E' passato decisamente TROPPO tempo da quando ho letto questa storia a quando (cioè, ora) mi sono finalmente decisa a recensirla. Ma il tempo scarseggia, e io lo detesto dal profondo del cuore. Mi perdonerai se prendo due piccioni con una fava e ti lascio anche una delle recensioni premio che ti devo (vero? ç_ç).
Bando alle ciance.
In primis, evidentemente gli OC fanno davvero tanta, tanta paura, altrimenti non si spiega come mai questa storia che è stupenda abbia 0 (cioè: ZERO) recensioni. Ma, io dico, gente, fidatevi un po' di più delle brave autrici, suvvia!
Beh, io l'ho adorata. E non perché è dedicata a me, sia chiaro, e nemmeno perché ormai ci siamo affezionate a questa relazione strana tra Fred e Christine, uno dei nostri OC adorati. Ma proseguiamo con ordine.
La vicenda. Hai creato una storia che sembrava sospesa, nel tempo, e nello spazio, quasi onirica: sembrava una favola, e tutto contribuisce a questa impressione - il ritmo della narrazione, la casa con i suoi scricchiolii, le fronde dei faggi, che si percepiscono proprio, il particolare dei pollini, la volpe che si avvicina... Insomma, hai infarcito la storia di una quantità mirabolante di dettagli, che hanno contribuito a rendere la scena vera, chiaramente visibile al lettore, come se stesse guardando un film. E' una capacità che ho trovato anche in "we fled far away", e ti invidio tantissimo: spesso nelle mie storie tengo a concentrarmi troppo sui dialoghi, senza riuscire a dilungarmi in queste descrizioni che adoro.
L'introspezione e l'IC. Noi lettori non conosciamo Christine, eppure sei riuscita a creare un personaggio vero, non piatto, dotato di spessore, soprattutto grazie ai vari accenni al passato, suo e di Fred. E parliamo di questo Fred meravigliosamente Fred che più meravigliosamente Fred non si può? E parliamo del loro rapporto, così bello, vero? Fatto di sguardi, sensazioni, emozioni... Ancora più bello di quello in LD e ancora più bello di quello in We were nothing. Superbe.
E lo stile? Beh, ad ogni nuova storia ti superi. Forse la dovrei smettere di metterti fretta e lasciarti fare, perché quando non ti chiedo "haiscrittohaiscrittohaiscritto" produci perle meravigliose.
il fuoco che ardeva dentro di lei aveva ruggito come un sole in fiamme durante il tramonto: ma quanto è stupenda questa metafora?
ma Cri lo ascoltò a malapena, rapita per la prima volta dalle sue mani che andavano a ravvivare i ciuffi ribelli. Percepiva qualcosa di nuovo dentro di sé, come un fuoco che ardeva e le serrava il cuore in uno strano magone; e anche se era una sensazione nuova, si chiese se mai sarebbe riuscita a spegnerlo, quel fuoco che si era acceso così all’improvviso in un momento all’apparenza tanto insignificante.: e questo non riesco nemmeno a commentarlo.
Sei una meraviglia, ecco che cosa sei.
Concludo indegnamente la mia indegna recensione, facendoti di nuovo tanti tanti complimenti.
Un bacio enorme |
