Una narrazione molto intensa e piena di sentimento. Peccato per diversi errori di battitura, soprattutto negli spazi, che rendono poco agevole la lettura. Te li segnalo, come mio solito, per permetterti di correggerli.
In “Un grido sgraziato,un urlo rabbioso” ci vuole lo spazio dopo la virgola.
“E’ Bellatrix” dovrebbe essere “È Bellatrix”.
In “velluto,la sottoveste proibita di un amante” ci vuole lo spazio dopo la virgola e poi mi chiedo se l’amante in questione sia uomo o donna. Dato che il protagonista è Sirius, magari l’amante cui pensa è una donna e in tal caso dovrebbe essere l’apostrofo in “un’amante”. Sicuramente per “un intimità ossessiva” poco dopo l’apostrofo ci vuole però (e anche il punto alla fine della frase).
Ci vuole lo spazio dopo la virgola anche in:
Un gesto lento,quasi sensuale
percezione,non saprà
presenza,perché ci sarà solo il mare
onnipotente compagno ,troppo (qui lo spazio va spostato)
guardandola,lì al centro della sua visione
due opali,freddi,vuoti
le unghie sulla solida pietra,ed emettere
così superba,così snob
pensiero,spietato certo,sicuramente crudele
se la rappresenta,nella sua mente
vede fatta per morire :quel fisico minuto (spazio da spostare)
Ecco,ora dal muro accanto
ucciderai,ti ho aspettato
Dopo “squassata dal mare” ci va il punto perché la frase finisce.
In “E'di un biancore” manca lo spazio dopo È.
In “Immagina il suo corpo diafano, deperire” non ci va la virgola tra corpo diafano e deperire perché il corpo è colui che compie l’azione di deperire e il soggetto e il verbo in generale non si separano con virgole.
Finite le formalità e le correzioni di spazi e punteggiature, passo al contenuto. In generale ho apprezzato la forza di questo momento, il drammatico racconto della prigionia di Sirius e i suoi folli pensieri riguardo il piacere di uccidere Bellatrix.
C’è un passaggio che non capisco: “c’è solo il mare, quel mare, il suo mare, che non permette intrusioni…il mare solo suo, a lui solo sua; a Sirius non resterà che guardarli, stare lì a contemplare quell’amore perfetto, quasi osceno di lei fragilissima figura quasi evanescente e lui, il mare, quel suo mastodontico, onnipotente compagno ,troppo simile al Suo Oscuro Signore. Lei del mare e lui per lei.” Non riesco veramente a capire questo pensiero, forse perché è reso folle dal delirio di Sirius. Al contrario mi piacciono le immagini dell’ape regina impazzita e del collo fatto per essere spezzato. L’intera storia è intrisa di follia, sensualità e cattiveria. Correggi la punteggiatura e sarà un ottimo lavoro.
MmeBovary. |