Forse Elena con Isaac può trovare un uomo che la renda felice, nonostante le sue perversioni e il suo dolore. Bella storia.

È interessante vedere come Elena è diventata così perversa, la sua infanzia violata ha reso questa donna infelice e affamata di amore. Questa storia dà una spiegazione alle caratteristiche di un personaggio non secondario nella vita dei protagonisti.

Era da mesi che avevo intenzione di leggerla, per un motivo o per un altro, ho sempre rimandato. E oggi è stata la giornata giusta. Ho una parola: meravigliosa!
Come ho detto spesso, la figura di Elena mi affascina. La trovo superba, questa creatura bionda ha un potere e un fuoco che sì poco consono alle classiche protagoniste, ma sicuramente diverso per essere un'antagonista classica, per spiegarla meglio, non è la matrigna cattiva delle favole.
Sei riuscita a tirare fuori in questa storia le sue paure ma allo stesso tempo il suo potere, anche il suo incontro con Isaac è così di impatto quasi da mozzare il fiato.
Inoltre questa frase è qualcosa di perfetto, mi permetto di menzionarla perché merita: "Ho imparato con il tempo che la felicità ha un sapore strano. Rimane in bocca e non riesci a dimenticarlo. Mai. Per tutta la vita."
Davvero, davvero i miei complimenti!
(Recensione modificata il 01/04/2013 - 04:09 pm)

Leggi la risposta dell'autore

Decisamente il colpo di scena in questo capitolo c`é stato, ben due volte! Nella prima delle due volte i comportamenti di Elena mi sono sembrati un pò calcati, un pò eccessivi se vogliamo, perchè non esattamente in linea con il personaggio...forse per via di quel misto tra fragilità e determinazione di cui parlavo nel commento del 2 capitolo...Nel secondo colpo di scena la linea è tornata regolare e devo dire che te la sei cavata bene per essere la prima volta che scrivi una scena di sesso :-) brava

Leggi la risposta dell'autore

questo capitolo mi é piaciuto ancor di più del primo. Mi piace il modo in cui hai descritto l`atmosfera natalizia in famiglia e vi hai contrapposto il desiderio dei due protagonisti....descrizioni molto avvolgenti.....Una Elena che oscilla tra la fragilità e la determinazione quasi fossero due anime nello stesso corpo...
brava :-)

Leggi la risposta dell'autore

Ho iniziato a leggere questa storia per curiosità, avendo intravisto in alcuni tuoi commenti la capacitå di maneggiare bene le parole ed effettivamente non sbagliavo :-) con frasi tipo:

`Mi sono ritrovata nel mondo degli adulti, un mondo che mi ha sempre disgustato e al tempo stesso intrigato.
Mi sono ritrovata a fare la donna, quando il mio animo di fanciulla urlava dentro di me di essere ascoltato.
È un rifugio questo malessere.
Troppa fretta nel mio crescere.
Non si fanno più miracolo, adesso non più.
Quante persone sono passate per la mia strada?
Molte.
Quante hanno lasciato veramente il segno?
Nessuna.`

oppure

 `Mi sento spenta, svuotata nell’anima, privata dei miei sogni e delle mie speranze per il futuro.
Sono spenta in un mondo acceso.
La mia vita è inesorabilmente naufragata ed io con lei mi sono lasciata andare alla deriva dei miei giorni, senza combattere o opporre resistenza, senza cercare di trovare una qualsiasi soluzione per ritirarmi su.
Quanto in basso si può scivolare prima di risalire in superficie?`

o anche

`Ci sono uomini che mi venerano, donne che mi disprezzano, a me questo non importa, l’unica cosa che  conta veramente per me è trovare la mia pace interiore, quel senso di serenità che ricerco da tanto tempo ma che ancora non sono riuscita a raggiungere.
Una folata di vento improvvisa mi fa raggelare e mi attraversa penetrandomi fin dentro le ossa.
Mi abbraccio e stringo contemporaneamente il colletto del cappotto intorno al collo, questa pashmina che indosso sarà anche bellissima ma non riscalda un granché.`

