Recensioni per
Behind blue eyes
di Mrs Teller

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
13/11/12, ore 11:29

Storia che é finita dritta tra le preferite <3 È così intensa e profonda che ha finito per far impazzire tutte le accentate... O___o Comunque, a parte questa piccola difficoltà, L'ho letta tutta d'un fiato. È intensa e profonda, come ho giá detto, ma anche scorrevole e densa di significati. Con la metafora dell'occhio, sei riuscita a esprimere tutte le varie sfaccettature di una persona e come questa possa essere salvata e resa umana dall'incontro con un'altra. Particolarmente toccante il pezzo in cui descrivi il primo incontro al Bart's e come sia stato John a fare la deduzione migliore. Lì ho avuto i brividi.... *___* Ho anche notato con piacere che hai descritto la scena nel laboratorio/you machine. É una scena molto intensa che richiama in parte il Canone ma potenzia il tutto, gettando potenzialmente il rapporto tra loro due a rischio di frattura. È una scena importantissima a mio avviso ma poco esplorata nelle fanfic. Difatti la tua é la seconda che leggo. Riepilogando, da qui si nota molto bene come tu non sia quella "che sa scrivere solo porn". Cavolo, guarda un po' questa storia!! È pure scritta con un Pov difficile e sei riuscita a scriverla sino alla fine senza cali di tensione! Quindi, basta dubbi sulla tua abilitá, altrimenti sguinzaglio Gladestone mascherato da Gigantic Hound!! Bacioni e tanto amore <3

Recensore Master
12/11/12, ore 19:08

I brividi che ho lungo il corpo sono assolutamente di piacere. E' un piacere leggerti di nuovo, leggere la tua flashfic. E' sì è un vero e proprio viaggio negli occhi (animo qundi) di Sherlock. La parte che mi ha steso: il finale: quel sì di John, quel suo gettarsi fra le braccia di Sherlock, fra colui che non ha mai amato, è un qualcosa che mi ha fatto rabbrividire.
Bravissima come al solito.
Ps. non dire che non sai introspettivare molto che domenica ti picchio xD!
Bacioni. <3

Recensore Veterano
11/11/12, ore 16:58

Se l'introspezione non è il tuo pane, come dici tu, allora prepariamoci a evacuare la zona e scappare per quando ci darai il tuo vero pane.
Sì, lo so, sei bravissima nel porn, sei eccellente nella SCI/FI, sarai incredibile anche nelle Spy, me lo sento, ma lasciami dire che sei stata assurdamente convincente e profonda in questa. Una menzione a parte merita la fantastica costruzione del pezzo, cioè tutta la riflessione di Sherlock che solo e soltanto alla fine si apre sull'azione, cioè sul suo ritorno appena avvenuto che ha come primissima conseguenza il pugno, e poi il momento sospeso in cui John sa... e Sherlock stesso sa... e tutti e due sanno cosa sta per succedere, e che si esplica solo in quel "sì"... ebbene, ho trovato tutto questo a dir poco geniale. Ma la profondità di quella riflessione, quel flashback interiore che porta Sherlock a spiegare a sé stesso ancora una volta il perché ama tanto John, è uno dei passaggi più belli che si possano leggere in una fic.
Dovresti scriverne altre, davvero, e fare a noi questo regalo.
Simo, sei davvero incredibile e io ti abbraccio.
Cla

Recensore Master
10/11/12, ore 21:40

Scrivere una storia di riflessione non è affatto facile, specie se segli un personaggio complesso come Sherlock. E devo dire che hai fatto uno splendido di introspezione, a partire dal rifiuto da parte degli altri di cercare di capire come Sherlock sia veramente che, in fondo, è ciò che provoca l'isolamento di Sherlock: più gli altri pensano che sia freddo, distaccato, insensibile, più lui si comporta a questo modo, perché comunque è rassegnato al fatto che gli altri non capiranno.
E in questo sta la grandezza e l'essere speciale di John: il fatto che lui non si è arreso davanti alla sua sociopatia, ma ha saputo scoprire il cuore e i sentimenti che Sherlock nascondeva.
La parte che mi è piaciuta di più probabilmente è quella dove parli delle lacrime di Sherlock sul tetto: perché lo pensiamo un po' tutti che quelle lacrime sono autentiche e nascono dal dolore di aver dovuto tradire il suo migliore amico e di doversi allontanare da lui per chissà quanto, è un passaggio scritto splendidamente e molto struggente.
Bella davvero *^*

Recensore Master
10/11/12, ore 17:13

Non ho parole, è perfetta, ci sono tutti i pensieri che penso Sherlock abbia avuto. E' perfetta. Nient'altro da dire.

