Recensioni per
Sage vom Fliegenden Holländer
di WarHamster

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
04/09/14, ore 23:50

- Recensione premio -
Finalmente sono riuscita a passare anche qui, con un immenso e imperdonabile po' di ritardo, ma comunque sono passata ^-^
Allora, premetto che io questa storia l'avevo già letta, poiché partecipava al contest "Un battito di ciglia" e io, da brava, mi son messa a spiare la concorrenza. Ne approfitto per lasciarti una recensione, perché merita davvero tantissimo.
Come al solito il tuo stile mi fa impazzire: l'hai fatto con entrambe le storie che hai iscritto al mio contest, lo hai fatto anche con questa. Non so perché, esattamente, mi piaccia tanto come scrivi, ma così è. La storia è davvero tristissima, lascia un'amarezza in bocca che no se ne va via facilmente: tra il "ti amo" dimenticato, il fatto che si ritrovi una persona importante solo nei necrologi di un giornale, senza parlare poi del rimpianto di non aver ricevuto spiegazioni, di non aver mantenuto i contatti. E' un racconto molto particolare, non so esattamente come recensirlo; so che mi è piaciuto davvero moltissimo, questo sì: ho apprezzato il modo in cui il protagonista ricorda le esperienze che ha vissuto con "l'Olandese Volante", mi è piaciuto come hai descritto il fidanzamento con la ragazza, il fatto che per lei, l'Olandese, fosse solo una nave, e boh, il tuo stile - non mi stuferò mai di dirlo. 
Mi hai messa in difficoltà con questa fic, e probabilmente questa recensione rimarrà senza senso, però davvero, questa storia è stupenda e sono felice di averla letta e, anche se senza un vero filo logico, recensita. 
A presto per le altre recensioni premio (giuro che le farò più sensate).

Recensore Master
30/08/14, ore 22:28

Giudizio per aver partecipato al contest «Un battito di ciglia»
Vincitrice del premio «Nereidi» per il richiamo alla leggenda


Storia che porta con sé non solo la malinconia di chi resta - quella malinconia che non può sparire facilmente anche se la persona che ci ha lasciati non la si vedeva da anni -, bensì anche una sottile ironia data dal modo in cui il protagonista della storia, tale Jake, narrava gli avvenimenti trascorsi negli anni, perdendosi pian piano nei ricordi che avevano caratterizzato il tempo trascorso insieme a Mikk, altresì detto l'Olandese Volante.
Avendo conosciuto già il tuo stile con altre storie - tutt'ora mi ricordo quando presentasti His name is King, dunque credo che la cosa possa in qualche modo renderti orgogliosa -, sapevo già cosa aspettarmi, e il modo in cui hai steso il tema - non molto originale, se proprio devo dire la verità, ma ciò riguardante solo la sfera in cui un amico ne rivede un altro solo parecchio tempo dopo; in questo caso addirittura al cimitero, e non è proprio un gran bel modo di rivedersi, a dirla tutta - mi è piaciuto, con un velo di ironia e malinconia che si sente ad ogni parole.
Sei però andata a capo anche quando magari avresti potuto continuare la frase nel periodo successivo, e qui di seguito appunterò un po' di cose che, come affermato e ripetuto più volte, vanno visti come consigli e non come vere e proprie critiche:

❒Andavi in giro con quel tuo stupido chiodo e quella bocca rossa, enorme, cucita sulla schiena → Non è un errore, però vorrei appuntartelo per spiegare una cosa. Per me che so di che cosa si sta parlando il paragone è andato automaticamente al logo dei Rolling Stones - l'avevo capito prima ancora di leggere che Mikk era praticamente un patito del gruppo -, però, e ti assicuro che potrebbe accadere, non tutti potrebbero capire di che cosa stai parlando in automatico, quindi magari, per quanto a te che li conosci potrebbe sembrare un'aggiunta un po' inutile, il fatto che quello sia il logo dei RS lo scriverei. Tutto qui, consiglio spassionato
❒Dimmi Mikk, lo sapevano quelle ragazze → C'è una piccola mancanza di una virgola per il vocativo, dunque la frase verrebbe così “Dimmi, Mikk, quelle ragazze lo sapevano”, sistemando anche l'ordine soggetto+verbo per rendere la lettura più rapida e veloce
❒E ti ho mai cacciato via? Nemmeno una volta.
E lo sai perché, Mikk? No? → Queste due frasi possono tranquillamente unirsi al periodo precedente
❒E sai, → Virgola dopo la “E”
❒Illusioni, tutte illusioni, → Cambierei la virgola con un punto e virgola
❒avrei preferito ricordarti come una foto fra i necrologi → Forse volevi dire “non ricordarti”? Data la struttura della frase, che ho interpretato e letto più come un “Invece di saperti morto volevo ricordarti come quello che si buttava nel mio letto”, credo tu abbia dimenticato qualcosa, ma potrei anche sbagliarmi
❒Ti ho pensato quel giorno → “Quel giorno ti ho pensato” renderebbe la lettura più fluida

