Recensioni per
Noir Trésor
di Cassandra Morgana

Questa storia ha ottenuto 49 recensioni.
Positive : 49
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/10/11, ore 12:24

Ah, mi mancavano le sedute psicoanalitiche dei tuoi personaggi!
Bonjour, mia cara ^^
Rimettiamo un po' d'ordine: sto leggendo lentamente e mi perdo qualche pezzo per strada, ogni tanto, ahimè, per questo poi devo andare a rileggere per scrivere un qualche cosa di decente. Questa temo sarà una recensione sconclusionata, al solito, quindi, ormai ti sei abituata ^.^
Credo di annoiarti a continuare a ripetere quanto adori Fernand, oh però non posso farne a meno (*-*) in questo capitolo poi, che è pure ubriaco, ancora di più. Le sue diatribe con Auguste sono sempre un must: quei due io li immagino sempre a tirare ognuno la fune dalla sua parte senza riuscire a trovare un equilibrio eppure con la giusta tensione per non farla spezzare. Mi è piaciuto il modo in cui Auguste vede Ambroise, riconoscendone lo stesso impeto del fratello. Ne dà un ritratto molto vivido, come tutti i personaggi fanno con tutti i personaggi, più o meno: io amo le narrazioni a POv proprio perché attraverso i punti di vista è possibile per l'autore sfaccettare i personaggi ad uso e consumo del lettore. Tu ti sai muovere bene, ma credo di avertelo già detto, solo qualche volta ho avuto la sensazione che ti sia un po' "intromessa" nella narrazione (ma anche questo mi pare di avertelo già scritto).
Comunque io ormai sono arrivata alla conclusione che l'unico che ci capisca qualcosa là dentro (a parte il sottile e ambiguo Raphael che però si tiene ancora nell'ombra) è Dorian, che dice:
Gran bella gabbia di matti: i miei complimenti. Una gabbia di matti in cui ognuno si compiace della reciproca follia come dogma condiviso 
Ecco riassunto in poche parole il nocciolo di questa combriccola! Ave Dorian *inchino d'obbligo*

L'ultima scena è veramente coinvolgente (quasi pià delle sfuriate di Fernand) apprezzo sempre la ricercatezza che usi nel dosare i termini, il modo elegante che hai di incastrare le parole. Potrebbe sembrare un po' manieristico, e forse lo è, almeno un poco, ma comunque io trovo ogni capitolo estremamente appassionante, come se dietro l'eleganza dello stile riverberasse ferocemente tutto il tumulto sotteso delle passioni dei protagonisti (perdona la metafora bizzarra) come si evince in modo chiaro nell'ultima scena: era come se avessi Dorian davanti agli occhi e riuscissi a sentire le sue sensazioni, quel dolore muto, quell'abbandono, quella resa.
Bello, davvero.
Alla prossima cara,
la tua lenta (ma fedele) lettrice
Primavere <3   
  
(Recensione modificata il 28/10/2011 - 12:26 pm)

