Recensioni per
Stay
di minerva74

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/11/12, ore 23:02
Cap. 1:

Questi sono due 'stay' diversi. Due modi di reagire a un lutto nettamente diversi. E' tutto così diverso e così perfettamente uguale che ti dilania l'anima. John vede il suo mondo capovolto, si costringe ad andare avanti perché tutti gli altri lo stanno facendo. Sebastian va avanti perché l'unica cosa che vuole - e che gli rimane - è vendicarsi. Vendicarsi di quello che gli è stato strappato via. In un certo senso, Seb è forse più fortunato. Perché a John non rimane nemmeno la vendetta a cui aggrapparsi. Questa oneshot ti entra dentro, ti strappa un pezzo di carne per volta. E ti carica anche di una rabbia cieca che non sa a chi rivolgere. Ho adorato il tuo Sebastian e ho trovato Jim la perfezione assoluta. Il miglior Jim che abbia letto fin'ora nel fandom, sappilo. Sono felice che tu abbia deciso di postarla. Mando amore come sempre!


Jess

Recensore Junior
20/11/12, ore 20:39
Cap. 1:

Sono stata davvero contenta di trovare una tua storia! Sono di frettissima, ma non così tanto da non fermarmi per dirti che mi è piaciuta molto, come le altre!

Recensore Master
19/11/12, ore 19:51
Cap. 1:

Ho provato più volte a recensire, ma non ci sono riuscita. Vediamo di farcela ora u.u
Alloora, devo dire che non ho mai letto MorMor, ho iniziato tipo... ieri?, e ho trovato alcune storie molto interessanti. Tra cui questa!
Anche se è angst fino al midollo, mi è piaciuta. Eh sì, perchè noi del fandom siamo sempre masochisti a leggere angst.  Hem hem. Ok.
L'inizio descrive perfettamente un possibile scenario dlela vita di John dopo la caduta: è distrutto, cerca di andare avanti - come tutti - ma anche lui alcune sere non ce la fa. Arguta l'idea di rendere Molly e John coppia , o almeno a lavorarci su: la povera Molly deve trovare qualcun altro, non può perdere la testa dietro Sherlock per sempre ç_ç
E poi l'incontro con Moran: è stato fortunato a uscirne vivo, perchè a quanto ho capito Moran lo vuole uccidere alla prima occasione, perchè lo Sherlock di John - che è vivo - ha ucciso il suo Jim, che invece è morto davvero. Hai reso due persone dalla mentalità parallela - però dalla situazione simile - perfettamente: non sfocia nell'OOC -perlomeno la prima parte, dato che non si conosce ancora il carattere di Moran, se non quello del canone- e anche se lo slash non è il tuo genere, a quanto ho capito, hai descritto benissimo il rapporto unico tra Moriarty e Moran e la bromance Johnlock.
I miei complimenti:)
Baci, ross

Recensore Master
19/11/12, ore 19:11
Cap. 1:

Sono molto colpita, perché so che lo slash non è il tuo genere eppure sei stata in grado di scrivere una storia fantastica su Jim e Sebastian (con un sottofondo di bromance johnlockiana). Solo per essere riuscita a scrivere di una cosa che non è il tuo genere preferito ti meriti un grande applauso, perché davvero, io non so se riuscirei a farlo (e nemmeno ci proverei).
L'inizio trae in inganno, perché sembra John il protagonista di questa post-reichenbach, invece poi l'attenzione di sposta su Seb e quella tristezza iniziale di John si tramuta in rabbia e voglia di vendetta con Moran. Loro sono le due parti rimaste indietro e vivono in modo diverso il dolore della loro condizione che hai saputo descrivere benissimo.
E la scena slash è una "Signora Scena Slash" perciò doppi complimenti, perché hai dimostrato che quando una persona è brava a scrivere allora qualsiasi cosa si butti a fare gli riesce alla perfezione. Bravissima!
Un abbraccio e alla prossima ^_^

Recensore Master
19/11/12, ore 14:48
Cap. 1:

Quando ho letto Altro personaggio nella descrizione di questa fic, ho subito pensato a Moran. Mi ci sono fiondata e ho scoperto con piacere di avere ragione. È una storia divisa in due parti, con due protagonisti diversi eppure legati come non mai. Descrivi molto bene la sofferenza che non passa ma è comunque sostituita dall'inerzia di andare avanti, per John, o la rabbia che é ancora lì, é forte e pulsa, per Moran. C'è il pizzico di speranza, rappresentato da Molly e Greg, che sembrano invece aver trovato la chiave per continuare a vivere abbastanza serenamente. E c'è anche un altro personaggio, che io amo mettere nelle mie storie e che ho ritrovato qui, caratterizzato molto bene: il cielo di Londra, che sembra soffrire anch'esso, spettatore di tutta la vicenda.