In un certo qual senso ho anche apprezzato - oltre al fatto che uno dei due protagonisti amasse i Rolling Stones, ha dato un non so cosa alla storia che mi ha fatto sorridere - quel vago richiamo che si ha alla leggenda dell'Olandese volante, la nave fantasma, forse perché, proprio come essa, Mikk è sparito dalla vita di Jake ed è ricomparso solo dopo anni, benché si siano incontrati di nuovo solo al funerale di Mikk stesso.
Temi come questi a me sono molto cari per motivi che non starò qui a spiegare, quindi ho lasciato per ultima questa storia per una sorta di blocco psicologico, però pian piano, mentre leggevo, mi sono ricreduta e non ho potuto fare a meno di abbozzare un piccolo sorriso nostalgico, quasi mi fossi ritrovata accanto a Jake e a sua moglie Mary - una figura predominante nella vita del protagonista nonostante la sua vaga presenza nella storia, una figura che gli è stata vicina nei momenti più difficili e che è in qualche modo riuscita a risanare vecchie ferite, da come sembra trasparire lei - ad osservare a mia volta quella tomba e a parlare del passato.
Leggerei volentieri qualche scorcio del passato di loro due, forse per poter scoprire di più e comprendere come gli eventi degli ultimi anni abbiano portato alla morte dell'Olandese Volante.

Recensore Junior
12/05/14, ore 16:31

Recensione pemio per il 2° posto al contest "Angest come se non ci fosse un domani"! (2/3)
Sei bravissima.
Non c'è bisogno che te lo ripeta per l'ennesima volta, ormai ti sarai stufata di sentirtelo dire.
Questa volta mi hai davvero emozionata, colpa tua e della tua dannata e bellissima ff.
Mi sono commossa perché sei riuscita a descrivere una relazione così complessa in pochissime parole, con tatto e delicatezza straordinari, che solo pochi riescono ad avere.
Non è affatto semplice.
Dolorosa e perfettamente dolce in ogni singola parola.
Ok, la smetto. 
Ti adoro.
Un abbraccio,
Valvo

Recensore Junior
16/07/13, ore 13:33

Non so come possa essere finita in questa os ma giuro che è una delle piú belle che abbia mai letto. Non é il mio genere ma l'hai scritta in modo stupendo, davvero i miei complimenti.

Recensore Master
14/07/13, ore 14:17

*Recensione premio primo classificato al contest "Lo slash d'oro" indetto dal forum Original Character Yaoi.*

Questa recensione sarà un po' più breve, dato che la storia è decisamente più corta rispetto alle altre due che ho recensito. è caratterizzata principalmente da dei toni malinconici che apprezzo sempre molto in una storia. L'atmosfera del ricordo di un qualcosa vissuto insieme e ricordato con intensità è un argomento che amo molto e che, purtroppo, raramente leggo in giro. Ho apprezzato tanto di questa storia, nonostante la sua brevità. Le citazioni dai Rolling Stones, il tema dell'Olandese Volante e quella sorta di bromance che aleggia un po' nell'aria che sa un po' di occasione mancata e che forse accentua la malinconia della storia. Ho notato qualche riferimento a Sherlock o ai romanzi di Conan Doyle e non so se è una cosa voluta oppure se è una casualità. Ma due amici che vengono divisi (anche se non è esattamente così) da una donna di nome Mary. Ho trovato un richiamo, ma forse sono io che vedo Sherlock ovunque...