Recensore Master
24/09/11, ore 16:05

Allors allors eccomi tornata, gioia e gaudio ^______^
Non ti nasconderò che ho avuto un poco di difficoltà a riprendere la lettura, non so esattamente perché, per questioni esterne, comunque, e un po' il mio umore (grigietto) in questo periodo. Volevo rituffarmi tra le dense e poetiche pagine di NT, ma avevo bisogno di qualcosa di più leggero e non ero sicura di essere all'altezza di assimilare tutte le meravigliose porte che mi apri ogni volta che leggo un tuo capitolo.
Orbene però sono tornata e bando alle ciance xD il capitolo precedente a questo l'ho trovato bellissimo ed emozionante (e non solo per la scena Fernand-Dorian) quest'altro invece più di passaggio, come tu effettivamente specifichi, che prepara ad ulteriori sviluppi (di cui sono molto curiosa). Intanto per quanto riguarda l'elemento sovranaturale dei vampiri non mi sbilancio più di tanto perché credo ancora di averci capito ben poco ^^'. Da amante delle paturnie dei personaggi come sai che sono la mia attenzione si è molto concentrata su questo scambio tra Dorian e Fernand e devo dire che il primo si è mostrato molto maturo. Intenso, poi. Eh sì, Dorian mi sta piacendo come personaggio: è un tipo particolare, Fernand rimane sempre il cucciolo inquieto e precipitoso e lo adoro sempre di più, anche nelle sue paranoie mentali ^^
Molto "topica" la lemon, il tema dello smarrimento, come si affondasse nell'altro... anch'io ci sono affezionata. Ho trovato un paio di espressioni un po' "troppo", un pchino altisonanti, però non inficiano in nessun modo la bellezza della scena, che scorre fluida e coinvolgente.  
Una frase che mi ha colpito molto: Sarebbe stato come corroderne le fondamenta. E lui aveva preferito lasciare tutto così. Intatto, sospeso. Deliziosamente a metà.
Una cosa che non ho capito: pastosità della muscolatura. Sempre Fernand a Dorian. Che significa esattamente?
Bello pure lo smarrimento/sbornia di Auguste. Mi ha fatto venire in mente la scena del Conte Dracula di Stoker quando il protagonista finisce tra le grinfie delle tre vampire dalle umide labbra rosse di rubino. E' stata una mia piccola associazione *-*
Ambroise assomiglia al fratello, per certi versi, solo forse è un po' più intelligente ^.^ Beh, nel senso che a volte mi permetto di dire Fernand non è proprio una cima d'acutezza. Meno male che c'è Dorian e la sua compostezza. Mi sembra questo ragazzo abbia una specie di allure che fa pendant con la sua aria angelica, mentre quello che circonda Raphael è un alone scuro.
Mi piace sempre quando parli di Lucien attraverso i ricordi di Auguste. E' un modo per scoprire il personaggio nelle sue più nascoste sfacettature e allo stesso tempo infittire il mistero.
Insomma, tanti complimenti, sono contenta di aver ripreso a leggere. Mi mancano pochi capitoli ormai, me li gusterò ben bene e con calma.
Un bacio grande
Sempre tua
Primavere <3

Recensore Master
13/08/11, ore 09:49

Sono tornataaaaaaaaaa ^_____^
E qui ci starebbe bene il tappeto rosso e io che mi seggo a disquisire animatamente su Noir Tresor coi paggi che mi sventolano e magari Fernand che si china al mio cospetto rassegnato alle mie baccattate. Ahimè, ragazzo, quante me ne fai dire... ;)
Serietà: partiamo dal fatto che mi sto rendendo conto che ho quasi finito i capitoli fino ad ora pubblicati. Da una parte sono contenta che è estate, così che possa dedicarmi di più alla lettura anche in vacanza, dall'altra parte però mi piace diluirla, quando una cosa mi interessa cerco sempre di non "bruciarmela" subito e siccome la tua storia mi intriga molto ci tengo anche a lasciarti un qualche commento lucido e ragionevole ogni tanto.
Almeno queste sono le mie speranze ^^
Ebbene, parliamo del capitolo! Prima di tutto Dorian. Dopo aver letto questo devo dire che il ragazzuolo ha scalata di un bel po' la mia gerarchia di preferenze, mi ha affascinato non poco, soprattutto questa sua natura fragile e sfacciata insieme, e come s'insinui (trovo il termine molto adatto) senza risultare viscido o ridicolo. Insomma, il biondino mi piace, solo ora, dopo una caterva di capitoli, sono finalmente riuscita a delinearne meglio i contorni e di questo c'è da ringraziare te che fai intravedere i personaggi a poco a poco, svelandoli ogni capitolo che passa, rendendoli consistenti e sfuggenti al tempo stesso, quasi fossero un enigma da risolvere ogni volta. Passami queste espressioni un poco pretenziose, riemergo da una notte di bagordi, Dorian mi può capire ^^
Altro personaggio che mi sta letteralmente conquistando/intrigando è Raphael, ma su di lui sono ancora diffidente e non so bene che dire. Mi scuserai, mi tengo ancora sulle mie su questa figura molto controversa. Appena avrò più chiara la faccenda ti esporrò le mie supposizioni!
Su Fernand ormai non so più che dire. Ogni volta che vedo il suo nome ne sono immensamente felice: la sua personalità è un piccolo caos di pulsioni, passioni e ragione, tutte in conflitto una con l'altra (penso non si capisca nemmeno lui *-*) e come disse un certo filosofo tedesco di nome Nietzsche ci vuole il caos perchè una stella danzi.
I complimenti come al solito sono d'obbligo.
Sempre tua
Primavere ^^

