Recensioni per
Consumato dal tempo
di Mrs C
Fa male senza sconti questa storia. Fa male perché manca quella rete di sicurezza che tutte le Johnlockiane sanno di avere, perché Sherlock non è morto davvero e tutto il dolore che John prova ha un senso. |
Allora, eccoci qua. L'ho letta varie volte per essere sicura di assorbire bene, benissimo, tutta la parte dell'accenno di Johncroft, e per poter morire meglio ogni volta, visto che non ero soddisfatta di come ero morta precedentemente. |
Argh. Sapevo di non doverla leggere! |
Direi che la parte peggiore di questa storia secondo me è sapere che Sherlock è morto davvero. |
Cioè.. già Blue Parrot mi ha messa in ginocchio e poi ti ci metti pure tu a darmi il colpo di grazia? **si lamenta e dondola tenendosi le ginocchia** |
Innanzitutto ti dico che sono invidiosa perchè nella tua storia si vedono le accentate e da me no!! *mette il broncio* dovrò capire che problema abbia EFP con me... *shakes fist* Poi, perché AU? Perchè John sa che é morto per lui? Perché Myc gli dice che ha promesso a Sherlock che si sarebbe preso cura di lui? Tolti questi, per altro piccoli, dettagli, nemmeno ci si accorge che é un'AU. Anzi, sai che ti dico? Mi dimentico proprio della tua nota perché.... FA GIÁ ABBASTANZA MALE COSÍ LA TUA STORIA E MI RIFIUTO DI CREDERE CHE SHERLOCK SIA MORTO E CHE JOHN NON RIVEDRÀ MAI PIÚ NÉ LUI NÉ MYC!!! Sono stata spiegata?!? ^____^ Insomma, io ho deciso che la vecchietta é Sherlock, quindi basta!! :p Finiti i miei sproloqui, veniamo alla recensione vera e propria. Sono lieta di avere contribuito anche in piccola parte alla creazione di questa gemma. É triste dirlo, ma adoro esplorare i sentimenti (devastanti) che pervadono John dopo il suicidio. É stato bello leggere di come Londra piangesse, a volte di piú a volte di meno, il dolore di John. É stata bella la metafora (io almeno l'ho vissuta cosí) del viaggio senza meta in metropolitana, interpretandola come il viaggio che John deve ancor ultimare per trovare la pace interiore. Sono stati belli i dettagli, sempre curati, tipo il gocciolare di John sul pavimento del pub, la tazzina/il piattino, l'ombrello non piú in buono stato... La scena Johncroft della carezza appena accennata è stata un tocco di delicatezza estrema, perchè lì il mondo si è fermato. Ho percepito proprio la stasi di ogni cosa attorno a quel gesto, respiri inclusi. E quando John piange accettando finalmente l'ombrello e fai l'errore di intravedere un barlume di speranza, ecco che ti arriva la mazzata finale: le note dell'attrice!! Ma si puó mettere angst anche nelle note?!? ^__^ mi rifiuto di pensare a Sherlock morto per davvero, ribadisco. Tanto il dolore di John è genuino uguale. Proprio come in altre fic, o no?!? Ogni riferimento é puramente casuale!! E niente... Ora che mi hanno dedicato una fanfic posso morire in pace perchè mi sento realizzata... *fischietta* Da ultimo, ti bacio e mando altri cioccolatini <3 Cri |
Questa storia mi ricorda un po' un verso di "Streets of Philadelphia" - stupenda canzone vincitrice di un meritato Oscar - che dice: I walked the avenue 'til my legs felt like stone / I heard voices of friends vanished and gone / At night I hear the blood in my veins / Just as black and whispering as the rain... |
Ma una mano forte lo ferma prima che riesca e imboccare l'uscita, e John è pronto a caricare un pugno e ad uscire dal locale a forza, se serve. Però si blocca, lì dov'è, quando un'altra mano gli sfiora la guancia che friziona piacevolmente con la sua barba appena accennata. John guarda Mycroft negli occhi, e il suo respiro caldo gli solletica la pelle. Non sono mai stati così vicini. John vorrebbe allontanarsi ma la luce di quei colori chiari gli ricorda altro. Iridi tanto fredde da far male al cuore, e così calde da farlo battere un po' più forte. |
*inserire gif di Stitch che piange sotto la pioggia* |
Te l'ho detto e te lo ripeto: il tuo angst è Dolore Buono. Dolore, perché vedere John che soffre ti dilania l'anima e ti chiedi quand'è che finalmente potrà trovare un pò di sollievo povero cucciolo; buono, perché scrivi in maniera meravigliosa ed è un piacere leggerti, sempre e comunque. In questo caso, Sherlock se n'è andato per davvero e John non potrà avere il suo miracolo, perciò è ancora più straziante...però quel piccolo raggio di sole finale mi ha riscaldato il cuore e non so, mi ha dato quel pizzico di speranza che era giusto ci fosse. E il Johncroft non mi è dispiaciuto *si prepara per il lancio dei pomodori* perchè io amo Mycroft e alla fine, in qualunque salsa me lo metti, a me piace sempre. E poi boh, non so dirti perché, ma mi è piaciuta e basta. Sei davvero profonda e poetica e questa shottina ne è l'ennesima prova. Se non ti rompe la monotonia di questa parola, te la ripeto ancora una volta: BRAVA! ;) |
Io, io sono appena tornata a casa. Ho letto questa cosa ed è tornata mia madre, proprio mentre la finivo. E non posso piangere, ora proprio non posso. Mi rintanerò in camera mia, più tardi, e piangerò. Lo farò sicuramente. Perché questa è troppo. Forse, perché è un periodo particolare anche per me. Forse, perché John in questo stato mi fa sempre male come se fosse la prima volta. Forse perché , in un piccolo angolo di me che non svelo a nessuno, adoro Mycroft. Lo adoro perché non penso che il suo rapporto con Sherlock sia così a pezzi, lo sai. Lo adoro, perché sono sicura che si prenderebbe davvero cura di John. Ci proverebbe. Perché sembrava che stesse lottando con se stesso e si sarebbe rotto da un momento all'altro, come la porcellana. |