Allora, eccomi finalmente qui a recensire.
Prima di prodigarmi nei dovuti complimenti, devo avvisarti che ho notato un paio di distrazioni qui e là, leggerissime, ma ci sono. Ripeto sono davvero piccolezze, ma visto che il testo è così ben scritto è un vero peccato tenerle ^^.
E ora, perdonami, ma devo sfogare tutte le mie buone parole per questo testo che non solo è ben scritto, ma è davvero coinvolgente.
Considerando che sono secoli che devo scriverti la recensione, in teoria dovrei avere miliardi di parole per poter esprimere quanto mi sia piaciuto il tuo testo. In teoria, perché in pratica è tutto molto più complesso.
Quando trovi un testo che non solo è bello ma è anche coinvolgente, IC, ben scritto, finisci per non aver mai a disposizione abbastanza parole per poter esprimere ciò che realmente pensi dello scritto appena letto. Ogni parola ti sembra una banalità, ogni complimento quasi una forzatura, perché l'intensità che il testo è riuscito ad esprimere è difficile da far, a sua volta, intendere. Quindi perdonami se sarò parca di parole, ma preferisco cercare, in qualche modo, di esprimere la mia emozione piuttosto che affogarti con considerazioni non necessarie che avrebbero l'unico scopo di confonderti.
Il testo è come un'escursione. Entri nella testa del personaggio e ne esci meravigliato, in positivo e negativo. Percepisci, specie alla fine, l'ansia di Harry; mi ha impressionata la facilità con cui mi sono fatta travolgere dal testo, l'intensità delle frasi descritte e l'originalità che hai avuto. Chiunque avrebbe potuto scrivere un testo d'avventura, ma difficilmente si sarebbe riusciti a creare un personaggio così controverso. Hai dato vita a un folle, ma non folle come poteva esserlo Voldemort, un individuo che ricerca se stesso nel mondo imponendosi come sua unica salvezza, diventando immortale nella storia per le atrocità commesse; neanche un folle che soffre di una patologia mentale dovuta al rapporto con la società e l'ambiente; hai creato un uomo che vive nel suo mondo, uno stalker in pratica. Hai creato un cattivo che si è reso tale involontariamente, chiudendosi in una bolla di concetti e convinzioni che lo hanno fatto diventare la persona instabile che è. Di questo devo complimentarmi perché, sebbene il mago sia solo accennato è davvero ben caratterizzato. Il protagonista della storia, e anche questo è sintomo di grande originalità, è il pathos, né Harry né il mago, che sono solo delle decorazioni della trama, hanno un excursus del loro intimo. Vengono solo raccontati, accennati e descritti velocemente, perché lo scopo non è far capire come il mago si sia ossessionato ad Harry, né come Harry abbia fatto a diventare così solitario, quelle sono considerazioni che vengono accennate e non approfondite, proprio per buttarsi meglio nel contesto narrativo che vede la relazione che si crea tra i due personaggi. Davvero, hai fatto un lavoro ottimale e per nulla scontato. È stata proprio questa particolarità che mi ha affascinata ed emozionata, hai creato un testo che aveva l'unico desiderio di emozionarti, in negativo, perché non provi sensazioni piacevoli, creando la sensazione stessa si ansia protagonista del racconto. Se avessi un cappello me lo toglierei per congratularmi. Sfortunatamente non l'ho, ma fingi che me lo sia sfilato.
Ora, credo di doverti dire almeno altre diecimila cose, ma non vorrei finire nel banale o nello scontato, ho preferito toccare giusto l'argomento che più mi premeva affrontare con te, ovvero la suspense, che è stata, non smetterò di dirtelo, davvero ben caratterizzata.
Chiudo qui la mia misera recensione, non voglio perdermi in parole futili, non che queste siano chissà quanto lungimiranti, ma credo, anzi spero, che abbiano un briciolo di senso. Spero inoltre di aver compreso il testo e il suo scopo, in caso contrario dimmelo che mi vado a buttare nel fosso della vergogna e della tonteria.
Detto questo, ti saluto e ti mando un abbraccio enorme! Scusami ancora per il ritardo della recensione.
Un bacio,
Hope~ |