Recensore Master
10/07/11, ore 18:02

Siccome questi giorni ho fatto la brava bambina con lo studio e sono persino riuscita ad andare un po' al mare (miracolo! o.O) recensisco anche quest'ultimo capitolo che ho letto, dicendo subito che questi screzi tra amanti gelosi (e qui abbiamo un quartetto, ma che quartetto!) mi hanno fatto morire... di risate. No, perchè scusa, Fernand fa il geloso quando s'intrippa con Auguste? E Raphael, cavolo, in questo capitolo, con tutti questi accenni al suo modo sfuggente di fare, non so, mi ha affascinato parecchio. Dorian associato alla luce, ai suoi capelli biondi, all'aria ingenuamente allucinata che ha avuto dopo la febbre, mi fa pensare che sia la chiave o più che altro il nodo del mistero che avvolge la narrazione. E' tutto reso in modo molto incalzante e avvicente, poi non potevano mancare i momenti riflessione, mi è piaciuto molto il parallelo che fa Fernand tra Dorian e Auguste, come l'uno sia un nido accogliente, l'altro un desiderio bruciante e taciuto, questa frase: fumo in faccia dal profumo cui non poteva rinunciare, era la sistematica negazione di ogni certezza che brividi, sul serio. Tu hai uno stile che si presta un poco alla prolissità o alla ridondanza, dato l'alto tasso di lirismo e introspezione, ma comunque ti muovi bene e a me piace, mi piace come riesci a coinvolgere con le parole, credo di avertelo già detto ^____^
L'ultima riflessione di Auguste, anche quella, momento lirico e intensissimo: la morte dell'amato come unico appiglio per sentirsi vivi... mi ha commosso e in una frase ha racchiuso tutto l'essere di Auguste, personaggio così controverso e labile.
Come al solito complimenti vivissimi!
A presto, chère

Recensore Master
08/06/11, ore 18:57

Questo capitolo lo avevo già letto, in realtà pensavo pure di averlo commentato (ohibò, sto perdendo colpi) Comunque sarò un po' di fretta stavolta però alcune cose le devo dire: intanto bellissimo il titolo, molto rimbaudiano, diciamo, queste due parole accostate "rosso" e "sensazione" suonano talmente bene che non so... è una cosa a livello sensoriale, intuitivo, una sensazione appunto: è quel che cerco di spiegare quando dico che questa storia e la tua scrittura sono essenzialmente una questione di atmosfere, di come vivi le vicende e i personaggi, non di come effettivamente vengono messi in luce (perchè ci sono più ombre e sfaccettature che nette luci, in questo racconto, non so se lo avevo scritto in precedenza, rimedio adesso ^^)
Seguendo questa linea l'alone di mistero s'infittisce ancora di più. E mi viene da dire, molto alla romana: è mo' che succede? Dorian? Che fa? Che fa Auguste? Che fa Fernard? E perchè quando questi due sembrano star sempre lì lì  per concludere e smetterla di ballarsi intorno, perchè succede sempre qualche cosa (e sempre 'sta politica mischiata a quel nonsoche) che mi fa tirare già tutti i santi del Paradiso??? xD
Scherzi a parte, capitolo molto coinvolgente e avvicente, battute  ben congegnate, giusto equilibrio tra azione e introspezione. M'incuriosisce molto la versione che ha dato Auguste di Rapahel, mettendo in luce alcune cose che ancora non mi erano chiarissime. Ho visto in quel momento, diciamo, un'infiltrata, chiamiamola così, del narratore nel racconto, come se attraverso le parole di Auguste avessi voluto dare un tuo giudizio di Raphael. Mi sbaglio? Non è male come cosa, basta non abusarne, diciamo che io sono per la politica: il personaggio deve venir fuori da solo, senza che il narratore palesemente guidi il lettore o, sottilmente, con altri mezzi, finisca per dargli degli "spunti" per inquadrarlo. Non che mi riferisca a te in particolare, dico in generale visto che ho notato che molto spesso i personaggi di Noir Tresor parlano degli altri personaggi e finiscono, alla fine, quasi tutti per psicanalizzarsi a vicenda, quasi ^^
In conclusione, comunque, bel capitolo, mi porterò avanti con gli altri quando avrò un po' di tempo in quest'asfissiante sessione estiva. Complimenti come sempre, carissima.

