Leggendo questa poesia e il suo titolo, ho davvero creduto che questo messaggio sia qualcosa di veramente serio e prezioso da tenere in considerazione per il domani che abbiamo da vivere ogni giorno, appena ci svegliamo la mattina.
Cominciando dal fatto che mi ha colpito particolarmente la struttura della poesia, che prevede delle ripetizioni etimologiche a seconda del verso ma con delle argomentazioni pressocchè diverse, che permettono di capire l'eterogeneità di quello che succede a noi durante la nostra vita (quindi all'esterno) ma sopratutto nel nostro spirito e nel cuore, che prova e vive sensazioni, pensieri e sviluppa idee di diversa intensità.
Questa poesia riesce ad essere di spicco per una serie di cose che ora vado ad elencare e spiegare: l'impostazione del testo non è simile ad altre opere presenti qui, il che permette di aggiungere creatività originale all'interno del tutto, così come il contenuto, che alla fine permette di dividere la poesia in due importanti lezioni.
La prima è legata a tutto ciò che vive e vivrà all'interno della nostra persona, che presenta non di certo perfezione e libertà, dovuti a tutti i pensieri e le paure che vivono e ci attanagliano continuamente, nonostante anche molti sforzi che compiamo per evitare che esse ci freghino: questo si nota nel verso primo e nel terzo verso, dove ferite e pensieri vanno di pari passo e permettono di aiutarsi a vicenda in ogni momento migliore per farlo, cioè il corso del tempo.
Senza condizioni e senza un piano, perché la vera vita va vissuta così, al meglio.
Il secondo e il quarto verso parlano (secondo me) di questioni augurali per il futuro, che ci danno la possibilità di trovare la vera figura che ci capisce, alla quale non abbiamo fatto pressioni temporali, nè legate al paragone che si fa col passato: ci si augura (o illude?) che questa persona ci permetta di vivere un presente sereno e un ricordo (o pensiero) futuro più positivo possibile, in ogni sua fase. Trovare infatti l'altra metà della mela è qualcosa di utopico per alcuni, altre persone ambiscono al raggiungimento di questo scopo, che le realizzerebbe davvero tanto, forse troppo, emotivamente.
C'è positivismo per me, la poesia ispira alla speranza e io la vedo anche in questa maniera, dopo tutte queste questioni elencate che mi hanno scosso emotivamente, in positivo, certo, vista anche la buona scrittura tempestata da termini non aulici o rindondanti ma forti del loro essere chiari e forti.
Bel progetto, in sostanza, ti faccio i miei più sentiti e veri complimenti per tutto questo lavoro.
Un abbraccio,
Watashiwa
|