Riesci a rendere in modo semplice le sensazioni provate dai personaggi che descrivi. Inizialmente non riuscivo a mettere a fuoco il personaggio che stavi descrivendo, scartando riga dopo riga le varie ipotesi...questo probabilmente perchè hai descritto una Elena molto diversa da come la immagino io e mi piacerebbe sapere se è così che hai percepito il personaggio della James o se è così che volevi che fosse...
Visto il passato che le hai cucito addosso ipotizzerei che studi psicologia :-) ! ma ad ogni modo penso che con un passato simile difficilmente non si finisca per odiare gli uomini... A pensarci bene l`idea di un`evoluzione dalla sottomissione alla dominazione ha più logica, mi spiego, la credo una cosa improbabile perchè a mio avviso, di indole o si è sottomessi o si è dominatori. Tuttavia può capitare che necessiti del tempo per capire esattamente cosa ci sia necessario....nel suo caso l`autopunizione ha una logica più comune di quanto si pensi, almeno quanto la voglia di rivalsa...

Hai dipinto una Elena fragile quasi quanto un gingillo di cristallo...che malcela la sua debolezza con l`indifferenza. Ma sopratutto una Elena innamorata di Christian, che quasi esce dai binari della trama originale. Mi ha incuriosita che tu la veda così, perchè in qualche modo anche io non riesco a vederla tanto distaccata da lui emotivamente, probabilmente la James ha lasciato al lettore la facoltà di immaginare quel che preferisse....o forse è stata solo la sua pigrizia di non disturbarsi a dare spessore ad un personaggio così importante.

Bè credo di essermi dilungata pure troppo...quindi proseguirò la lettura del racconto quanto prima, però ci tenevo a dirti quello che mi è passato per la mente leggendo...quindi se ami scrivere trovo che tu faccia bene a continuare :-)

Leggi la risposta dell'autore

Peccato che sia finita,
mi è piaciuto il mettere citazioni all'inizio di ogni capitolo, tutte azzeccate.
Poi la frase finale è geniale.
Questo ultimo capitolo è davvero pieno di particolari eccitanti, sembrava di vedere un film. Hai talento per le lemon, non sprecarlo!!
Che dire? Brava! Attendo altre tue creazioni.

Leggi la risposta dell'autore

Mi piace il tuo stile, inoltre l'atmosfera natalizia è deliziosa, mi fai sentire bambina!
Sono contenta che introduci Isaac, mi incuriosisce molto l'argomento.
Sii cattiva, mi raccomando!
Una strega è sempre una strega.

Leggi la risposta dell'autore

Sono contenta che alla fine l'hai pubblicata.
Scrivi squisitamente, molto scorrevole e devo dire non noioso!
Nei flussi di coscienza si rischia sempre un po' di risultare soporiferi.
Brava!
Solo una riflessione: ci deve sempre essere un motivo tragico e antico per amare il dolore?
Voglio dire Christian era stato martoriato da piccolo, Elena poi ha continuato, ma perché deve essere per forza così?
Se a me piace il cioccolato e a te la vaniglia uno dei due deve essere stato maltrattato per forza?
Non lo so! Non mi convince.
E' anche vero che il dolore o l'infelicità attira molto di più l'attenzione del lettore rispetto alla gaiezza.
Per questo quasi tutti i nostri personaggi sono maschere di cordoglio.
Sarebbe bello poter scrivere di euforia e amore incondizionato senza perdere audience.
In questo mondo sembrerebbe soltano un mucchio di parole smielate e disgustose.

Bene, se dobbiamo proprio scrivere tragedie, scriviamole con stile!
Sii cattiva!
Brava ancora, attendo con ansia il continuo!
Bacio.

Leggi la risposta dell'autore