Primavere
(Recensione modificata il 08/06/2011 - 06:59 pm)

Recensore Master
24/05/11, ore 10:25

Ohoh maledizione, oggi ho deciso di andare avanti con la lettura (sono una lettrice lenta lo so) e, cavoletti di Bruxell, guarda cosa mi trovo. Premesso il fatto che ogni volta che Auguste parla o ricorda Lucien mi viene un groppo allo stomaco, non in senso negativo affatto. E' una sensazione fisica più che razionale, sembra quasi che i suoi pensieri mi svuotano, mi stritolino per quanto sono penetranti, intensi, per quanto sembrano drammaticamente veri... e in questo capitolo, che recepisco come il vero addio di Auguste a Lucien, definitivo e dolcemente netto, ma necessario, hai raggiunto, diciamo, il summit. C'è tutto Auguste qui dentro, in tutta la sua umanità dolente, nella sua profondità, nella sua tristezza, nei suoi sbagli...  non c'è rimorso nè compassione, semplicemente la presa d'atto, dolorosissima, di quanto si è perso e come la vendetta non ripaghi il sangue innocente, come l'amore non è un equazione perfetta di amore e di odio, come ci piacerebbe pensare, ma è qualcosa di diverso, di più difficile e quindi d'imperscrutabile.
Che bello questo capitolo! Mi è piaciuto tantissimo e poi Fernand... anzi Ferdinand, la sua comparsa oserei dire miracolosa. C'è come una climax: l'addio di Auguste a Lucien, la presa di coscienza della morte, l'elaborazione del lutto che ormai avvennendo, piano piano, con molta difficoltà, come è giusto che sia, ma si sta realizzando, e quindi, dal dolore ancora fresco ma in lenta cicatrizzazione di questa morte ecco che sboccia la possibilità di una nuova vita...
Bello bello, davvero, non so come altro dirtelo. La frase che mi ha colpito di più, tra le tante, paradossalmente è stato un tuo "inserimento" nella narrazione, come se, discretamente, avessi preso il microfono per descrivere due personaggi così complessi come Ambroise e Fernand. La frase infatti è: "Ambrosie, fiera e labirintica razionalità che si sforzava di celare al proprio interno gli impulsi più irrazionali della passionalità; e Fernand, orgoglio disperato che si dibatteva fra passioni imperscrutabili e discordanti, opponendo un fervore dirompente, quasi sconsiderato, al gelo che irradiava dentro di lui un cuore ferito" ecco non so perchè è proprio questa che mi ha colpito, forse perchè in poche parole hai detto quel che pensavo io senza aver la capacità di metterlo per iscritto. Quell'orgoglio disperato, ecco, insieme alla malinconica disperazione di Auguste, al suo stesso cuore ferito... bah, non so come spiegarlo, spero tu abbia capito comunque.
Bravissima, cara, vedrò di leggere al più presto il proseguo, dopo l'esame che ho tra breve sicuro.
Un bacio ^^

Recensore Master
02/05/11, ore 21:51

Ahhh cara, mi scuso per la lunga assenza, ma questi ultimi giorni sono stati una vera baraonda tra feste, esami, tentativi di andare al mare miseramente falliti e altro (xD) Son tornata a leggere e con vero piacere come al solito. Non c'è bisogno che ti ripeta sempre quanto m'intriga questa storia e come apprezzo il tuo stile fluido e rarefatto (gioco di parole campato in aria, sarà la cena pesante, chissà!) Ho notato che negli ultimi capitoli, di quelli che ho letto, intendo, l'introspezione dei personaggi si fa più marcata, appare sempre di più il corsivo dei pensieri, il loro "cantuccio" per usare una tua espressione, ma comunque la trama mantiene un buon ritmo anche se devo dire tra i due lati è mio parere che sia più consistente la parte riflessiva-introspettiva, appunto, rispetto a quella dell'azione che però ha avuto uno sviluppo nel capitolo precedente. Insomma seguo con curiosità gli avvicendamenti e non mi pesano i cantucci intimi che delineano ancor meglio i personaggi.
Devo dire che l'unico che ancora non ho inquadrato benissimo è Raphael, mi risulta ancora un po' oscuro, non propriamente simpatico... forse perchè la mia attenzione va maggiormente al protagonista di questo capitolo (ma che vuoi fare a quel disgraziato di Fernand? poveraccio, ogni volta gliene capita una, quando ho letto "tisi" quasi mi è preso un colpo, poi sono rinsavita, fiuu) e Auguste che ha mollato un po' la sua aurea di ermetica e sfuggente malinconia in solitaria e, carramba, è diventato un svelto sicario al chiaro di luna (a proposito: complimenti per l'atmosfera) Insomma: dinamicità e riflessione ben calibrati, quando all'inizio proponderava soprattutto quest'ultima, almeno mi è parso così.
Beh, comunque hai iniziato questa storia direttamente con una morte, spenderci qualche pensiero e non le solite pillole banali di circostanza è un obbligo, non facile, e tu ti sei dimostrata all'altezza, come poi a svolgere il filo della matassa e tenerlo in tensione.
Complimenti ancora, un bacio e alla prossima!
(Recensione modificata il 05/05/2011 - 10:56 am)

