Ciao Elettra!
Ecco il giudizio alla tua storia.
Grazie ancora per aver partecipato al mio contest e complimenti per il tuo piazzamento.
- MAGNOLIA (Elettra989) - 40/50
GRAMATICA, ORTOGRAFIA, SINTASSI: 10/10
Credo di poterti fare i miei complimenti riguardo questo punto. Come sai bene non sono una professoressa d’italiano e non mi permetterei mai di arrogarmi il diritto di correggere con la matita rossa i vostri lavori, eppure non mi sembra ci fossero errori grammaticali, sintattici o di ortografia. Il testo si legge bene e con scorrevolezza. Hai scelto la terza persona singolare per la narrazione che ti ha permesso di spaziare dalle emozioni di Esme a quelle di Carlisle senza problemi e anche questa tua scelta mi è sembrata azzeccata e congeniale per la buona riuscita della storia.
IMPAGINAZIONE: 9/10
Oh, mi sei proprio piaciuta! Testo giustificato, rientro ben motivato, discorso diretto ben delineato, non posso farti nessun appunto al riguardo. Mi dispiace, però non posso darti il massimo del punteggio e vado a spiegarti il perché: tra i pochi lavori che mi sono arrivati quello di una tua collega di contest è stato molto più che perfetto, ma addirittura sublime. Non so se la nostra cara autrice pubblicherà la sua storia così come è arrivata a me, ma sta di fatto che se l’avessi stampata sarebbe sembrata un vero e proprio libricino. Tu capisci che mettendo a confronto il tuo lavoro, seppur bello e molto ordinato, non posso proprio dargli un punteggio uguale. Questo non significa, però, che il tuo sia peggiore. È solo che il suo è stato superlativo e, a dirtela tutta, non me lo aspettavo neanche.
Ti ho tolto un punto anche perché nella perfezione del tuo testo giustificato ho trovato alcuni pezzi non giustificati. Sicuramente un errore di disattenzione, il tipo di sbagli che mi fanno arrabbiare di più perché più facili da individuare con una buona rilettura.
IC PERSONAGGI: 8/10
Non sono convinta al 100% dei tuoi personaggi, c’è qualcosa che stona, anche se a prima vista sembrano tutti azzeccati.
Esme è amorevole, preoccupata per la sua “sorellina”, aperta al dialogo, ben educata, dolce e coraggiosa, il che è perfettamente in linea con il carattere meyeriano, eppure mi sembra tutto “troppo”. Ma andiamo avanti per vedere se riesco a spiegarmi meglio.
Madeline è cucciolosa, ingenua, umile e indifesa, lo stereotipo della bambinetta che frequenta il collegio e che viene vessata dalle bambine perfide che la prendono come capro ispiratorio e che la usano per il loro solo divertimento. Anche qui mi sembra “troppo”.
Carlisle
Troppo cliché, troppo convenzionale, troppo fatto con lo stampo.
E poi c’è un’altra cosa che mi ha stupita e incuriosita: come mai tutte le persone che incontrano Carlisle nel tuo racconto non ne sentono nemmeno un po’ la pericolosità insita nella sua natura predatoria? Se non sbaglio la zia Steph ci racconta che gli umani percepiscono inconsciamente la minaccia che si nasconde dietro la loro bellezza e quindi, come mai nella tua storia non se ne fa menzione?
GRADIMENTO PERSONALE: 6/10
Ti dirò, mi è piaciuta la similitudine di Esme con la pianta della magnolia che poi dà anche il titolo alla tua storia. Questo essere esile eppure piena di forza, quel suo ergersi impavida pur non sembrando nient’altro che un albero deboluccio mi è piaciuto. Adoro le metafore e le similitudine.
Bello anche il fatto che il profumo di Carlisle assomigli, per Esme, a quello delle tanto amate magnolie.
Comunque il ritmo della storia è un po’ lento. Se devo essere sincera ci sono delle parti che io avrei tagliato con l’accetta perché rallentano parecchio, come ad esempio quella del compito in classe: a cosa serve? E la parte in cui fai lo spiegone riguardo la “sorellanza”? Troppo lunga! Rileggi la storia e ti renderai conto che appesantiscono il testo. Il tuo obiettivo non è raggiungere un limite minimo di parole, ma di tenere legato alle pagine il lettore. Per far sì che questo avvenga devi tagliare il superfluo perché così il ritmo ne guadagnerà.
DIFFICOLTA’: 4/5
Sappiamo dalla Guida che il primo incontro tra Esme e Carlisle avvenne a seguito di una frattura della giovane Esme. Hai centrato l’obiettivo, collocando nel centro della tua one-shot questo episodio, non posso dire assolutamente di no. Però non me la sento proprio di darti il punteggio pieno perché percepisco una forzatura nella narrazione. Forse ci hai ragionato troppo su e hai fatto in modo che le cose andassero così perché volevi assolutamente ottenere i punti in più della difficoltà, o forse non ti è uscita semplicemente naturale? Mi dispiace dire questa cosa, ma è questa la sensazione che mi dà.
COINVOLGIMENTO: 3/5
Non mi ha coinvolto molto la tua storia. Emotivamente non mi ha trasmesso molto a parte quando, alla fine, hai scritto “A pochi centimetri dal suo viso, leggermente inclinato e delicatamente sostenuto dal flacone di vetro ambrato del laudano, c’era il primo fiore della sua magnolia.”. Questo gesto che in teoria avrebbe dovuto portare fortuna ad Esme (da quanto tu ci racconti), le porterà, invece, un’eterna maledizione per mano proprio dell’uomo che le ha donato quel fiore. Questa cosa mi ha fatto riflettere ed emozionare. Per il resto mi sembra solo la cronaca di un episodio. |