E credo che questa frase sia il senso vero di tutto il percorso che ha affrontato Sherlock:


"Perché su una cosa Moriarty aveva ragione: tu hai un cuore e lui, alla fine, è riuscito a bruciartelo fin nel profondo facendo in modo che tu dovessi scegliere tra te stesso e John. Tra la tua vita e la sua. E la scelta ti è venuta molto più semplice e naturale di quanto immaginassi. Sei dovuto tornare alle origini per farlo: sei dovuto tornare ad essere quella macchina fredda e impenetrabile che eri prima di conoscerlo, e lui te l’ha anche detto. [...] Meglio lasciarlo indietro ma vivo che non metterlo al corrente e vederlo morto. Quindi ti sei fatto violenza, ti sei costretto a mostrarti come eri con gli altri e come non sei mai stato fino in fondo con lui: un essere spietato, calcolatore e senza cuore."

Standing ovation per te.


Finisce nei preferiti.
Baci, rossella

Recensore Veterano
10/11/12, ore 15:06

John Watson è stato capace di fare la deduzione somma che nemmeno tu hai saputo fare su te stesso e ti ha visto, unico forse in tutta la tua vita, per ciò che davvero sei: un essere umano come tutti, speciale a tuo modo ma nel senso più positivo del termine, un essere umano meritevole di fiducia e ha deciso di darti una chance.

Letto ciò, credo che nessuna mia parola avrà senso. Ma ci provo. Penso che trovare una persona che ci faccia sentire così sia un po' l'obbiettivo sommo, lo scopo finale della vita di tutti noi. Perchè sentirci capiti, e quindi completi, è una delle cose più complicate e allo stesso tempo appaganti dell'esistenza dell'essere umano. E quando quell'essere umano è Sherlock Holmes, beh, le cose si fanno ancora più ardue.

E se è vero che ogni persona è un abisso, e ti vengono le vertigini a guardarci dentro, tu hai saputo tenerle a bada proprio bene ste vertigini. E hai descritto tutto in una maniera impeccabile.
Io non so di che colore siano i tuoi occhi ma, visto quello che scrivi, e come lo scrivi, credo che ne abbiano di cose da raccontare. E quindi, semplicemente, continua a farlo.
Complimenti dal profondo del mio cuore. 
Laura

Recensore Master
10/11/12, ore 14:03

Tu sai che quando qualcosa non mi piace io lo dico, tranquillamente, senza nessun rancore. Non so, tipo "và che questo non va bene, eh, almeno secondo me". Come ieri, e sai di cosa parlo, io penso che un commento negativo possa essere molto utile per migliorare, e io li aspetto sempre con ansia, perché così posso capire cosa non va (se sono commenti sensati, ovvio). 
La cosa tragica è che non trovo niente di negativo da dirti. Tu non sai come sono stata così felice di leggerla in anteprima, non ne hai idea. Lo sai cosa penso di te, cosa penso di come scrivi, e probabilmente ogni volta ripeto sempre le stesse cose, ma questa storia mi ha trasmesso così tanto che, seriamente, ho idea che sia uno dei tuoi migliori lavori. Io ho un vero kink per gli occhi di Sherlock/Benedict, come avrai notato in vari miei lavori, li nomino sempre, e tu hai saputo esprimere ESATTAMENTE e in maniera perfetta, ciò che ho sempre pensato: dietro quei colori - diversi, meravigliosi, l'unione di più sfumature - c'è un mondo che solo John ha avuto la forza e il coraggio di vedere. E tu hai avuto il coraggio di scriverci sopra, e non è mai semplice o fragile (specialmente per te, per noi, per tutti i motivi che tu sai). Non so perché tu non scriva molti introspettivi, perché come sono riuscita a immedisimarmi in questa oneshot, poche volte mi è capitato da quando sono nel fandom. 
Credo di aver scritto un commento delirante - molto più che delirante in realtà - ma è un "sì", assolutamente e incredibilmente "sì", come il "sì" della fine di questa meravigliosa storia e che mi ha strappato il cuore, e poi ricomposto in tanti pezzi, che adesso battono un po' più forte. 
Ti amo immensamente, because of reason. Aspetto con ansia il tuo prossimo lavoro (*fissa*). E grazie.


Jess

Recensore Master
10/11/12, ore 13:21

Ok... Da qui in poi...