Recensore Master
19/11/12, ore 12:03
Cap. 1:

Sei stata straordinaria nel cogliere il dolore di questi due personaggi ed ancora più straordinaria a dare vita e corpo a Moran, che nella serie tv non è ancora comparso e che nel canone appare per poche righe. Eppure sei riuscita a dar vita ad un uomo di una potenza incredibile, che ti lascia addosso un'impressione molto forte, soprattutto perché non l'hai "mitizzato", ma l'hai descritto per quello che è: un militare congedato con disonore per i suoi comportamenti in guerra e in quest'ottica ci stanno anche gli accenni alle violenze alle donne dei talebani, perché non sono gratuiti e fini a se stessi, ma aiutano ad inquadrare il personaggio. Il rapporto con Jim non potrebbe essere diverso da come l'hai descritto, a mio avviso, ed è ben diverso dal legame che univa John a Sherlock, altra cosa che emerge molto chiaramente dal tuo racconto: tra Jim e Sebastian non può esserci spazio per le tenerezze o la complicità, i loro rapporti sono duri, violenti, una lotta per la supremazia e con un fondo di disperazione e di tristezza, perché Sebastian sa che non diventerà mai la "magnifica ossessione" di Jim (che resta sempre Sherlock).
Due uomini molto diversi, quindi, ma in fondo accomunati dallo stesso dolore. Più trattenuto, più sobrio, probabilmente più intimo quello di John, che spera di continuare a poter vivere e quello disperato e malato di Sebastian, che per continuare a vivere ha come obiettivo la distruzione di ciò che Sherlock amava.
Non so che altro dirti, se non che sei un'autrice favolosa, che scrivi con impegno, amore ed attenzione!

Recensore Veterano
19/11/12, ore 10:55
Cap. 1:

WOW. Mi hai sorpreso. 
Non solo questa storia e' scritta in maniera perfetta, ma inoltre quello che racconta e' PERFETTO.
Hai reso perfettamente il dolore "positivo" di John, quello che cerca di trovare del buono nella sofferenza, quello che crede ormai di essersi convinto che la vita continua...o per lo meno continua per gli altri, e non ancora per lui.

Ma quello che mi ha colpito di più è Sebastian. La sua anima è stata colpita nello stesso punto, ma in maniera divera. E' una ferita nell'orgoglio oltre che nei sentimenti. Il modo in cui Jim lo aveva convinto a cedergli. Deridendolo. E allo stesso modo seducendolo. Come un ammaestratore che deve domare un leone. Credo sia il modo più veritiero per descrivere il loro rapporto. 
E poi il profumo di sandalo e cannella. Si. E' proprio lui!

Emozionante anche il modo in cui John e Sebastian si passano il testimone all'interno della storia. Il gesto più comune e quotidiano per coloro che "sono rimasti". Prendere la metro. 

E quindi concludo dicendo nuovamente: WOW! Stupenda.

Recensore Veterano
18/11/12, ore 22:31
Cap. 1:

