So di star recensendo una storia molto vecchia e che quindi forse non tirispecchia più come un tempo, ma a volte mi piace vedere la crescita di un autore e in questa storia, ci sono i tratti che più mi piacciono del tuo scrivere.
La storia è una sorta di slice of life, di un momento della vita di una ragazza mai cresciuta, Cassandra che deve convivere con un oggetto che ama alla follia, ma che non riesce a comprendere a pieno.
Lei era destinata ad essere una pianista e questo l'a inevotabimente allontanata dalla vita reale, quella di baci e sputi, di carezze e schiaffi.
Lei non riesce ad essere in sintonia con la muscia perché quelle note sono cariche di una passione che lei non ha mai provato.
Tema davvero "vero" perché spesso ci si ritrova ad essere parte di una vita già imposta, magari bella ma che non si sa come sia arrivata e sono proprio i genitori, che pur di fare ciò che ritengono il meglio per noi, ci impongono scelte che forse non avremmo preso.
Cassandra si è rintanata in una prigione che in qualche modo le era stata donata: lei ama la musica e null'altro.
So di star divagando, ma la tua storia mi ha trasmesso questo e volevo dirti che qualcosa è arrivato, non so se era quello che avevi in mente e mi scuso se ho fdatto qualche gaffe.
A presto
milla4
(Recesnione premio) |
