Io te la lascio, la bandierina verde, perché mi piace.
E perché finalmente hai pubblicato qualcosa di tuo, finalmente qualcosa di tuo è uscito dalla memoria del tuo pc per restare sul web.
E sì, è triste, è molto triste, così tanto da essere pesante, opprimente.
Però è bellissima. Ed è scritta davvero bene.
Non vedo perché vergognarsi, se riesci a creare cose così belle.

Quindi, alla fine, complimenti, e... aspetto un'altra storia! :)

-Pisi.

:'( tristissima e bellissima! Amo quel "noi siamo più di questo"... amo tutto di questa breve storia. Anch'io soffro di autolesionismo, e finalmente leggere qualcosa di reale è bello. Molti amano scrivere di questo genere di cose ma pochi capiscono. Non so se ci sei passata tu, o qualcuno a te vicino, comunque hai reso benissimo l'idea. Amo. Amo. Amo. Bravissima.

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Una bella storia, non mi è dispiaciuta...anche se, in futuro, ricorda che c'è differenza tra l'autolesionismo e la smodata voglia di farsi del male per riempirsi il cuore di qualcosa di diverso da tristeza, solitudine, impotenza e vuoto. Il suicido per "taglio" è diverso..c'è un solo, grande taglio, parallelo al braccio, per togliersi la vita con un solo colpo deciso, come si viene al mondo. Beatrice, più che un'autolesionista, è una sognatrice, una sensibile, una vittima del mondo, il vero autolesionista. E il fatto che anche lei si definisca così in fondo funziona, perchè anche lei non sa bene che in realtà si vuole bene, vuole bene a chi prova ad aiutarla ma non ci riesce fino in fondo, vuole bene alla vita ma non a chi la anima. Spero che come recensione ti sia d'aiuto!

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