Comunque ho apprezzato anche questa, un brava te lo meriti tutto.
_Koa_

Recensore Veterano
08/04/13, ore 14:43

[Recensione premio per il contest Mamma mia!] Anche questa storia mi è piaciuta molto. Hai creato un personaggio intrigante, curioso, e la trama, semplice e lineare, si dipana con naturalezza e fa sì che la storia si legga d'un fiato. Questo anche grazie al tuo stile: non mi stancherò mai di dirti quanto mi piace. È leggero, scorrevole, delizioso. Ho amato la vena malinconica mista a quella allegra che pervade tutta la storia. Complimenti, davvero un altro bellissimo lavoro. :) adamantina

Recensore Veterano
30/03/13, ore 11:06

Prima classificata: “Sage vom Fliegenden Holländer” di Frandra


Ortografia e grammatica: 9,8/10
Grammatica impeccabile, idem l’ortografia, ma per quanto riguarda la punteggiatura ho trovato qualcosa che, non è propriamente un errore, ma che vorrei farti notare.
Posso quindi dire che sia stata una sorpresa incontrarti, non che vi sia molto di sorprendente nel trovare una lapide in un luogo di sepoltura, ma la tua, proprio la tua, davvero non me l'aspettavo. Esatto, quella virgola. Come sono pignola e rompiballe, lo so, ma se invece di quella virgola ci fosse stato un punto, penso la frase sarebbe stata più gradevole “Posso quindi dire che sia stata una sorpresa incontrarti. Non che vi sia molto di sorprendente nel trovare una lapide in un luogo di sepoltura, ma la tua, proprio la tua, davvero non me l'aspettavo. “
Altra cosa, che ci tengo solo a farti notare, è questa: Mentre camminavo tra quelle graziose siepi che facevano sembrare il posto più un giardino all'italiana che un cimitero, di certo non pensavo a te, Mikk. Questa frase risulta un po’ pesante durante la lettura, perciò di consiglierei di modificarla un po’, magari aggiungendo una virgola dopo “siepi”: “Mentre camminavo tra quelle graziose siepi, che facevano sembrare il posto più un giardino all'italiana che un cimitero, di certo non pensavo a te, Mikk.”
Per il resto, è davvero impeccabile!


Stile e lessico: 10/10
Il lessico è adeguato, e qualche “parola scurrile” (xD) ci sta, in quanto è pur sempre una persona arrabbiata a parlare. L’unica cosa che vorrei mi spiegassi è il significato della parola “chiodo” usato in quel contesto “Andavi in giro con quel tuo stupido chiodo e quella bocca rossa, enorme, cucita sulla schiena”. Perdona l’ignoranza, ma è una mia curiosità ;)
Per quanto riguarda lo stile, mi piace davvero molto. È diretto, conciso, e allo stesso tempo ti colpisce, facendoti comprendere immediatamente i sentimenti dei vari personaggi e immedesimare in essi.


Originalità: 9/10
Pur non essendo il tema il massimo dell’originalità, in quanto già visto e rivisto, sei riuscita a renderlo originale con i suoi personaggi e la sua ambientazione. Ogni personaggio ha la propria caratterizzazione e in poche parole si comprende tutto ciò che c’è da sapere riguardo Jake, Mikk e anche Mary, in qualche modo, e tutto ambientato in un’Università degli anni ’60, fra le note dei Rolling Stones.


Utilizzo del ricordo: 20/20
Devo dire che il tuo ricordo mi ha colpita molto, tanto quanto l’utilizzo che ne hai fatto all’interno della storia. Ricordo la frase che Jake pensa alla fine del racconto, riferendosi a Mikk “Solo un vecchio amico, che cantava sotto la doccia, dormiva nel mio letto, diceva "Ti amo" e se ne dimenticava” e penso anche al fatto che tu abbia usato la tua stessa esperienza come trama del racconto, facendola provare però ad un nuovo personaggio, forse simile a te, o forse completamente diverso. Comunque sia, complimenti ;)


Titolo: 5/5
“L’Olandese Volante”, ovvero Mikk, protagonista assente ed inconsapevole della storia. Infondo essa è incentrata proprio su di lui e ce lo fa conoscere attraverso i pensieri di Jake. Titolo perfetto, direi, per la storia e allo stesso tempo davvero molto bello ed interessante. In un certo senso, attira l’attenzione e spinge a leggere subito la storia (o almeno, questo vale per me. La tua è stata la prima storia che io abbia letto, per questo contest, proprio perché il titolo mi attizzava ;) )


Parere personale: 5/5
Mi è piaciuto un casino, davvero, nonostante la sua semplicità. Molto profondo e con le frasi giuste e ad effetto. Non saprei che altro aggiungere, dopo tutto ciò che ho scritto negli altri punti (non sono una persona molto loquace), se non dire che ti faccio i miei complimenti, di nuovo.


