VALUTAZIONE: 12 PUNTI

La grammatica è ottima, senza errori.

Lo stile è spezzato, composto da frasi molto brevi, che si adattano alla perfezione all'atmosfera particolare della storia, vagamente decadente, tra il drammatico e il surreale. Ottimo anche il lessico, non banale ma privo di inutili fronzoli.

In quanto all'originalità, non posso che assegnarti il massimo dei punti: posso dire in tutta onestà di non aver mai letto nulla del genere.

Hai usato il prompt benissimo, nella sua completezza, come punto focale dell'intera storia: l'ho apprezzato molto.

La caratterizzazione è, secondo me, il punto forte della trama. Presenti due medici a confronto, uno giovane, amareggiato dal confronto con una realtà crudele e difficile da accettare, e uno più anziano, forse più saggio, o forse solo in cerca di una risposta per qualcosa che in effetti non dà alcuna certezza. Da questo confronto scaturisce un dibattito sottile che affascina e dà da pensare.

Nel complesso, non posso che farti i complimenti. Ho adorato questa storia, i suoi protagonisti, il suo tema, l'atmosfera cupa che ben si adatta al tema.

Davvero molto molto bella, lo stile particolare e 'spezzato' contribuisce ad aumentare la tensione del momento.
E in più, quello che dicono i mediciè vero, tremendamente vero: siamo... nati per morire.

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