Recensioni per
Un Mondo in Pace
di Silvar tales

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
04/08/13, ore 03:27

Due parole: Connor. Padre.
Ora posso morire in pace.
Scherzi a parte, scrivi davvero bene. Non sono certa di aver amato di più la prima parte o la seconda, ma in ogni caso sono davvero colpita dal tuo modo di esprimerti. Non ho nulla da dire, lavoro ineccepibile! Ho letto anche "Gli occhialini fantabiblici di Riario" e l'ho amata al punto che ora guardandolo con quei cosi in faccia non posso non pensare a te.
Tornando a questa storia in particolare, rinnovo i miei complimenti. Alla prossima!

Recensore Veterano
29/01/13, ore 14:41

Penso di amarti
Dio, ma hai visto quello che hai scritto? Questa, mia cara, questa è la cosa più tenera che io abbia mai letto. 
Magari c'entra che ci sia Connor, che piange per Haytham, che ha un figlio così carino e coccoloso... ma mentre la leggevo mi ha invaso un senso fangirl che ho potuto sfogare solo facendo headbang contro la scrivania e piangendo come se non ci fosse un domani.
Tutta questa tenerezza in una una one shot mi ha stravolto come una valanga. Questa è esattamente tutto ciò che mi sono immaginata su Connor dopo aver ucciso Haytham, i sensi di colpa, le speranze perdute ed i sentimenti di sconforto. 
E poi dai, chi non ha gridato un sonorissimo "awwww!" dopo aver letto la parte di Connor papà? La parentesi del fratellino disprezzato dal figlio più grande mi ha intenerito tantissimo!
E' il sogno di tutte le fan. Spero che nel The tiranny of king Washington ci sia qualche bella ragazza con cui metterlo insieme... 
Okay, basta così. 
Termino avvisandoti che ti inserisco tra gli autori preferiti perché, che diamine, scrivi dei capolavori.

Alla prossima,
Monky_

Recensore Junior
03/01/13, ore 12:00

Credo che qualunque giocatore che ha un minimo a cuore le trame abbia sentito fortemente la mancanza di un momento come questo, anche perchè non sarebbe stato così difficile inserirlo. Sembra proprio che gli approfondimenti restino prerogativa degli autori di FF, che sentono il bisogno irrefrenabile di dare voce a ciò che nel gioco non è stato fatto parlare. Devo dire che l’hai fatto bene. Hai descritto con le immagini giuste il dolore a la rabbia di Connor, in particolare una frase mi ha colpita: “cercando disperatamente di inghiottire le lacrime, di sputarle, di vomitarle piuttosto che di piangerle. Ma una volta che un rivolo salato gli solcò la guancia, non ci fu modo di bloccare i seguenti.” Il rifiuto del dolore e l’ineluttabile abbandono ad esso.
La tua scrittura è scorrevole e la scelta delle parole azzeccata. Se mi permetti, però, avrei alcune notucole da portare alla tua attenzione. Ebbene sì, sono io la maestrina che ti è stata annunciata in precedenza ;-)

"biologico": trovo questo temine troppo appartenente ai giorni nostri per essere usato in questo contesto storico. Mi rendo conto che non è facile trovare un termine equivalente che non risulti così moderno, forse si potrebbe risolvere con una frase tipo:”un genitore che non l’avesse solamente generato.”
"psicologiche": stesso discorso di prima, forse “mentali”?
"rubacchiare qualche mercante": qui manca un “a”.
"sul punto di morte": meglio”in punto di morte”.
"si rivelarono": qui il passato remoto non si accorda con i tempi verbali precedenti “si erano rivelate”.

E veniamo alla seconda parte, della quale ho una sensazione ambivalente. Da una parte avrei preferito leggerla separata, perchè quella precedente ha già la forza di una conclusione e questa ripresa ne diminuisce un po’ la potenza, dall’altra mi rendo conto che probabilmente il tuo intento era quello di mettere due padri a confronto e di dare a Connor una sorta di realizzazione, per quanto con un tratto doloroso (la morte di Cha'kwaina) e densa di incertezze ( la fragilità della vita nel villaggio).

Per questa parte avevo notato la discordanza dei tempi verbali nel flashback, che ti era già stata segnalata, e che hai diligentemente corretto :-), ma per dare la giusta idea di passato al posto di "ma non stavolta" avrei messo "ma non quella volta".
“e le fiamme di vent’anni fa...” meglio “le fiamme di vent’anni prima” quindi... credo che la chiuderò qui.
Assolutamente bandierina VERDE!

