Recensioni per
Una lenta e triste agonia
di Vedra

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
15/06/14, ore 13:48

Da brividi spenti.
Ecco com'è stata, brividi e pena per questa povera donna.
Sono brividi perché è il risentimento di una vita che non riesce ad alzarsi dal baratro del dolore.
Sono pena perché la tristezza affonda sempre le proprie radici nella serenità, bisogna solo riscoprirla e liberarne gli anfratti.
Mi è piaciuta, e ha saputo dare il degno fine triste a una storia struggente, un frammento di vita che per molti è realtà.
Complimenti, un bacio.

Recensore Junior
11/07/13, ore 22:45

Puramente casuale... Sì, va bene... Comunque è una storia struggente. Bellissima, ma struggente. Non trovo errori e l'hai impostata bene. Lo ammetto, ho le lacrime agli occhi, ok? Ma non ho pianto, è già un passo avanti. Ho la pelle d'oca, la sensazione allo stomaco e le lacrime agli occhi. Non ti basta? Mi hai messo addosso una tristezza enorme e ho la pelle d'oca. Mi ci vorranno almeno 5 AD/MM per tirarmi su il morale. Poi dice che essere sensibili non è brutto. Essere sensibili fa schifo, te lo assicuro. Ti ritrovi quasi sempre a piangere. Comunque la storia è bellissima e non so davvero come tu faccia a scrivere così. Hai descritto benissimo una donna consumata dal dolore, che non piange più, perchè tutte le lacrime che aveva le ha già versate, che va avanti senza un motivo, che aspetta la morte come un'amica. Sei fantapignosa!
Con affetto,
tua Hufflepuff

Recensore Junior
22/03/13, ore 15:49

Vedo che il tema delle insegnanti belle e disperate ti sta molto a cuore eheheh. Mi dipiace che mi ritrovi sempre a recensire questo tipo di storie, ma avendone ben sei da scrivere non posso leggere quelle da otto capitoli, anche se mi piacerebbe molto.
Ad ogni modo sempre una buona scrittura, anche se le ultime storie che hai pubblcato sono probabilmente migliori. Questa era, al contrario delle altre, un po' più monotona, sebbene l'andamento della storia rispecchi abbastanza bene ciò che vuole rappresentare, ossia una "lenta e triste agonia".
Povera donna. Vedo che le tue protagoniste sono molto fragili e me ne chiedo il motivo. E' vero che, per chi scrive, sono spesso le figure più interessanti di cui parlare, forse perché è la sofferenza a renderle più interessanti, chissà.