Recensioni per
Altri cento giorni
di Mrs C
MEno male che Natale è passato o non sarei sopravvissuta. |
Le feste sono sempre un po' più tristi, quando manca qualcuno d'importante. Io, di solito, cerco di non pensarci, però poi bastano le parole di qualcuno che non puoi dire di conoscere davvero e un po' di magone viene... Vabbene, ci immedisiamiamo in John e sediamo con lui sulla poltrona a guardare il Natale degli altri. Per quanto conti, hai reso bene la sua malinconia e nostalgia per Sherlock e le sue straodinarie qualità e tutto ciò che ha fatto per John in un modo così perfetto, i rimpianti del dottore e la sensazione di vuoto lasciato dal detective. Beh, il dolore non è un buon compagno in questo periodo, però c'è da dire che restano i bei ricordi. A me servono tanto, spero sia lo stesso per te. Un abbraccio. |
Si sente che stai parlando tu. Si sente che in qualche modo è personale. |
Che cosa hai fatto? Dannazione, che cosa hai fatto? Non riesco a recensire come si deve, perchè è troppo toccante e la sento troppo. |
Altri cento giorni sono le tre parole che vorrei usare anche io per questa recensione. |
Ora so perchè hai pianto nello scrivere questa ff. Adesso immagino quanto dolore,e solitudine,e rabbia hai dentro. Vorrei poterti dire che passerá un giorno...ma accadrá con i tuoi tempi. Quando sarai pronta. |
Okay. . . *sospira, respira, o comunque tenta di far entrare nei polmoni dell'ossigeno*. |
Dopo la fic di Yoko (sempre natalizia, guarda caso) e questa io credo di non farcela. Come dice la canzone? "E' Natale, non si soffre più..." ecco, Natale è andato via e siamo tornati al famoso "mainagioia mode". ç______ç |
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
Il tuo angst mi mancava ma questo é qualcosa di cosi perfetto che non posso commentare e segnare con i miei sciocchi monologhi. Fa male. Hai presente quando ti buttano chili di sale su una ferita aperta e spingono forte ancora e ancora? Ci sei? Beh questo é peggio. John é qualcosa di fisicamente impossibile da affrontare per me. Lo é in generale ma stasera non posso perché piangerei o forse andrei a letto con il magone e non é giusto. La poesia dimora in queste righe e leggerlo quando Natale é appena passato lo rende piú vero. Amo il modo prepotente con cui John si appoggia al suo miracolo, perché lo desidero anch'io. Dateglielo, dammelo. Il miracolo del 221B, dela notte di natale, di Santo Stefano e di capodanno. * vaneggia * |
Si sente che è diverso. |
Fino a 10 minuti fa stavo bene.. Non dico che fossi felice perché le feste per me sono sempre traumatiche ed esce la parte più profondamente Sherlocked e sociopatica che è radicata nel mio cuore, ma quanto meno stavo discretamente bene.. Poi leggo tutto ciò e vorrei solo strapparmi il cuore dal petto a mani nude e darlo in pasto a Cerbero perché tutto ciò fa semplicemente troppo male.. C'è davvero un dolore indicibile e senza pari in questa piccola one shot e io l'ho avvertito distintamente in ogni parola, ogni espressione.. Mi è penetrata nelle ossa e mi ha bruciato il cervello fin nel profondo, mettendo KO qualsiasi cosa.. L'immagine di John che siede da solo e sente nella sua testa il violino che suona è semplicemente troppo dolorosa e io non so che altro dirti che non che mi hai commossa e mi hai spezzata dentro.. Fa male, fa malissimo, ma tua maestria nel saper tradurre in immagini e frasi dense di poesia questi sentimenti è eccelsa, non ho altre parole.. Quindi si, può anche fare un male tremendo ma io starei comunque ore e ore a leggerti perché tu sei sublime anche quando mi fai soffrire, perché lo fai con questo modo così elegante che rende tutto tragicamente superbo! Ti amo immensamente e lo sai <3 |