Ok, sono in ritardo imperdonabile e probabilmente dirò cose senza senso, ma ti prego di avere pietà di me, davvero.
Per prima cosa ti dico subito che lo stile è splendido e la grammatica perfetta. Non ho visto alcun tipo di sbavatura (e devo ammettere che anche se ci fosse sarei troppo impegnata a contemplare le immagini che mi hai creato nella mente per accorgermene. Ma non ci sono, tranquilla! XD), quindi esclamo subito un bel "brava!". Ho solo un appunto a livello lessicale (se mi è concesso x.x): nelle prime due righe ho notato che hai ripetuto più volte la parola "rosso". è una cosa voluta per enfatizzare la prevalenza del colore? In quel caso il mio appunto diventa inutile, eh! xD
A parte queste affermazioni legate alla forma, ho parecchie cose (più o meno) da dire sulla trama.
Innanzitutto vorrei dire che ho apprezzato moltissimo la descrizione iniziale di Temari: dà proprio spicco e mistero alla sua figura in un insieme di personaggi che brillano e sorridono (forse più per etichetta che per reale voglia di farlo). Insomma, fa capire da subito che lei non è come gli altri, che è lei ed è diversa.
Mi è piaciuta parecchio anche l'ambientazione. Sicuramente è inusuale per una fiction, anche se AU, essere ambientata in Turchia! In un ambiente così orientaleggiante. Oltretutto in occasione di una festa che è più legata al mondo occidentale (per come la vedo io) che a quello orientale. La trama inoltre mi sembra molto originale: è un racconto del Natale, infatti, un po' insolito, nel senso che non è la solita cascata di dolcezza e amore (che, per carità, personalmente adoro XD), ma che è la rappresentazione più cruda - se così posso dire - della festività; l'aspetto più formale e falso (sto esponendo poi mie idee, quindi non obbligo nessuno a condividerle, sono semplicemente sensazioni che mi ha scatenato questa fiction!) del Natale dei giorni nostri. Ovvero sorrisi finti (che non tutti riescono a mantenere, come dimostra la nostra bionda), luci a casaccio, addobbi, odori e sapori troppo forti: una situazione un po' caotica e poco sentita che, secondo me, non è il vero Natale [dimmi se è un mio esagerato viaggio mentale o se, sotto sotto, volevi intendere anche questo! xD]. E lo dimostri in modo dolcissimo quando Shikamaru ammette di aver sempre inscindibilmente legato questa festa ai sorrisi dei suoi genitori (mi sono sciolta!).
Devo ammettere che il nodo alla gola del nostro Nara, nel momento in cui guarda la faccia impassibile di Temari, l'ho sentito come se la stessi fissando io.
Il finale è stato spettacolare. Bellissimo il modo in cui alla fine c'è uno spiraglio di vera luce in quello che sembra essere un Natale tremendo per entrambi: il sorriso di Temari. Mi ha mosso, veramente.
Concludo dicendo che l'IC calza a pennello. Lei mantiene la sua aura crudele, dura e molto schietta che sempre le vediamo addosso; ma contemporaneamente possiamo notare anche il suo lato più dolce e umano nell'attimo in cui si apre in un vero sorriso al Giapponese. E lui... beh, sappiamo che non è amante delle feste e del casino (inseriamo termini di registro più basso! XD) e si mantiene perciò in disparte. Ma come hai detto non sa resistere alle donne forti. E Tem è proprio una di quelle.
Penso si sia capito, ma mi è piaciuta davvero tanto. Complimenti, davvero!
Spero di rileggerti un giorno, quando avrò tempo e voglia di recensire altro (ho pile di fiction da finire XD), probabilmente passerò a frugare tra le tue fiction! *_______*
Spero anche di non aver detto troppe stupidate. XD E di non essere stata troppo seria/pallosa durante la recensione! °-°
A presto! *ç*

P.s.: Sbaglio o noto un certo astio per Hinata e Neji? XD

Salve!