Recensore Master
18/04/11, ore 10:42

Oh Fernand, Fernand... che piccolo cammeo di introspezione questo capitolo. Io sto amando questo personaggio. Letteralmente. In tutti i suoi dubbi e i suoi sbagli, come si ama chi si sente vicino e maledettamente lontano (ed Auguste, paradossalmente, è quello che sento più lontano, perchè perso nel proprio mondo e nel proprio dolore, quindi affascinante e indecifrabile per ciò)
Come sempre: complimenti.
Brava davvero.
Primavere

Recensore Master
06/04/11, ore 16:07

Allors, letti questi ultimi due capitoli tutti d'un fiato lascio una stenografica recensione, dato il tempo, che però spero sia più esplicativa possibile: se ho detto che adoro Auguste, Fernand l'ha quasi raggiunto. E' l'uomo che piace a me: non riflessivo come Auguste, ma più irruente, appassionato, giovanissimo e sbagliato come tutti coloro che credono visceralmente ai propri ideali: gli idealisti, i romantici, non so come chiamarli: coloro disposti a sacrificarsi, quelli che non si accontentano di passare la vita, ma la consumano, bruciandola. Non manca di momenti di nobiltà, come di punte di idozia adorabile. Lui e Dorian sono perfetti insieme, si compensano a vicenda. Ambrosie pure mi piace molto, anche se devo ancora inquadrarla. Nel capitolo precedente mi ha colpito il suo senso di "claustrofobia" diciamo, verso gli altri e sè stessa, la sua difficoltà a lasciarsi andare e come parla di Raphael. L'amore è visto sì come un'attrazione calamitante, ma anche una prigione perchè pare quasi concepirla come un attentato alla propria libertà, e in quel pezzo l'ho sentita molto vicina a come ho vissuto io la stessa cosa, con la stessa ansia, passione e paura. E' inutile ripetere quanto scrivi bene: dovevo fare un breve commento e invece mi sono dilungata perchè troppe le cose da dire.L'intera schermata, forse, non basterebbe per descrivere il cocktail di sensazioni che questa storia mi fa provare e vivere. Scappo, ma non ti preoccupare che prossimamente cercherò di scrivere tutto lo scrivibile, cara la mia Ice: povera, non ti invidio a sopportare le mie condiderazioni logorroiche e pseudoletterarie. Un saluto e un bacio ^^

Recensore Master
31/03/11, ore 14:35

Intense e complesse le lacerazioni interiori di Auguste. Mi piace troppo questo personaggio: ha quello stile decadente alla Baudelaire, meno focoso, più riflessivo, triste e romantico. Si avverte tutto il senso di un amore che porta alla rovina, non perchè sia sbagliato, ma per come è vissuto, come lo vive Auguste in tutte le difficili sfaccettature che sempre l'amore ha. L'amore, a mio parere, è per sua definizione difficile perchè implica sempre il sacrificio di una parte di sè, l'abbandonarsi ad un altro non è mai facile e tu lo hai reso perfettamente in questa scena: delicata e sensuale, non scade per niente nel volgare. Infatti odio quando le scene di sesso sono fini a sè stesse: una sbrodolata di termini giusto per mostrare come il nostro corpo sia snodabile. L'amore non si fa solo col corpo, in questo capitolo lo hai ampiamente dimostrato. Brava!

Recensore Master
27/03/11, ore 15:19

Ho appena iniziato a leggere questa storia attirata dal titolo (tutto quel che è francese per me è degno di attenzione ;)
L'incipit è interessante e prende, ho visto che è molto lunga, ma le storie lunghe non mi spaventano, tanto più se sono ben fatte e con una trama ricca di dettagli e personaggi. L'idea di una rivoluzione in un'ambientazione che ricorda molto il fin de siècle della Francia del 700 poi m'ispira parecchio...

