Questa frase di Schoppy (Schoppy, seriously? LOL) l’avevo sottolineata sul mio testo di filosofia del liceo, lo sai? Mi piaceva troppo quest’autore, tant’è che lo portai anche alla maturità, insieme a Kierkegaard- il suo fratello gemello- e a Nietzsche- lo zio cattivone. Che ricordi, vabbè... Mi sembra una frase particolarmente azzeccata per l’Albus/Gellert perché il loro, in fondo, è stato un sogno. Di più: si sono illusi di poter trasformare il sogno in vita. Ma la vita ha dimostrato il contrario, che la realtà è molto diversa dall’immaginazione.
Guarda, mi è piaciuta così tanto che te la commento drabble per drabble (dovrai bere l'amaro calice fino in fondo, mi dispiace XD):
I: Albus è vittima di una specie di “folgorazione”, sembra: rimane affascinato da subito da Gellert, è immediatamente conquistato dai suoi piani di gloria. Gli appare come il “salvatore” del mondo e in un lampo, istintivamente, decide di schierarsi al suo fianco. Ma non è una decisione razionale: in realtà, è il suo cuore che ha scelto per lui. Ahhhhh che bello *.*... Il loro sodalizio inizia come uno scarabocchio su un foglio di carta, ma condurrà entrambi molto più lontano di quanto pensino. Quanto peserà questa firma sulla coscienza di Albus? Parecchio, parecchio. E qualcosa mi dice che non se ne pentirà mai (quando si tratta di Gellert, Albus si mostra poco saggio, a mio avviso, per non dire niente affatto saggio).
II: Ma io adoro l’ironia e la strafottenza del tuo Gellert. “Quante storie per due paginette” XD Gellert non sa cosa significhi “rispetto”, secondo me; in questa fase della sua vita per lui è tutto lecito. Albus vorrebbe- o almeno una particina di lui vorrebbe- fargli capire dove sbaglia, ma non ci riesce, è troppo ammaliato da lui. Preferisce ignorare l’ossessione che comincia a bruciare nei suoi occhi blu, la cui bellezza nasconde la follia che cova alla base (più che follia è megalomania e narcisismo e un mostruoso sopravvalutare se stesso…ma a noi piace per questo, decisamente...)
III: “Il tuo cuore è sulla punta della piuma, gocciola, macchia la pergamena.” Bella frase. Albus ci sta proprio versando il cuore, affidando a quella pergamena un segreto così “vitale” per lui, un segreto che non è più tale, perché Gellert sa. Sa dei suoi sentimenti e ciò lo rende debole, sì, perché Gellert davvero potrebbe chiedergli, ora, qualsiasi cosa, sapendo che lui qualsiasi cosa gli darebbe e farebbe per lui. *.* Che bello, che bello...
“Sa che per lui ti strapperesti l'anima. – ma ti chiederà di farlo? –”
“Io mi fido di te, Gellert."
Oddio, gli sta dando un’arma micidiale. Gli sta dando tutto: la sua fiducia, il suo amore, se stesso. E ancora si illude di potersi mettere al riparo da un’eventuale delusione.
(A proposito, è estremamente interessante seguire l’evolversi del loro rapporto nel tempo. Seguire con gli occhi di Albus la sua lenta discesa verso l’inferno… L’adoro.)
IV: Albus si lascia alle spalle il passato, vuole diventare una persona nuova, diversa, vuole poter dimenticare. Ma mica si possono bruciare così facilmente, allo stesso modo dei fogli, i momenti di una vita insieme? Come si può dimenticare davvero? (Ma soprattutto: si dimentica mai davvero? Io credo di no, personalmente parlando.)
V: Quindi secondo te Gellert era sicuro di vincere il duello, tant’è che già si preparava psicologicamente a uccidere Albus, ucciderlo per il Bene Superiore (mi sono sempre chiesta se Gellert l’avrebbe ucciso davvero e ancora non sono riuscita a darmi una risposta).