Incomincio subito con una considerazione completamente estranea da quello che hai scritto: tu non puoi immaginare come io mi senta onorata di poterti recensire, non puoi neanche solo capirlo. E' merito (colpa) tua se io ho iniziato a leggere fanfic nel lontano 2008 con la mitica "Just married" che ha concretizzato le mie fantasie più selvagge sullo shikatema che io avessi mai fatto. In quel pomeriggio nel quale per caso una mia amica trovò la tua fanfiction il mio destino è stata segnato prima come lettrice avida e insaziabile, poi come fanwriter estremamente prolifica e distratta. Possiamo dire quindi tu rappresenti in qualche modo un Maestro, un Guru o un SenseiXD
Ora, dopo averti ragionevolmente spaventata e prevenuta nei miei confronti, direi che è il momento di passare alla tua fic, un vero regalo di Natale.
La prima cosa che mi ha davvero fatto piacere è lo stile perchè è diverso e più sofisticato di quello a cui ormia sono abituata parlando di fanfiction. Senza togliere nulla alle scrittrici super-attive di ora, tra le quali rientro io e tutte le mie compagne di forum, voi (Lily90. arwen, ayachan, shatzy) rappresentata quella che chiamiamo "la vecchia guardia" (spero di non offendere con l'aggettivo "vecchia") che ha delle caratteristiche simili e anche una scelta specifica nelle ambientazioni e situazioni. Leggendo questa fic queste teorie sono state confermate al cento per cento. Lo stile e il lessico sono più attenti, la narrazioni più precisa e incisiva e piace non solo per queste sue caratteristiche oggettive, ma anche, soggettivamente, perchè provoca in me una grande nostalgia. Un altro aspetto che ho citato è l'ambientazione e infatti è estremamente inusuale trovare un'autrice che decida di scrivere un AU ambientata in Turchia.
La scelta per quanto strana, non stride e anzi l'hai spiegata molto bene senza far pesare le delucidazioni che alle volte stridono un po' con la narrazione dei fatti. Shika impiegato all'estero poi è un ottimo espediente per farlo lamentare di ogni cosa che vede e non penso che avresti mai potuto trovare una "location" migliore. Il solo pensare che possano esistere dei capi che ti mandano all'estero prima delle feste farebbe venire voglia di scappare da qualsiasi occupazione al mondo. Pensando poi che sono giapponesi e per loro il Natale è un San Valentino un po' più colorato, posso anche ammettere che la decisione non è stata poi così tanto inumana. Chi potrebbe essere più seccata di Shikamaru durante una festa pesante, con colleghi di lavoro, con decorazioni alcool e falsi sorrisi? La povera Temari che è costretta a fare buon viso a cattivo gioco quando si capisce perfettamente che vorrebbe essere in un altro, forse un qualsiasi altro, luogo sulla terra. Non solo de fare bella presenza e l'appariscente vestito in velluto rosso ne è una prova, ma deve anche stare attenta che tutto avvenga seconda ordine, precisione, che sia da bere e da mangiare e che non ci siano problemi di alcun tipo. Il favore fatto al fratello e cognata nonle sembra pesare abbastanza fino a quando non arriva pure un "asiatico" (ho adorato la considerazione che nostra Temari assolutamente veritiera) a parlarle attirato dalle sue indubitabili qualità. Penso che Kiba avrebbe potuto definrie il dialogo trai due come "i lamenti di due persone che non si sanno divertire", ma lo dice quello che ha voluto il grog quindi non penso che possa valereXD.
Se all'inizio Shikamaru aveva notato sopratutto il vestito notiamo come alla fine la sua attenzione sia focalizzata sulle labbra sempre rosse, colore utilizzato come filo conduttore di tutta la fic (lasciamo perdere che il colore di moda del Natale di qualche hanno fa era il neroXD). Seguendo appunto il colore rosso dall'inizio siamno scortati elegantemente verso la fine quando Temari sorride e suggerisce un possibile futuro di chiacchiere su grog e Natale con il "giapponese".
Spero di aver reso giustizia alla tua fic con questa recensione che mi dispiace sia arrivata così in ritardo, me ne scuso.
Alla prossima (spero)