E rieccomi, come avevo annunciato!
Oggi scrivo a rilento e col groppone, e dunque mi diletto nella lettura.
Si capiva che era Eva, lo hai lasciato intendere molto chiaramente, velatamente, ma si intuiva.
Quando adotti la metafora cromatica dei capelli color oro, mi hai ricordato la poesia "Mientras por competir con tu cabello", di Góngora, un poeta spagnolo che al liceo ho amato (http://srhernandez.wordpress.com/2008/11/08/comentario-mientras-por-competir-con-tu-cabello-de-gongora/).
Ci ho pensato anche perché, non so, Sparda, vissuto per millenni, potesse essere vissuto anche nei periodi barocchi e, da uomo, magari ha composto anche versi.
Me lo immagino come un luminare e non solo per il monocolo che credo sia una questione di affascinante charme, ma anche perché, essendo longevo (e tanto), a mio dire avrebbe potuto avere una conoscenza molto vasta.
Se mi è concesso un azzardo, lo direi tipo Carlisle della saga di Twilight, l'unico personaggio che per me si salva in tutta la storia (a parte Esme) melensa di Brutta Swan e di Edward Sbrilluccicoso e non solo perché è un dottore, ma perché lo reputo molto saggio.
Comunque, dopo il mio piccolo excursus metaforico della mia idiozia, mi è molto garbato leggere della mamma del nostro beniamino (e dell'anti-eroe, sì, c'è pure lui), sarà perché si conosce anche molto poco di lei, chissà, magari un giorno potrei dilettarmi nello scrivere su questa coppia, non so, è un forse.
Ma la lettura è stata molto molto piacevole, riconosco anche questo, perché non dovrei? :)
Attendo altri lavori, ovviamente tempo, scuola, vita sociale e tutto permettendo.
Come si dice, la pratica rende perfetti e perciò continua a scrivere per il tuo piacere e poi - solo poi - per quello degli altri.
Baci! |