Dunque. Questa è la prima fic dell'anno per te, come questa è la prima recensione dell'anno per me. Oh, che bella coincidenza, vero? :3
Comunque devo dire che mi è molto piaciuta, soprattutto considerando il tempo in cui l'hai scritta. La trama di per sé è semplice, non originalissima, eppure originale se pensiamo al gender bender dei due protagonisti. Dei caratteri originali mantengono intatta l'essenza e il modo di pensare, mentre tralasciano un poco i dettagli. Ad esempio Sandro pensa al proprio rapporto con Lancelle e non si vergogna ad ammettere a se stesso che è molto profondo, anche perché hanno vissuto insieme. Sandro sarà anche un po' freddo, ma è tutto sommato gentile. Nel dialogo che ha con Lancelle si ravvisa una certa serenità. Anche fluffosa.
Sarà, ma io l'angst che mi hai annunciato non lo vedo. Ci sono le solite paranoie sandresche dettate dall'orgoglio di essere stato sconfitto (proprio come la sua controparte femminile) dalla cugina. Nonostante ciò non si ravvisa astio da parte di Sandro nei confronti di Lancelle: bensì, c'è solo l'impressione lecita di essere stato compatito, una vergogna sottile e insidiosa. Che Sandro riesca a capire e si immedesimi nella compassione di Lancelle, nonostante lui sia il tipo da deridere coloro che cadono sconfitti ai suoi piedi?
La parte del flashback, come ti ho già detto, è la mia preferita. I Pokémon lì fungono da portavoce del modo di pensare dei loro allenatori. Sebbene in quanto a forza si equivalgano, Lancelle ha una marcia in più: è come se Dragonite avesse trovato la forza di alzarsi proprio perché sapeva che la sua allenatrice credeva nella loro unione. Invece Kingdra è rimasto a terra, non avendo motivazione, dato che Sandro conta solo su se stesso e sulla sua abilità tecnica. Gli manca la sensibilità, considera i Pokémon come meri simboli della propria gloria. E' bravo, è forte. è dotato, ma gli manca quello spirito e i suoi Pokémon lo sanno. Ho trovato quella parte estremamente profonda, di certo Sandro non avrà mai scordato la lezione. Spero che l'allenamento lo stia conducendo nel rispetto dei propri Pokémon, perché altrimenti non potrà mai competere con Lancelle. Lance (il maschio) fa spesso questo discorso: amare i Pokémon per essere forti. Già nel videogioco pareva attaccato a questo ideale, professandosi paladino. Nel manga egli è il paladino "oscuro", drastico, e fa un tale discorso anche a Silver, dicendogli che i suoi Pokémon riflettono insicurezza. Ora sto andando fuori tema, ma mi piace questa coesione di Lancelle con la sua controparte maschile. E' assolutamente azzeccata. In fondo l'essenza di Lance è la sua empatia con i Pokémon, nel manga esaltata talmente da renderlo in grado di comunicare con loro, in modo da sentire tutto il loro disagio e decidere di schierarsi dalla loro parte.
Il finale non me l'aspettavo proprio. Che dire, è un po' ironico ma Lancelle pare accettare di buon grado. Diciamo pure che è adorabile. Ora immagino Lancelle con il grembiulino e i guantoni da cucina che sforna biscotti dal fornellino. E' tanto dolce quella ragazza. Sicuramente Sandro si innamorerà di lei e delle sue premure, sebbene mantenga, come nella nostra headcanon, la riluttanza a fare da assaggiatore per gli esperimenti culinari della cugina.
Direi che hai aperto bene quest'anno, in maniera molto fresca e fluff. Mi hai strappato più sorrisi. Continua così, tesoro, in bocca al lupo per i tuoi altri scritti!
La tua Maritah |