Alla prossima.

Recensore Junior
31/12/12, ore 09:56

Allora allora... da dove inizio?
Questa fanfic è bellissima, davvero. Adoro il 'cambiamento' tra le due parti, e vedere Connor felice con una famiglia veramente mi ha fatto quasi scappare una lacrimuccia. (fino alla morte di Cha'kwaina, in cui non mi vergogno a dire che mi hai fatto emettere una sottospecie di grido strozzato.)
E il modo in cui scrivi è sublime. Riesci davvero a farci entrare nella storia.
Anche se nella prima parte non condivido il tuo punto di vista (sarò sempre dell'idea che Haytham si sia fatto ammazzare per non uccidere Connor, ha pur sempre lasciato andare il suo braccio con la lama celata), mi fa sempre piacere leggere diverse opinioni, e poi, probabilmente, Connor avrebbe pensato quello che hai scritto tu in ogni caso.
E queste ultime frasi: 'Il suo villaggio, in cui dormivano sereni i suoi figli, sembrava così vulnerabile e fragile da lassù.
Un colpo di vento più forte degli altri l’avrebbe spazzato via senza pietà.'
Sono perfette. E vere, purtroppo.
Ottimo lavoro, davvero. Spero di leggere altre tue storie in questo fandom. :)

Recensore Veterano
31/12/12, ore 07:35

Noto con gioia che la tua ispirazione in questo periodo trotta come un puledrino.
E che dire? Ho amato anche questa one-shot.

La parte postuma alla morte di Haytham mi ha strappato una lacrima di felicità.
Sì, felicità.
E' quello che la Ubisoft ha preferito non mostrarci, ma che anche io, come forse non pochi di noi fan, non ha potuto trattenersi dall'immaginare nel suo privato, in cerca del Connor più umano, preda dei sentimenti e creatura subordinata alla natura schiaffeggiata dalla realtà: il fatto che spargere il sangue di un padre sia contro natura più del trucidare miliaia di uomini. In questo mi sei piaciuta molto.

La sorpresa di ritrovarmi di fronte alla prole di Connor (due fratelli, accidenti!) mi ha emozionata sopra ogni dire. Hai coraggiosamente guardato molto avanti rispetto al gioco, e magari ispirata da qualche cosa che è trapelata in Forsaken (devo ancora leggerlo, ma per sentito dire so che si è allargato parecchio, il nostro Bowden) e per questo non posso che farti altri complimenti.

In una sola one-shot hai trattato due uomini molto diversi, anime separate dal tempo e dalle esperienze, ma che compongono la stessa persona: Connor Kenway l'inarrendevole soldato, l'imbattuto guerriero e il mai vacillante portatore del vessillo della libertà, della vita.

Il tutto condito da un dizionario scelto al granello e una sintassi semplice, molto pulita, tipica della scrittura "emozionata".

Stavolta però una scorrettezza grammaticale a livello temporale devo fartela notare.

 > [...] Non l’aveva neppure visto nascere, e d’altronde nemmeno sapeva che Cha'kwaina fosse incinta di suo figlio.
 >Quando tornò al villaggio, ansioso di rincontrarla, trovò un maschietto di tre anni ad aspettarlo.
 >Simile a lui in tutto e per tutto.
 > Accolse la notizia con [...]

Non noti l'antisonanza?
Quando parte quel genere di flashback, è più corretto usare il trapassato prossimo. 
Permettimi di mostrarti come avrei fatto io.
 
 > [...] Non l'aveva neppure visto nascere, e d'altronde all'epoca nemmeno sapeva che Cha'kwaina fosse incinta di suo figlio.
 >Quando era tornato al villaggio, ansioso di rincontrarla, aveva trovato un maschietto di tre anni ad aspettarlo.
 >Simile a lui in tutto e per tutto.
 >Aveva accolto la notizia [...]
 
E così fino alla fine del flashback. E' importante per distinguere la cronologia degli eventi e spero che mi perdonerai per questa uscita da maestrina, ma mi piacerebbe vedere il tutto corretto al più presto, perché ce n'è un'altra di maestrina che si aggira per questa sezione ed è decisamente più incisiva della sottoscritta ;)
 
Ancora complimenti. 
Cartaccia.

p.s. Ho letto Aghi di Pino. Per la recensione è solo questione di tempo :)