Non so veramente da dove iniziare prima. Ci tengo a sottolineare che è una critica costruttiva e spero che tu non sia la classica tipa che si aspetta plausi e lodi laddove è impossibile darne. Detto ciò, cercherò di andare con ordine. Partiamo dalla punteggiatura: dovrei correggerti tutto il racconto e direi che non mi sembra possibile. I punti li dimentichi e le virgole sono messe a casaccio. Per non parlare degli unici due punto e virgola. Il punto esclamativo è inesistente la dove dovrebbe esserci (o manca proprio il punto). Vediamo cosa riesco a farti notare: Till si stava decisamente annoiando. Era seduto ormai da un’ora su quel divanetto rosso fuoco ad aspettare un segno; che genere di segno ancora non lo sapeva bene. Ma (toglilo in questo caso) Quella mattina si era alzato, era andato nel quartiere generale dei Rammstein, (mi piacerebbe sapere cos'è il quartier generale. Sono membri di una band, non soldati) e aveva deciso che dal cielo qualcosa sarebbe disceso unicamente per lui.
La notte precedente non era nemmeno riuscito a chiudere occhio. Non si sentiva pieno ormai da troppo tempo (questa frase non l'ho seriamente capita, non credo abbia un vero e proprio senso) ma esattamente non riusciva a comprendere ciò che gli mancava. (e ancora manchi il punto. Quando un periodo finisce, ci vuole il punto) Aveva cercato di fare una lista mentale di ciò che desiderava. (il punto e virgola non c'entra proprio niente. Credo che tu non sappia collocare la punteggiatura semplicemente perché non ne conosci le regole) Scopava quasi ogni giorno con una ragazza diversa: (ora ci vogliono i due punti) top model o pornovip, non faceva alcuna differenza. L’importante era avere una figa diversa ogni sera da riempire con il suo sperma. Del resto, poi, non gli importava molto: sia che rimanesse incinta che no, (non credo che in italiano suoni. "rischiasse una gravidanza o meno, non avrebbe fatto differenza." Direi che così suona) non era affar suo e questo lo metteva subito in chiaro. Lui odiava sia i lubrificanti che i preservativi. Il sesso era stato inventato dai nostri predecessori senza l’uso del preservativo e soprattutto senza lubrificante (e qui devo farti un forte appunto perché sei ignorante: i preservativi esistono dalla notte dei tempi, come pure i lubrificanti. Certo erano arcaici e non come quelli di oggi, ma c'erano. Nell'antico Egitto, per esempio, erano già presenti. D'accordo, te lo concedo: non è una cosa che sanno tutti quanti o che si studia a scuola, quindi posso capire. Inoltre: il sesso non lo ha inventato nessuno. E' sempre esistito.) quindi perché lui, che era tanto rude, avrebbe dovuto usare simili cose? I vibratori gli facevano venire sonno. (Sei allergica ai punti. E' chiaro) Perché far godere una donna con l’uso di un aggeggio funzionante a batterie, se lui aveva un aggeggio (hai messo negli avvertimenti che la tua storia è violenta, che ha contenuti forti e chiami il pene, "aggeggio"!? Sei seria? Potevi trovare un sinonimo se dovevi essere così pudica, dato che il vibratore lo hai già chiamato "aggeggio") decisamente grosso tra le gambe che non si stancava mai? (eh direi che il pene di chiunque ha un po' di periodo refrattario, dopo aver eiaculato) I soldi, altro problema almeno per la maggior parte della gente, ma (il "ma" in questo caso, non c'entra nulla. Ci sono già le due virgole a evidenziare qualcosa) di certo non per lui che era il leader dei Rammstein. Ogni concerto era sempre sold out. Nonostante il genere piacesse solamente a un limitato gruppo di persone (veramente proprio no. Il genere piace e parecchio anche). Tanto meglio, (o lo metti in corsivo, o semplicemente aggiungi una virgola come ho fatto io) pensava lui. Essere (la "e" era minuscola) conosciuti da tutti e soprattutto fare musica commerciale, non gli era mai interessato particolarmente. Per ora basta così. Non posso correggerti tutta la punteggiatura del racconto, non ho tutto questo tempo... ad ogni modo, prenderò dei pezzi (senza correggere la punteggiatura) e ti farò vedere cos'altro c'è di criticabile. c’erano anche fighette arrapate ogni volta che mostravano con disinganno le tette ad ogni concerto e questo lo eccitava da matti: il suo grosso amico calvo (credimi: difficile non ridere con questa similitudine. grosso amico calvo?) quasi usciva dai pantaloni ogni volta che una puttanella urlava come una cagna in calore (oh e la pudicizia del "grosso amico calvo" dov'è finita?) il loro nome, quindi perché cambiare? Sarò franca, te lo dico con il cuore in mano: in un racconto dove tu dici di mettere violenza, contenuti forti e lemon, non puoi essere pudica. Non puoi proprio. Devi essere cruda, spietata, sadica. In più occasioni mescoli volgarità a pudicizia e poesia, similitudini sforzate. Non va proprio. E' una cosa terribile da fare. Se uno tira un cazzotto in bocca ad un altro in un genere violento, non puoi scrivere frasi come: il sangue rosso carminio zampillò dai suoi candidi denti mentre la faccia era piena di madido sudore. Ma che cosa!? Tu hai detto chiaramente che la tua storia è cruda, grezza, volgare. Allora, falla volgare e grezza! Cosa sono queste similitudini da Harmony mal riuscito!? Cos'è questa pudicizia da suorina!? Io devo sentire il cazzotto nello stomaco in una storia violenta, non leggere vergogna, ti censuri per ciò. Pudicizia o frasi simil melense (come si vedrà più in là) o similitudini che non stanno né in cielo né in terra in questo tipo di one-shot.
