Oddio mi è piaciuta tantissimo! *^*
La prima parte l'ho trovata favolosa, sembra come se la narratrice stessa cerchi di autonvincersi di non stare male. Si dice che " ammettere di avere un problema è il primo passo per affrontarlo" ma riesce difficile farlo. Infatti quando una persona sta veramente male tende a chiudersi in se stessa, a negarsi l'aiuto altrui, a soffrire in silenzio e da sola. E' per questo, forse, che la protagonista di questo racconto dice di stare "diversamente bene", proprio perché lei stessa non vuole ammettere di stare male: proprio perché è spaventata, infatti alla fine, quando dice "suona meglio così" è chiaro che sta cercando di rassicurarsi da sola. Inoltre cerca anche di sentirsi speciale, lei non sta male come gli altri, lei sta diversamente been perché se stesse male sarebbe come gli altri. Questo suo volersi scostare dagli "altri" viene poi spiegato grazie alla descrizione che fai nel mezzo sugli esseri umani, è chiaro che a lei non vada bene essere una di loro, visto il suo parere a riguardo...
La riflessione centrale sull'uomo, sulla terra, sull'esistena... Mi piace molto come hai trattato tutti questi temi insime, come hai saputo unire secondo processi logici le varie cose tra loro, non scadendo mai sulla banalità. In alcuni punti sembra quasi che la nattatrice, seguendo il suo pensiero, si contraddica o stia lì lì per farlo... Questo denota la sua insicurezza, la sua fragilità...
E' fatto davvero benissimo!
Detto ciò smetto di rompere l'anima con questa recensione filosofica XD
Ciao ciao ^^ |