Ora ti guardi indietro e ripensi alle scelte che hai fatto e non ti penti di nulla, rifaresti esattamente quello che hai fatto altre mille volte perché sai che è servito a salvare lui, a tenerlo vivo quanto meno fisicamente sebbene la sua anima sia morta insieme alla tua nel momento in cui hai condannato entrambi alla lontananza e all’assenza. Il tuo unico rimpianto è non essere riuscito a guardarlo negli occhi ancora una volta, un’ultima volta dopo quella maledetta conversazione al laboratorio, rimpiangi che non abbia visto le tue lacrime su quel tetto mentre stavi per buttarti per lui, solo per lui.

penso di aver perso ogni briciolo di forza. E' strano, perché l'altro giorno, parlando con una mia amica, è venuto fuori un discorso simile. Parlavamo proprio degli occhi di Sherlock. Penso che tu ci abbia messo molto di quello che hai visto tu. O mi sbaglio? Voglio dire... non hai descritto solo quello che potrebbero vederci le altre persone o solo quello che potrebbe averci visto John. Non hai descritto solo quello che Sherlock esprime, ma quello che hai letto tu nel suo sguardo. Ma forse, è solo quello che ho letto io nella tua storia. 
E' splendida, davvero. Mi ha lasciato addosso tanta malinconia... a presto.
Un abbraccio.

Recensore Master
10/11/12, ore 12:21

"Lui, invece, nella sua profonda semplicità ha capito la cosa più evidente e allo stesso tempo nascosta, ossia che tu non sei la persona orribile che tutti ti dipingono ma hai qualcosa dentro. John Watson è stato capace di fare la deduzione somma che nemmeno tu hai saputo fare su te stesso e ti ha visto, unico forse in tutta la tua vita, per ciò che davvero sei: un essere umano come tutti, speciale a tuo modo ma nel senso più positivo del termine, un essere umano meritevole di fiducia e ha deciso di darti una chance. Ancora ti stai chiedendo perché l’abbia fatto o come sia riuscito a leggere tutto questo dietro i tuoi occhi azzurri in una sola sera di convivenza, eppure ci è riuscito e da quel momento non hai più potuto farne a meno."

Bè tesoro mio.. se nell'introspettivo dici di fare schifo... vengo lì e ti prendo a sberle! Sono commossa fin nel profondo e questa piccola one-shot, una bellissima perla, finisce subito nelle preferite e ricordate perché sì. Quanta poca gente al giorno d'oggi pensa all'interiorità? ai sentimenti, alle emozioni che ci si scatenano dentro? E chi ha il coraggio di scrivere su di loro e portarle a galla con tutta la loro forza dirompente, incrinando questa patina di indifferenza e cinismo che è purtroppo l'emblema di questi ultimi anni? Bè tesoro, tu l'hai fatto e l'hai fatto alla grande. Grazie. Davvero.

Aspetto con gioia qualsiasi tuo lavoro, you know.

Greta

Recensore Master
10/11/12, ore 00:45

 

Stavo per chiudere tutto e andare a letto, quando ho visto il tuo aggiornamento e non ho potuto che leggere subito, anche perché non sapevo se domani avrei avuto tempo e ci tenevo a lasciarti due righe (magari sconclusionate data l'ora, lo ammetto, ma accettale per quello che sono ^-^).
Che dire, è stato uno splendido viaggio nella mente e nell'anima di Sherlock, un viaggio che ci ha mostrato quella parte nascosta che nessuno, John escluso, ha il privilegio di vedere e apprezzare. E' intensa e fa riflettere, non solo su Sherlock e John, ma più in generale. Hai fatto tuo questo personaggio e si sente in ogni riga, ma soprattutto hai descritto una condizione comune, forse troppo comune in questo mondo: quella di un qualsiasi Sherlock che è lì e aspetta il suo John. Siamo tutti un pò Sherlock, infondo, e tutti aspettiamo il nostro John che ci veda per quello che realmente siamo. A volte sembra più facile chiudersi in se stessi per non soffrire, come fa Sherlock per tanti anni e come vorrebbe fare durante la caduta, ma il loro incontro e il ritrovarsi dopo la tragedia sembrano invece dire che non bisogna disperare, perché l'attesa un giorno verrà ben ripagata come è giusto che sia.
Magari questa recensione non ha molto senso e non è proprio una recensione (probabilmente sono solo strani film della mia mente) però voleva essere un modo per dirti che se era l'introspezione che cercavi, l'hai trovata e l'hai fatta tua perfettamente, riuscendo con il tuo Sherlock a farmi riflettere e si, in un certo senso anche rincuorarmi, perché c'è il lieto fine e questo non può che dare speranza. Non so se era questo che volevi trasmettere, ma è questo che io ho recepito da questa storia e ora mi eclisso, prima di scrivere altre sciocchezze ;)
Il tuo modo di scrivere è fantastico, come sempre del resto.
Un mega-abbraccio! <3