Richard Kruspe e Till Lindemann, sembrano due teenager in salotto che sorseggiano il té. All'inizio Richard pare rude, menefreghista, si porta due puttane nella stanza e Till sembra sua madre o un'amica apprensiva. “Cosa ci fai qui?” accese la luce Richard che lo guardò attonito e con uno sguardo interrogatorio.
“Tu cosa ci fai qui?” gli rispose e poi non tardò a capirne il motivo, notando alle spalle del chitarrista il corpo semi nudo di due donne.
“Nulla, Till avevo bisogno di un po’ di ispirazione” si sedette sul divanetto accanto all’amico, con una birra in mano e la sigaretta in bocca, mise le gambe incrociate sul tavolinetto e congedò le ragazze.
“Chi diavolo erano?”.
“E io che ne so, le ho incontrate ad una festa ieri sera e le ho portate qui”, sorseggiava la sua birra.
“Almeno potresti chiedere loro il nome…”.
“E dare loro tutta questa importanza? Le donne vanno solamente sfruttate e trombate” mise la sigaretta in bocca e aspirò dentro i propri polmoni il fumo assassino: Till rimase immobile a fissare ogni gesto dell’amico, l’aveva visto comportarsi così moltissime altre volte ma mai era rimasto colpito come quella mattina, si vede che era proprio annoiato, decisamente annoiato.
“Till” disturbò quel silenzio che si era venuto a creare in quella stanza.
“Dimmi”.
“Va tutto bene amico? Ti vedo un po’ strano, hai qualche problema di cui vuoi parlarmene?”. Sembrano madre e figlia scapestrata, o due teenager (come ti ho detto su) che si confidano i problemi in salotto. Cos'è quest'atmosfera tra rudi uomini? Mi sarei aspettata altro da loro due, sinceramente. Sembrano palesemente due donne con il callo emotivo, o due ragazzine sempre con il callo emotivo. Io a volte in fase premestruale divento come il Till di questa storia. Non sottolineo altre parti di dialogo perché finirei con il ripetermi. Ci sarebbe tanta punteggiatura da correggere e assestare da capo a piedi il tutto... quindi no. Hai fatto un po' di confusione tra il sesso femminile e quello maschile: dubito che un uomo senta "spasmi" (come li hai chiamati tu. Tra l'altro gli spasmi sono dolorosi) e "tremolii" di eccitazione (beh, direi che il pene non va in brodo di giuggiole come la nostra fiorellina). L'aorta è la grande arteria che porta il sangue dal cuore al resto del corpo. Parte dal ventricolo sinistro del cuore. Direi che hai fatto una bella confusione con l'anatomia umana. Forse ti riferivi alla vena giugulare che sta sotto al mento, oppure alla carotide che sta alla sinistra del collo? Altra cosa interessante è Richard con le unghie lunghe da donna: per fare quei tagli al petto e appunto farle sprofondare nella carne, dubito bastino delle corte unghie da uomo. Ho odiato a morte i termini quali "intimità" o "pisello" in un racconto del genere. L'onnipresente pudicizia che accompagna il lettore in un racconto erotico/violento. Non scherziamo. Till osservò attentamente ogni gesto dell’uomo, si concentrò alle sue dita che chissà quante volte erano entrate nell’intimità di una donna. Ad esempio. E' un dettaglio insignificante poi. Till ora sembra una fidanzata gelosa... chiamare la vagina "intimità" in questo genere di racconto? Non ci siamo proprio. il suo volto era abbracciato dalle ginocchia dell’uomo, abbracciare è un verbo che non c'entra niente. Lo dice la parola stessa: cingere con le braccia. "Organo" è un'altra similitudine pessima che mi ha fatto sorridere più volte, insieme ad "erezione".
