Recensioni per
13 minuti
di jewel

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Dr. Seb
13/06/07, ore 23:29
Cap. 1:

Il tuo è un reato. Grave. Concorso in Brusio. Che è un sacrilegio prima che un reato, soprattutto per chi come me ama e vive in e nel silenzio.Non le sopporto le voci. Come ripeto spesso, "Già mi sono di troppo da solo", perchè ti ostini a voler "far sentire". Di più, perchè ti ostini a credere che "sentire" sia un valore. Non piango.Non mi parte dallo stomaco quella sensazione di malessere.La tristezza.Sono un cinico, un bastardo antisociale.Non me ne frega nulla di un bambino che muore.Non me ne frega nulla di milioni di bambini che muoiono.Non me ne frega nulla di milioni di guerre.Dell'effetto serra. Dell'oppressione del tibet. Della caccia alle balene. Dei cani abbandonati. Della BOMBATOMICA. Della tratta degli organi. Di Bush. Di Che Guevara. Di Cristo. Del Papa. Della lotta di classe. Dell'"elite". Della morte altrui in generale. Ma come perchè no? La domanda, quella vera, è: "perchè si". Davvero lo sentite? Davvero vi viene dallo stomaco? e non piuttosto da un remoto riflesso cerebrale? magari vagamente (in)conscio? No, io non lo sento il dolore. No. Proprio non mi scatta nulla. Temo la mia di morte. Temo quella vicina a me. E anche questo sarebbe un argomento discutibile. Forse ho frainteso il senso della tua (indubbiamente bellissima sotto tutti gli altri punti di vista) composizione. Ma leggendo ho avuto la sensazione che tu volessi muovermi. Smuovermi. Smuovere. Coscienze e cuori indistintamente. Ne ho di scuse da fare. Troppe. Rimandate troppo a lungo, riempiendomi la testa e la bocca di grandi e piccoli ideali, tutti magnifici, tutti belli e vigorosi, puri quanto volatili e volanti. Liber(ant)i. Posticci. Simulati. Anzi no, EVOCATI. Chiamati (non è che uno li finga sia chiaro) apposta al cranio a comporre il salvifico rumore mistico che chiamate coscienza. "Già che sento rumore, che mi concentro a fare sulla realtà". Sulla ciccia. Sulla carne. Pensaci alla carne. Pensaci seriamente. Fatto? Nessun risultato scommetto...allora fai così, esperimento: C'è il sole in cielo? o la luna? è uguale, anzi no, fallo di notte. Le vedi vero le stelle? Belle no? Sicuramente sei al corrente che ognuno di quei puntini luminosi potrebbe essere una galassia, o un'insieme di stelle e pianeti. Scegline una a caso. Prendi ora una monetina. Piccola. Ora alza la testa e guarda la stella. Con un occhio solo. Mentre lo fai prendi la moneta e mettila davanti all'occhio. Riesci ancora a vedere la stella? No vero? Eppure quella moneta è così piccola. Quella stella così grande. Peace. Seb.

Nuovo recensore
13/06/07, ore 19:34
Cap. 1:

Eh.

Ehm...
Oddio. Non so che dire... è tanto che non scrivo recensioni. Tanto che non tiscrivo recensioni (dovrei? mi ucciderà qualcuno? io non credo). Niente di male, ovviamente, quando le voci si intrecciano è difficile slacciarle.
Molto difficile.
Cosa posso dire?
4 parole, cara [Ospite Pregiata]•∞

Come
La
Prima
Volta.
Non ho pianto inzuppando di lacrime il tovagliolo con cui tenevo il dolcetto, prima colazione davanti a un computer scassato in una fredda mattina di gennaio... certo, questo no.
Ma la vita non è ripetizione... le seconde serie servono a questo, no? È vero, non ho frignato.
Anticorpi?
Bella invenzione.
Si può imparare a cadere con le mani avanti, certo. E lo si fa, anche.
Ma qui è diverso.
Non potevo piangere e rabbrividire insieme. La seconda è sufficiente, e considerando che siamo a giugno, ti assicuro che fa abbastanza strano.
«Questa è la storia di un bambino che muore»

Quella.
E questaè la storia di un bambino che vive.

Quando si impara a cammminare, non ci occorre più il terrore di inciampare ad ogni passo.
Perché non succede.

Le emozioni sono varie... non sono mica un album dei Finley, io, sono un dannato Untouchables dei KoRn, sono la Sagra della Primavera di Stravinsky... sono il RayCam n°∞.

Piango?
Rabbrividisco?
Resto attonito?
Spiazzato?
Colto alla sprovvista?
Stupefatto?

Io so che lo faccio per una cosa giusta.
Io non sono ripieno per gonzi.
Io sono il Medley.

E piango solo a vedere la copertina, di A.I.
Quindi posso solo dire:
Cirrus... Socrates... Particle... Decibel... Hurricane... Dolphin... Tulip.
Non c'è bosco, per te.
Ci sono solo io.

Come sempre, complimenti.
Non a parte, né di parte.

A venerdì,
[a lot of FenceKiss™es],
A.