Recensioni per
Aghi di Pino
di Silvar tales

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
08/03/13, ore 20:54
Cap. 1:

Ciao!
Lo sai? Ti odio! Mi hai messa in difficoltà! :°D
No, ok, ora... Restando seri: davvero bella fanfic, sul serio. Ho adorato come hai descritto i personaggi, sia Haytham che Ziio, perfettamente IC, davvero.
Ora ti chiederai perché ti odio (ovviamente scherzo! > <).. Beh, volevo scrivere la stessa fiction - o meglio - volevo scrivere di ciò che succedeva nel tempio e di ciò che succedeva dopo, solo che - nella mia testa - è Haytham che lascia Ziio.. Ebbene sì, haha! Però ora sono davvero in difficoltà perché temo che verrebbe troppo simile, oltre a bombarsela contro il muro che cosa può fare? Uauhahuahuhau!
Difatti sono proprio andata a cercare ff con i due personaggi per vedere se già ci fosse! Ahi-ahi, dovrà meditarci a lungo, ora! > <
Ad ogni modo ancora complimentissimi, ho apprezzato molto la tua storia. Molto brava, in tutto!
Alla prossima!

Evelyn

Recensore Veterano
10/01/13, ore 00:05
Cap. 1:

Eccomi qui.
E ti confesso che avevo letto Aghi di Pino prima della tua Un Mondo in Pace. Perché mi sia trattenuta dallo scrivere subito una recensione non mi è tutt'ora ben chiaro. Credo di esserne stata colpita a tal punto da aver avuto bisogno di lasciar passare del tempo, forse, prima di qualunque altra cosa. Un po' per un'insana quanto ingiustificata e sciocca gelosia nei confronti di Ziio, che si è accaparrata il mio uomo ideale (sì, so cosa stai pensando: "Oh mio Dio, questa è matta!") del quale ho amato ogni gesto fin dalla prima sequenza di gioco, doppiato oltremodo con una voce che ho sempre trovato estremamente sexy; e un po', probabilmente, per pudore. Pudore che non avevo fino a qualche anno fa, quando ero schierata in prima linea su questo fandom, nella sezione. Yaoi e non.

Ma adesso sono qua.

Ho amato questa fan fiction dal suo principio.
Lo spezzone che hai scelto per l'introduzione è azzeccatissimo, ma le prime righe, quelle di apertura, sono qualcosa di meraviglioso.
Ti prego, permettimi di citarle. Rileggiamole insieme.

"Haytham era annegato nei suoi occhi neri.
In un secondo il tempio, quegli strani solchi luminosi, le delusione stessa erano spariti dal suo corpo e dalla sua mente.
In un secondo per lui esisteva solo quella donna indigena, di cui a malapena aveva imparato il nome.
Kaniehtì:io.
Non osava nemmeno pronunciarlo. Ma in fondo, che importanza aveva un nome, un'etnia in quel momento?"


Penso ci sia tutto. In quattro righe, complessivamente sei periodi, hai condensato un'intera atmosfera, e nonostante tu abbia dato per scontata l'ambientazione della caverna, tralasciando descrizioni di ogni genere o forma, rivolgendoti esclusivamente a quella fascia di lettori che non avrebbe potuto fare a meno di collocare immediatamente questi due personaggi nella scena del presunto concepimento di Connor.

Haytham è sempre Haytham. Ho apprezzato moltissimo come hai cercato di seguire la sua linea comportamentale anche in questo frangente, scherzando sulla sua esagerata compostezza, tipica (o forse è meglio dire "stereotipo") delle nobili origini inglesi. Contro il suo forzato rigore si schierano le risatine e gli sbuffetti di Ziio, che passa un po' per la malafemmina tentatrice, ma non si può fare a meno di ringraziarla per aver osato anche 'sta volta ed essere riuscita a scuotere nel profondo il nostro inglesotto tutto d'un pezzo, andando dritta al dunque. Tra questi due, sinceramente non saprei a chi assegnare il premio per la determinazione più fatale.

Mi hanno colpito le domande in quel breve soliloquio di Ziio. Sta davvero considerando la possibilità di prendere Haytham come compagno? Ufficializzando la cosa, magari, nel suo villaggio? A quanto pare la tua Ziio o è un po' in contrasto con se stessa (il ché lo renderebbe fantastico, perché le esistenze paradossali sono quelle che valgono la pena di essere vissute) oppure la sua linea di pensiero è maturata mentre Haytham le faceva le trecce, perché è lei la prima a lasciare la caverna con la voglia di riprendersi la sua libertà unita ad una probabile e rispettiva consapevolezza dei loro ruoli, troppo opposti per conciliarsi, ma allo stesso tempo abbastanza vicini da toccarsi.

Sei riuscita a descrivere l'atto del loro amore senza cadere nell'esagerazione, affrontandolo con delicatezza e sensibilità Capacità degna di nota, a mio avviso.

La tua storia conferma l'idea che mi ero fatta di questa donna. Ovvero che la solitudine si fosse fatta opprimente come o più dei problemi legati alla sua e alla sopravvivenza del villaggio.

"Io sarò lì, e forse non sarò da sola."

Questa frase mi ha uccisa.
Non me l'aspettavo e ci sono rimasta proprio come Haytham. E' stato bello immedesimarsi nell'uomo, per una volta. E ancora più bello lo sguardo che si scambiano, gli occhi che lui può leggere solo alcuni istanti ma dai quali non ha fatto in tempo (o forse sì…?) ad estrarre una risposta.

La metafora della lepre è stata un lampo in un cielo viola, bellissima.

E alla fine, quel profumo di aghi di pino, l'ho sentito anch'io.

:)

Perciò complimenti, vivissimi. Sei ufficialmente tra gli scrittori preferiti insieme a questa storia e all'augurio di poterne leggere di simili o (per quanto possibile!) delle migliori!

Un bacio,

cartacciabianca
 
 
 

Recensore Veterano
29/12/12, ore 11:09
Cap. 1:

Dire che adoro questi due è dire poco e tu gli hai scritto proprio un degno tributo. Scrivi benissimo!
Ciao!

Recensore Junior
28/12/12, ore 20:10
Cap. 1:

bella storia, veramente!!! Complimenti!!! Ho letto il libro di assassin's creed 3 che in poche parole racconta tutta la storia, di Haytham, dalla sua infanzia fino alla morte, ma devo dire che si parla veramente poco di questa donna misteriosa, giusto un paio di capitoli, per poi lasciarla da sola. Anche del tempo passato assieme si parla molto poco, giusto quache accenno... Sono contenta di aver trovato questa storia anchè perche pure io ho sempre immaginato cosa possa essere successo in quel periodo... Brava!!! Continua così, i miei complimenti... Ps il nome vero sarebbe Ziio...