“Non c’è posto per la debolezza, nel mondo che hai progettato.” In questo il tuo Gellert sposa perfettamente il mio. Quanto mi piace lui, soprattutto quando cerca di elevarsi al di sopra della materia umana. Ma lui è e resterà un uomo, checché lui ne dica U.U
VI: “Ridicolo”. In questa parola, che ripete ossessivamente, io ci sento tanto rancore che cerca di mascherarsi di disprezzo, senza riuscirci davvero. Sì, magari lo odia- o vorrebbe odiarlo davvero- ma non riesce a dimenticarlo: nella carta lo rivede; nella sua mente lo rivede. Se davvero non gli importasse più nulla di lui, perché rileggere ogni notte le sue lettere? Ah, Gellert, Gellert, puoi mentire a te stesso, se vuoi… Secondo me, non può accettare che Albus l’abbia vinto- e soprattutto risparmiato. Vorrebbe cancellarlo dalla memoria, ma non ci riesce. Non ci riesce. (Ok, mi sto emozionando, sappilo...)
VII: “Con pennelli di unghie annerite, dipingi rose cremisi sulla tela.
Sono rosse, rosse come– nulla.
Il rosso non esiste.”
E’ molto poetica ‘sta parte. Cioè, me lo sono proprio immaginato Gellert che dipinge col suo sangue in cella. O.O Fenomenale. Molto in linea con il carattere del personaggio. Pazzo e sfrenato e visionario e semplicemente superlativo.
È giunta al termine la fase di negazione, anzi, tutta la coscienza è svanita, Gellert è diventato il relitto del passato. Il suo cuore è marcito, la sua anima pure. È morto Albus, nella sua memoria, ed è morta la memoria stessa. Gellert non c’è più, come non c’è più il ricordo dei fogli, simbolo di un passato ormai avulso per sempre.
“Era un sogno e sognando è morto”
Adoro questa frase. Si ricollega in modo meraviglioso al titolo.
Gellert è pazzo. Brividi, a questa rivelazione. Lui che si riteneva troppo forte, troppo invincibile, troppo al di sopra della comune mortalità per potere impazzire, per poter esser colpito da qualcosa di così prosaico e indecoroso come la follia.
VIII- ?: (ci stiamo avvicinando alla fine, non ti preoccupare XD):
Ok, cos’abbiamo qui? Gellert che ritorna un attimo se stesso. Quei fogli, che lui ha sempre visto bianchi, sono coperti di inchiostro. Accidenti, la consapevolezza della morte di Albus dev’essere un durissimo colpo per lui!
Poi c’è questa scena finale, davvero surreale e indefinita. Lui e Albus nell’aldilà, alla resa dei conti.
“Gli errori appartengono alla vita.
La morte è comprensione”
Quindi tutto può tornare come una volta tra loro due? Certo che no, ma almeno Gellert può cercare di morire in pace.
Oddio, questa sì che è una rivelazione!!!!! Ho pensato per tutta la shot che Gellert avesse ucciso Ariana, invece tu dai una versione veramente originale: Albus ha ucciso Ariana, per sbaglio, ma Gellert, sapendo che questa consapevolezza dannerebbe la sua anima per sempre, decide di mentire e di prendersi la colpa…!!!
In un certo senso, Gellert paga. Paga perché è stata un po’ colpa sua, lui ha traviato Albus. E lui, LUI, così orgoglioso, si piega e dice “mi dispiace” per qualcosa che non ha fatto. Mio Dio, dov’è finito il Gellert egoista e irrispettoso della giovinezza? E’ cambiato, è diverso. Ha capito.
E quel “grazie”di Albus? Albus sa che ha mentito per il suo bene, per questo lo ringrazia? :O
Guarda, non importa un fico secco che le drabble siano di 100 0 110 parole, io le ho apprezzate per il contenuto. Qualcosa mi sarà di sicuro sfuggito e qualcos’altro l’avrò frainteso sicuramente, perché ci hai messo molto di “non detto” tra le righe, cosa che ha stuzzicato tanto la mia curiosità (e anche perchè questi interminabili pranzi festivi mi addormentano il cervello, per cui è probabile che abbia sragionato per l'intera lunghezza della recensione XD).
Sei stata brava, si vede che ti sei impegnata (forse troppo XD Non dimenticarti che la scrittura è prima di tutto un divertimento). La tua visione di Gellert è simile alla mia, ma con differenze importanti. Comunque, resta un personaggio estremamente affascinante e il suo rapporto con Albus è ricchissimo di sfumature e difficile da analizzare (io ci ho provato due volte ed è stata un’impresa cercare di entrare nella mente di questo "genio del male", però ne sono scaturite cose interessanti… ^^).
Secondo il mio modesto parere, hai fatto proprio un bel lavoro, ermetico al punto giusto.
Spero di risentirti, non c’è molta gente che scrive di Gellert… ;)
(Recensione modificata il 02/01/2013 - 12:35 am) |