Cara la mia mamma Marg.
Che meraviglie che ci regali, sempre :')
Insomma, siamo seri. Si capisce anche dall'attitudine dei miei scarabocchi che non sono un tipo incline alle lacrime, ma davvero, ne ho versate parecchie su questa storia.
Perchè è così meravigliosa, appassionata, commovente e toccante da togliere il fiato.
E' sempre più bello quello che scrivi, posto che tutto ciò che scrivi per me è assolutamente splendido, per certe cose ti invidio molto, mi piacerebbe davvero saper parlare di sentimenti come lo sai fare tu.
Perchè è chiaro, è chiaro che i sentimenti sono il punto focale di tutta questa storia. E' bellissimo come analizzi tutto ciò che succede, riuscendo soprattutto ad andare oltre alla mera patina terraiola dell'azione (quello che faccio io, sgrunt!) facendoci affondare piacevolmente nelle anime di tutti coloro di cui parli.
In quelle determinate ma positive di David e Glenn all'inizio, come in quelle all'apparenza più spensierate di Ian e Jon che trovano sempre sostegno l'uno nell'altro, perchè in realtà sotto sotto sono loro due quelli che in tutta questa storia devono averci sofferto di più, per aver perso tanti colleghi, è vero, ma che prima di tutto dovevano essere persone care.
La seconda parte è struggente, per la dolcezza di David che ricorda con tanto affetto il povero Tommy, ma in certi momenti è davvero straziante, nel momento in cui ti rendi conto che tutto ciò che Hughes vede e sente in realtà non sono altro che fantasmi e, in modo più prosaico e più doloroso, niente altro che allucinazioni, da cosa, da cocaina, forse? di cui il nostro non era certo un novellino.
Nell'ultima parte, ecco, non ho potuto davvero fare a meno di piangere: perchè detesto le cose che finiscono, penso che sia un sacrilegio interrompere un qualunque cerchio, e tutto in quella parte suggerisce caducità. Quella caducità che però si sono procurati da soli, insistendo nel farsi del male gli uni con gli altri per i loro assurdi giochi di potere...e che mi ha davvero fatto sanguinare il cuore, perchè lo sai quanto io sia affezionata anche "personalmente" ai Deep Purple, e questa è l'unica cosa che davvero non gli perdonerò mai.
E insomma, tu hai l'abilità di parlare di momenti estremamente delicati, caratterizzati da un caleidoscopio di emozioni intensissime, e riesci in un modo davvero oltre l'umano a trascinare dentro questo oceano chiunque legga. E per questo io ti faccio la mia migliore riverenza da menestrella beneducata, oltre a spendere i miei soliti fiumi di parole inconcludenti sperando di farti capire quanto io mi sia affezionata a te, sotto ogni punto di vista. Perchè si, sarò anche una piccola illusa, ma credo davvero che ci si possa affezionare a qualcuno attraverso la "carta".
Ragazzi, qui sto battendo Cicerone, per prolissità. Un'ultima cosina che sai già ma che ti scrivo anche qui. Sto letteralmente ADORANDO Jon e Paicey, anche per quelle poche righe in cui compaiono, perchè hai dato anche a loro uno spessore psicologico ammirevole, questi due perennemente uniti contro il fato avverso, che si sostengono l'un l'altro per essere poi meglio capaci di sostenere gli altri.
Sono splendidi, davvero. Il particolare delle lenti di Paice mi ha fatto mancare il fiato quasi più di tutto il resto.
Sono splendidi loro, ma lo sono anche gli altri, lo è tutta la storia e lo sei anche tu, ça va sans dir.
Grazie, grazie infinite, cara Marg <3
Non vedo l'ora di leggere il resto :* |