Totale: 58,8/60
(Recensione modificata il 30/03/2013 - 11:11 am)

Recensore Veterano
17/03/13, ore 21:20

Grammatica/sintassi/lessico: 20/20 
Non ci sono errori grammaticali, il lessico è adeguato al tipo di storia e al personaggio che la racconta, non ci sono problemi di sintassi. 
Stile: 20/20 
Il tuo stile è molto colorito e non perché hai usato qualche parolaccia. Tutto ciò che Jake descrive e pensa diventa immagine, non c’è niente di generico o di banale. Mikael non semplicemente cantava, ma cantava canzoni dei Rolling Stones sotto la doccia o quando era ubriaco il sabato sera ed era stonato (ma non gliene importava niente). Belle anche le similitudini che inserisci ogni tanto, come “Quanto ti piaceva quel soprannome, lo sfoggiavi come un girocollo di perle” oppure “aveva detto "Ti amo, Jake" e poi se n'era dimenticato, come ci si dimentica dell'ombrello prima di uscire di casa”. 
Originalità: 10/10 
Dal prompt che ti era stato assegnato hai saputo espandere in modo più che originale, creando una storia in ogni minimo dettaglio, nonostante la sua brevità. E in più quella storia potrebbe decisamente essere vera, tanto è particolareggiata e coerente. 
Caratterizzazione personaggi: 9,5/10 
Pur trattandosi di una storia breve, hai saputo inquadrare alla perfezione sia Jake sia, soprattutto, il vero protagonista della storia, Mikk. E l’hai fatto con tutti i dettagli che hai inserito, per cui alla fine a chi legge viene da sorridere a ogni marachella di Mikk, come se lo conoscesse. Ogni frase, ogni pensiero di Jake è un tassello in più del carattere di Mikk, è un rimpianto in più per non aver fatto niente, per non aver approfondito quel “ti amo”. Anche il carattere di Jake emerge un po’ dal racconto, da come parla del suo amico in modo quasi ironico ma decisamente affettuoso oppure ad esempio da come se la prende quando scopre il necrologio, “No, tutti no, io non annunciavo un bel niente”. 
Apprezzamento personale: 5/5  
Ho adorato la tua storia. Che altro dire? Mi è piaciuto sia il tuo stile di scrittura, con le ripetizioni e il rivolgersi direttamente a Mikael, sia la trama, con tutti i suoi particolari. In particolare ho apprezzato il dettaglio per cui Mikk era sì uno sciupafemmine, un pazzo dedito solo al divertimento, ma aveva paura a dormire da solo. Mi sono persino commossa quando sono arrivata alla frase finale, perfetta. Questa perla è di sicuro una storia che meritava più attenzione di quella che le è stata data, come proponeva questo contest.
[Questa storia si è classificata prima al contest Second Chance sul forum di Efp]

Recensore Veterano
09/01/13, ore 01:02

Ciao!
Non ricordo più nemmeno come ho trovato questa storia, ma sono stata attratta dal titolo - soffro di nazionalismo acuto xD - e l'ho aperta. E ho fatto bene! Mi è piaciuta davvero molto. In poche righe sei riuscita ad esprimere concetti meravigliosi e presentare questo personaggio effervescente e tanto tenero, nella maniera in cui lo sono i bambini.
Bella storia, grazie per averla pubblicata :)
Bacio,
Lau

Nuovo recensore
06/01/13, ore 00:59

Wow, non so che dire, solo Wow. Ho letto parecchie tue storie, mi piace tanto come scrivi e giochi di fantasia. Quindi tanto di cappello. Sono una di quelle persone che se non interessate a ció che leggono se ne stufano subito ( questo capita anche con le mie, di storie ) e, sinceramente, con te non mi è mai accaduto nulla del genere. Sei strabiliante.