quindi.
il mio cervello stanco è arrivato al limite, mi dispiace. vorrei poter dire di più, ma sento che la materia grigia inizia a pulsarmi nella testa. mi rendo comunque conto che questa è una splendida one-shot, tenera e semplice, e il fatto che tu l'abbia scritta non per un contest le fa ancora più onore.
sono comunque sia riuscito a trovare degli errori, nonostante il mio essere in avaria:
-"il latte dl pentolino": di solito col latte si mangiano i biscotti, non le "e";
-"esistano alcuni che diversi da quest’idea": un po' pasticciata, mi sembra...
alla prossima!

Recensore Veterano
30/10/12, ore 11:57

ammettilo, zia ingrata, che senza i 'perchè' della tua nipotina non sarebbe lo stesso..
anche io me ne lamento sempre, ma dopo mi accorgo che invece che scocciarmi mi fanno un piacere immenso, e allora sorrido come un ebete ( nonostante al 60& delle domande non sappia rispondere: i bambini d'oggi sono un po' diversi ).
figurati che l'ultima volta mi ha chiesto come fa un hardwere (??) a funzionare. io che so accendere il pc, scrivere su word e installare i giochi. ahahah

comunque è una storia ricolma di sentimento e di tenerezza. le note amare non sono che minuscole pagliuzze che aiutano a dare forma e colore, ma che non riescono a minare il ritmo incalzante e lo spirito sentimentalista del testo. eviti magistralmente di scrivere mille volte 'la bambina fa una faccia tenera' 'la bambina è molto dolce', ma opti piuttosto per l'inserimento di un'infinità di immagini semplici ma efficaci: il fatto che muova più rapidamente i coniglietti per farsi mordicchiare, il fatto che abbia il pigiamino al contrario, il fatto che pensi ai cattivi come ai ladri di biciclette, il fatto che pensi alla carne cruda come gli affettati, eccecc.
il mondo dei lupi mannari, sebbene si capisca che è ben più complesso, viene raccontato filtrato e risulta per lo più di stampo fiabesco: un mondo di eroi e persone per bene dove le macchie scure sono solo un'eccezione da evitare e sopprimere.

c'è qualcosa di diverso, tra queste righe..
qualcosa di forte e sentito, che lo fa quasi brillare..

complimentoni,
ivan