"intimità", "organo", "erezione", "pisello", "aggeggio" "parti intime"... No... proprio no. La longitudine sarebbe la lunghezza del pene? Interessante... un sinonimo più inappropriato e inesatto non l'avevo ancora letto. Richard si alzò e mise contro la bocca dell’uomo la propria erezione, mai e poi mai Till aveva immaginato nella propria vita di ritrovarsi a succhiare con passione e incontrollatamente il pisello di un altro uomo, specie il pisello di Richard e invece non riusciva a distaccarsene, mentre l’altro gli tirava i capelli e muoveva il bacino avanti e indietro contro la mucosa bucale del cantante, e più lo succhiava più sentiva il proprio vibrare di desiderio, aveva gli occhi chiusi e sospirava dall'eccitazione, aveva avuto la meglio su Till e, quest’ultimo, stava ormai in una fase di semi incoscienza nell'attesa di venire da solo contro una mano immaginaria che muoveva e stimolava il suo cazzo, (come dicevo prima: erezione e pisello mentre descrivi una scena di sesso estremo. Sbagliatissimo. Non puoi e non devi essere pudica in questi contesti) la mucosa bucale sarebbe la bocca? Confesso che l'ho capito solo ora. Pensavo fosse un modo elegante per chiamare l'ano. Difatti non capivo. Non riuscivo proprio a capire l'azione. Sai, di solito la "mucosa bucale" si chiama bocca. Eh no, non ci sono sinonimi in questo caso. Ho capito che vuoi fare la poetessa maledetta in racconti in cui c'è da essere selvaggi, ma devi capire che è come se stessi portando una croce satanica in chiesa: non c'entra niente, stona a morte con il resto dell'ambiente e il linciaggio dei fedeli sarebbe assicurato. Dovresti capire bene la mia metafora. A te piace tanto essere il più poetica e poco deleteria possibile. lo tirò contro il pavimento e lo mise a gattoni: finalmente aveva il suo culo contro la faccia gli sputò per lubrificarlo un po’ e senza altri permessi o accortezze si spinse precipitoso in lui, le cose si erano capovolte un’altra volta, il chitarrista urlò e si contrasse dal dolore ma Till non aveva nessuna intenzione di uscire da quella comodità forzata. il tuo "gattoni" è la pecorina. Sai cosa succede ad un ano non abituato seppur lubrificato con lo sputo? Si rompe. Se Till Lindemann inculasse Richard Kruspe con quella violenza, quest'ultimo, che non ha mai fatto sesso anale, si ritroverebbe con il culo rotto. Letteralmente. Dovrebbero mettergli dei punti per suturare. Avrebbe dovuto abituare lentamente il buco con un butt plug, nel corso del tempo. Poi fare sesso anale e infine, quando proprio c'era la forza dell'abitudine, sarebbe potuta succedere una cosa del genere. Gli uomini non gemono, non sono donne che hanno il respiro spezzato e frammentato da urletti di piacere. Certi non emettono un suono, figurati se gemono. E poi, ti prego: usare il termine "sesso" per identificare lo sperma, è bruttissimo. Il sesso è l'organo riproduttivo, non c'entra nulla con il liquido seminale.
In conclusione (spero di non aver dimenticato nulla): dovresti ripassare l'uso della punteggiatura, abolire certi termine e riscrivere completamente d'accapo l'intero racconto. Io non so come hanno fatto a lasciarti recensioni positive, seriamente. Al di là del fatto che è confusionario causa punteggiatura sbagliata, il genere non è esatto. Non è nemmeno erotico o violento: sembrano due tizi con problemi emotivi/affettivi che si menano mentre scopano. Non colgo nulla in questo racconto. Vedo solo frasi pudiche buttate lì al momento sbagliato, similitudini inventate ma che nemmeno colpiscono anzi, fanno ridere. Poi ci sono inesattezze sessuali e anatomiche... direi, infine, che se a un uomo mordi e graffi il cazzo, non gode. Urla sì, ma di dolore!
Cosa volevi trasmettere al lettore con questo racconto? Io non l'ho capito sinceramente. Dovrebbe essere una sorta di porno gay eccitante colmo di sadomasochismo? Non ho capito. Una risposta sarebbe gradita.
Un saluto, cerca di migliorare e buon lavoro!
P.S.: nelle recensioni non uso mai emoticon, è un linguaggio SMS.
Moonlight
(Recensione modificata il 28/05/2015 - 04:16 pm) |