Nuovo recensore
11/02/11, ore 22:14

Ma ciao carissima ^___^

Oggi, parlando di questa storia con un'amica, mi  sono resa conto di quanto tempo sia effettivamente passato da quando iniziai a leggerla, scoprendola quasi per caso e mi è tornata la malinconia... per cui, beh, eccomi a rileggere il primo capitolo, quello che mi folgorò ^___^
Tanti piccoli tasselli che avevo scordato, così come dubbi che mi erano sorti, tra cui, di cosa doveva parlare Auguste con Lucien. Cosa aveva fatto di tanto orribile da dovergli parlare con tanta urgenza e quel piccolo pippistrellino, inquietante, che sbatte contro la finestra. Certo, l'omicidio di Lucien già dall'inizio della storia è una cosa piuttosto cattivella ma sto parlando col senno di poi XD
Che dirti? Le atmosfere cupe e lattiginose, la cappa di potere che sommerge la città e la paura ammantano tutto dando una pennellata tetra che non posso non adorare.
In sostanza... bravissima ^O^
<33333

Nuovo recensore
04/06/10, ore 19:19

E finalmente sono riuscita a leggere quest'ultimo capitolo!
Ho anche io una mezza idea di chi sia il vampiro novizio, mentre sono indecisa sull'identità di quello che si è fissato con Dorian. Però mi interessa molto, non tanto per la sua identità (per ora), quanto per le sue motivazioni. Ce l’hai ancora con me, piccolo? Non avevamo altra scelta, e lo sapevi: questa è una delle frasi che mi ha fatto alzare le antennine.
Questo vampiro "anziano" mi sembra un tipo molto deciso. A tratti anche piuttosto cinico. Mi incuriosisce moltissimo.
Il capitolo è davvero bello. Ho l'impressione che il tuo stile sia parecchio migliorato: mi piace di più il modo in cui gestisci i punti di vista e il modo in cui esprimi i sentimenti dei tuoi personaggi. Per esempio, finalmente mi è piaciuto anche Auguste :) Al di là della sua prima volta con Fernand (fatto per cui non ho ancora smesso di fare la ola), l'ho apprezzato per il suo preoccuparsi per il ragazzo, nonostante il tormento che lo attanaglia sempre. Per il suo abbandonarsi a lui avendo a cuore, nello stesso tempo, di non fargli del male. Si è preso cura di Fernand e ha cercato più di dare che di prendere. Bello *_*
Spero per lui che dopo non oserà ferire Fernand, anche se con buone intenzioni, perché magari pensa che per il ragazzo sia meglio stargli alla larga. Mi auguro che riesca a risalire dallo stato di prostrazione in cui si trova, invece.
Dai Auguste!
A parte questo, sono in ansia per Dorian. Piangevo… per Fernand: accidenti, che coltellata questa frase! Non gliene va bene una, povero ragazzo. Adesso ha pure l'attenzione di questo vampiro... Non sono tranquilla. Per niente.
In conclusione, complimenti e continua così!
(Recensione modificata il 04/06/2010 - 07:22 pm)

Nuovo recensore
08/05/10, ore 21:12

Oddeo *____*
tesoro, ho letto d'un fiato e sono qui col cuore che tamburella nel petto e le mani che ancora tremano!
I vampiri,i vampiri in azione *_* povero Dorian, che lauto pasto è stato per il mio amore... e il novizio, ho una vaga idea di chi sia, ma non so se sia il caso di dirlo in siffatta sede...
Beh, questo non è il commento vero e proprio, come ben sai, necessito di una seconda lettura, più calma e poi ti lascerò un commento che abbia più senso ^^"
A presto, tesoro