No, vabbè. Io voglio uscire sul balcone e gridare come una pazza, voglio spaventare tutti e far evacuare il condominio! Cioè... tu sei fuori! E' una delle cose più belle di sempre! La scena del pub è costruita come in un film: tutte le riflessioni amarissime di John mi risalgono in gola come se fossero mie. Il luogo dell'incontro e della giovialità per eccellenza diventa lo sfondo per l'eterna lotta di John contro il suo dolore. Lui ci prova, cerca di metterlo in un angolo attraverso i riflessi nei bicchieri e la conversazione del più e del meno, ma basta una piccola cosa... la constatazione che Greg sta prendendo da bere per loro, e per Molly in particolare, per fargli capire che loro stanno andando avanti ma lui no, non può, anche se se lo ripete come un mantra artificiale. O mio dio, mio dio, quanto AMO il trauma dei grandi sentimenti che esplodono dalle piccole cose! Sei stata grandissima, è una scena MERAVIGLIOSA.
Passiamo a Sebastian. Un rozzo, un violento, un ex soldato dal grado alto che gli ha permesso di pertetrare qualunque abuso possibile...  piegato dall'amore. E quello che sembra sesso sconcio e animalesco con uno psicopatico che lo ha, in definitiva, traviato (perfetta la scena di sesso, PERFETTA: e splendida l'immagine di lui che si scopava la moglie sul tavolo e che adesso, invece... CRISTO, SE SEI UN GENIO!), è invece la manifestazione di qualcosa che uno come lui può razionalmente rifiutare mentre accade, ma che non può rifiutare adesso, mentre raccoglie da terra quel badge che appartiene a chi è ancora vivo. Ed è adesso che se ne rende conto. E' adesso che quel "resta", conta. Pesa. E lo schiaccia. L'assenza di Jim. La fine di ogni cosa.
Dio, dio mio. Stefy... vorrei scrivere pagine e pagine, ma non riesco ad esprimermi compiutamente: è splendida, eccezionale, io non ho parole. Corro a rileggermela e non posso fare altro che ribadirti quanto tu sia brava (si sente la tua padronanza, eh? Si sente sempre) e quanto io adori tutto quello che fai, ma con questa in particolare mi hai resa proprio FELICE. Ti abbraccio
Cla

Recensore Veterano
18/11/12, ore 22:14
Cap. 1:

Che bella! Mio Dio che Bella!!! Io sono senza parole.. Hai saputo dipingere in modo magistrale il dolore sordo e cieco che invade questi due uomini dai percorsi di vita diversi eppure, paradossalmente, troppo simili, quasi uguali, uniti da questo destino comune che li vorrebbe nemici ma che in realtà li vede solo come uomini persi e sconfitti dal fato.. Da un lato abbiamo John, che scava dentro di se per trovare la forza di andare avanti ma non ci riesce mentre tutti sembrano farlo, e dall'altro lato abbiamo Sebastian vittima di un dolore altrettanto intenso e lacerante, intrappolato nella stessa situazione perché si loro sono due facce opposte e contrarie di una stessa medaglia fatta di disperazione e rabbia.
Mi è piaciuto tantissimo il modo ruvido con cui hai tratteggiato Sebastian e ho adorato gli accenni sessuali con Jim e la rabbia di Sebastian nel non voler essere deriso,. Ecco li ho percepito sulla pelle tutta la fierezza della tigre, di quest'uomo che ama ma che non è mai addomesticato, perché in fin dei conti non è possibile addomesticare una tigre quando è vissuta nel deserto troppo a lungo e questa è la sensazione che il tuo Sebastian mi ha marchiato addosso. Una tigre disperata che però non fa quel passo avanti, non stringe le mani intorno al collo della vittima predestinata, e il bello sta proprio li. In quel fugace incontro di dolori e disperazioni che alla fine accomuna e può canecllare ogni pregresso.
Stupenda, davvero meravigliosa! Complimenti, sto facendo la ola al momento *__*

Recensore Master
18/11/12, ore 22:08
Cap. 1:

TU! **indica** Ti stiamo contaminando ormai, prima o poi anche lo slash ti conquisterà del tutto muahahahah (risata malvagia)
Che dire? Cruda, forte e che dà un'idea intensissima dei sentimenti di John e di Sebastian. Questo tizio di cui non sappiamo praticamente niente, ma di cui possiamo parlare, di una cosa in particolare: ovvero di cui come può stare lui dopo la morte di Jim. Doyle stesso lo definisce "l'amico del cuore".
Che dire? Mi piacciono le sfide e mi piace come hai affrontato questo territorio sconosciuto <3

Recensore Veterano
18/11/12, ore 21:56
Cap. 1:

wow, bellissima: la prima parte dolce e tenera, Greg e Molly sono una speranza di vita che torna, la seconda dolorosa e stupenda, adoro Jim e tu lo hai tratteggiato benissimo... e in mezzo il povero caro John in attesa, inconsapevolmente, che Sherlock lo salvi davvero da Sebastian Moran... complimenti!