Nuovo recensore
26/04/10, ore 16:03

Oggi, maratona NT. Mi ci sono messa, da brava, questa mattina e ho concluso adesso. L'intenzione, per la cronaca, era quella di rileggere i capitoli che avevo già letto su CH e poi, da lì, andare avanti un po' per volta: tipo, un paio al giorno fino a rimettermi in pari. Invece è finita che non ho saputo fermarmi finché non ho letto tutto.
Prima ci si è messo di mezzo Fernand.
Ma quanto adoro quel ragazzo? *_* Mi fa una tenerezza incredibile, anche se diverse volte avrei voluto potergli somministrare qualcosa come un paio di litri di camomilla. Mi è piaciuto fin dall'inizio, ma ho cominciato ad amarlo sul serio quando l'ho visto con Dorian. E' così vulnerabile, confuso, e sembra che faccia del suo meglio per confondersi ancora di più mentre cerca un punto di equilibrio nei suoi sentimenti e desideri e, nello stesso tempo, mentre cerca di far fronte a tutto ciò che è conseguito alla morte di Lucien... ovvero alla deriva di Auguste. Fa persino male vedere come sia indifeso, di fronte a quest'ultimo; destabilizzato dai fraintendimenti che lo separano da lui, quando è lampante l'empatia che prova nei suoi confronti. Sarà Auguste a farlo sentire piccolo, sarà lui a essere un po' insicuro, ma mi colpisce il suo modo d'essere con Auguste e il suo modo d'essere con Dorian. Se Auguste sembra annichilirlo, tanto profondamente riesce a ferirlo (ma mi sembra che Fernand abbia pure una certa predisposizione a farsi ferire da Auguste, persino quando lui non fa niente), l'amicizia con Dorian sembra ridargli vita, anche quando l'amico gli toglie la terra sotto i piedi. Devo dire di preferire il rapporto che ha con lui. Sarà che con Auguste non riesco a entrare in sintonia, mi spiace. Mentre amo Dorian.
Che è il secondo motivo per cui sono dovuta arrivare subito all'ultimo capitolo che hai pubblicato.
All'inizio, lo ammetto, non riuscivo a inquadrarlo bene. Mi sembrava sempre un po' sullo sfondo rispetto a Fernand e Auguste. Poi ha cominciato a essere più presente e a rivelarsi per lo splendido personaggio che è. Dapprima hanno fatto breccia la sua ironia e il suo esserci sempre - ora con serietà ora con malizia. Poi, quando è crollato con Raphael, ho deciso che Fernand poteva spartirsi il mio amore con il suo migliore amico. Infine, arrivata alla lemon, ero ridotta a fangirl allo stadio terminale. Non per la lemon in sé, ma per la bellezza di Dorian. E non mi riferisco, una volta tanto, a quella esteriore. A volte è un po' machiavellico: quei suoi ragionamenti e sospetti su Raphael, da una parte, mentre dall'altra gli rivelava il suo passato... Ma è anche forte e ha coraggio, sembra che niente, per quanto terribilmente doloroso, possa abbatterlo: se cade, un istante dopo è già in piedi, di nuovo pronto a lottare.
In effetti, questa è una caratteristica comune a tutti i tuoi personaggi: non si risparmiano niente, vivono tutto con intensità, dall'affetto alla sofferenza, e vanno avanti sempre e comunque.
Ma in Dorian percepisco tutto questo con più forza.
Ambrosie promette bene: è uno dei pochi personaggi femminili che non mi ispirano il desiderio di abbatterli a fucilate. Non ha nulla da invidiare alla forza degli altri, anzi. E pur con tutte le sue incertezze e paure è quella che sembra avere una visione più solida delle cose e dei rapporti tra i membri della congregazione. Magari non può ancora coglierne gli aspetti più profondi, ma Ambrosie ha occhio fine e polso fermo. Specie con suo fratello ^^
Auguste... mah, forse io e lui dovremmo sederci a un tavolo e fare quattro chiacchiere. E se volesse unirsi anche Raphael... Il ragazzo mi incuriosisce parecchio.
Quanto all'elemento "vampiri", l'ultima parte dell'ultimo capitolo mi ha tirato fuori una serie di facce che, a rappresentarle tutte, dovrei riempire il resto del form con una marea di emoticon e non è il caso ^^; Ho cominciato pensando "Eh?" e poi ho proseguito, in rapida successione, con "Uh!... Ah... Eeeeh?!" Infine mi sono resa conto che di capitoli non ce n'erano più e mi è scappata una parola breve e irripetibile XD
Per concludere questo lunghissimo sproloquio, probabilmente infarcito di scemenze, non mi resta che complimentarmi per la storia: è interessante, accattivante e le sue atmosfere mi hanno conquistata. I personaggi, soprattutto, li trovo davvero fantastici. Il sovrannaturale è dosato in modo intrigante: mi piace! Non vedo l'ora di saperne di più.
*va a cucire striscioni inneggianti a Fernand e Dorian*

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